
In tutte le scuole elvetiche deve essere istituita una settimana obbligatoria di educazione e prevenzione contro la violenza sessuale e la misoginia: è quanto chiedono i Giovani socialisti svizzeri (GISO, Juso nella più conosciuta sigla tedesca) in occasione del 14 giugno, giornata dello sciopero femminista.
"La violenza contro le donne viene ritenuta in aumento"
La parità non è ancora una realtà e c'è stato un contraccolpo globale anti-femminista a partire dalla rielezione di Donald Trump negli Stati Uniti, si legge in un comunicato odierno. Queste tendenze si avvertono anche in Svizzera: all'inizio del 2025 si è registrato un femminicidio a settimana, un tasso doppio rispetto agli anni precedenti. La violenza fisica e psicologica contro le donne e le persone non binarie viene ritenuta in rapido aumento. "Gli studi attuali mostrano che probabilmente il 40% dei giovani uomini ha già un'immagine maschile conservatrice radicalizzata", sostiene l'organizzazione. "Misogini come Andrew Tate stanno diventando modelli di riferimento per un'intera generazione di giovani uomini."
"La lotta per l'uguaglianza è vitale"
"Le forze antifemministe stanno guadagnando influenza e questo ha conseguenze mortali", sostiene la vicepresidente di Juso Nathalie Ruoss, citata nella nota. "In un momento in cui sempre più donne vengono uccise, le persone queer vengono attaccate e i nostri diritti sono fondamentalmente messi in discussione, è chiaro che la lotta per l'uguaglianza è vitale".
La proposta
"Sono necessarie settimane di educazione e prevenzione nelle scuole, affinché i bambini imparino a capire e a combattere le strutture patriarcali", afferma Mirjam Hostetmann, presidente di Juso, a sua volta citata nella nota. A suo avviso la lotta contro il patriarcato e contro l'ascesa del fascismo vanno di pari passo. "Dobbiamo fare tutto il possibile per porre fine alla misoginia e alle ideologie fasciste, solo così potremo raggiungere la democrazia e la libertà per tutti!", conclude Ruoss.