Svizzera
Attivisti clima al WEF, scarsa affluenza
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
I manifestanti non erano più di una settantina; “riusciremo a portare molte più persone”

Una cinquantina di attivisti per il clima, partiti ieri da Küblis (GR), hanno raggiunto Davos (GR) per protestare contro il Forum economico mondiale (WEF), che prende il via oggi nella località grigionese. Gli organizzatori speravano tuttavia in una presenza più massiccia.

La voce dei manifestanti
“WEF, riunione di assassini”, hanno scandito i manifestanti a Davos. I presenti hanno chiesto che la natura e le persone siano di nuovo al centro dell’economia, invece dell’avidità di ottenere di più. A loro avviso, bisogna alzare la voce durante il Forum mondiale, dove solo i ricchi possono farsi sentire.

La scarsa mobilitazione
L’obiettivo degli organizzatori era però di mobilitare più gente. “Impareremo dai nostri errori”, ha dichiarato a Keystone-ATS Gianna Catrina, portavoce dell’alleanza Strike WEF. Nemmeno l’arrivo di rappresentanti della Gioventù socialista (GISO), che oggi hanno dimostrato con gli attivisti, ha attirato una grande folla. L’evento verrà comunque riproposto anche l’anno prossimo: “Riusciremo a portare molte più persone”, ha promesso l’addetta stampa.
In totale, i partecipanti alla manifestazione anti WEF erano circa 70. “Si sta celebrando un matrimonio tossico tra le élite dirigenziali e i governi: è ora di divorziare”, ha detto la presidente della GISO Ronja Jansen. “La democrazia si ferma alle porte degli affari”, ha proseguito, sottolineando che è unicamente il denaro ad avere voce in capitolo e chiedendo la fine del capitalismo.

Nel 2020, erano stati più di 500 i manifestanti che si erano cimentati in una marcia simbolica di tre giorni verso Davos, per protestare a favore del clima.

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