
Il fenomeno delle domande d'asilo presentate per approfittare di un trattamento medico in Svizzera va arginato. Lo chiede una mozione del Consiglio nazionale, approvata oggi - tacitamente - anche da quello degli Stati. Il dossier è trasmesso al Consiglio federale. "Il diritto costituzionale fondamentale di ottenere aiuto in situazioni di emergenza non è messo in discussione", ha dichiarato Petra Gössi (PLR/SZ) a nome della commissione. Ma non è tollerabile che il sistema dell'asilo e quello sanitario siano sistematicamente intasati da persone che chiedono asilo solo per ottenere cure mediche. Questo nonostante tali richieste non abbiano alcuna possibilità di essere accolte.
Il precedente
Gössi ha ricordato il caso dei rifugiati georgiani del canton Vaud che hanno usufruito di cure costose durante il periodo di valutazione della loro domanda di asilo prima di tornare nel loro paese d'origine. Il Governo, per bocca del "ministro" di giustizia e polizia Beat Jans, si è detto favorevole alla mozione della consigliera nazionale Jacqueline de Quattro (PLR/VD), e disposto ad esaminare misure che "dovranno ovviamente rispettare gli impegni internazionali della Svizzera in materia di diritti fondamentali".
