Grigioni
Appaltopoli, nessun indennizzo per Adam Quadroni
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Keystone-ats
15 giorni fa
Il whistleblower engadinese aveva smascherato lo scandalo degli appalti truccati in Bassa Engadina. Ma mancano le basi legali per risarcirlo. Il Governo grigionese ha tuttavia deciso di condonare il pagamento di crediti scoperti del Cantone nei suoi confronti.

Il Governo del Canton Grigioni ha deciso di rinunciare a un indennizzo per Adam Quadroni, l'ex impresario che ha smascherato lo scandalo degli appalti truccati in Bassa Engadina. Il motivo: manca una base legale per il risarcimento. La decisione, legata a una vicenda che si trascina da anni, è stata comunicata oggi nel corso di una conferenza stampa molto attesa - una ventina i giornalisti presenti nella sala del Gran Consiglio a Coira - da tre membri dell'esecutivo: Martin Bühler, responsabile delle finanze, Carmelia Maissen, direttrice del Dipartimento delle infrastrutture, dell'energia e della mobilità e Peter Peyer del Dipartimento giustizia, sicurezza e sanità.

Da cinque anni chiesto un indennizzo

È dal 2019 che il "whistleblower" engadinese, tramite il suo rappresentante legale, fa richiesta per un indennizzo extragiudiziale nell'ordine di milioni di franchi al Canton Grigioni. Le richieste sono state motivate da singoli interventi di polizia e dal ricovero coatto a scopo di assistenza, nonché, si legge in un comunicato odierno, da una presunta mancata considerazione nell'aggiudicazione di commesse pubbliche. Dopo un'analisi approfondita l'esecutivo è arrivato a una conclusione: non ci sarà un risarcimento per l'ex imprenditore. Dagli accertamenti svolti dal Cantone è emerso che né a livello nazionale né a livello cantonale esiste una base legale che possa giustificare il versamento ad Adam Quadroni di un indennizzo con soldi dei contribuenti grigionesi. Il Governo in conferenza stampa ha fatto riferimento a una decisione del Consiglio nazionale. Nella sessione di primavera dell'anno scorso, la Camera del popolo aveva respinto la creazione di un quadro giuridico per la protezione dei whistleblower.

Condonati i crediti scoperti

Nonostante ciò, il Governo riconosce la situazione personale di Quadroni quale caso di rigore. Per questo ha deciso di condonare il pagamento di crediti scoperti del Cantone nei suoi confronti. "È una pratica che viene adottata ad esempio se una persona è fortemente indebitata o che a seguito di una difficile situazione finanziaria non riesce a saldare i conti verso il Cantone", ha spiegato il Consigliere di Stato Martin Bühler a Keystone-ATS. Bühler non ha voluto precisare l'ammontare della cifra in questione per tutela della privacy. Due fonti indipendenti hanno confermato a Keystone-ATS che si tratta di circa 40'000 franchi.

Nessun seguito a petizione

Con la sua risposta odierna, il Governo grigionese non dà quindi seguito alla richiesta della petizione "Giustizia per Adam Quadroni - un risarcimento subito!". Oltre 4000 persone avevano richiesto un versamento nell'ordine di decine di milioni di franchi. Secondo i promotori, il trattamento del "whistleblower" è "vergognoso": grazie alle sue rivelazioni, l'esecutivo è riuscito a farsi restituire importi milionari dalle imprese coinvolte. "Temevo questa decisione", ha dichiarato la promotrice Karin Huber a Keystone-ATS. Sperava in un "venirsi incontro" da parte delle autorità grigionesi.

Servizio indipendente per segnalare irregolarità

L'appaltopoli retica è stata oggetto di una Commissione parlamentare d'inchiesta e di una perizia esterna, che oltre ad aver analizzato l'operato delle autorità ha stilato diverse misure. Il Governo stamane ha informato che tutte le raccomandazioni sono state soddisfatte a partire da giugno 2023. Da ottobre 2022 esiste inoltre un servizio indipendente, che permette di segnalare in forma anonima irregolarità nel settore degli appalti pubblici. Durante la conferenza stampa, i tre membri del Governo presenti hanno sottolineato che negli anni scorsi hanno ringraziato Quadroni per il suo contributo al ripristino di una concorrenza leale nel settore edile. Nell'estate del 2021, l'esecutivo cantonale ha scritto una lettera personale all'ex impresario esprimendo il proprio rispetto, riconoscimento e ringraziamento.