
La maggioranza dei Cantoni sostiene i nuovi accordi negoziati con l'Unione Europea. "I risultati ottenuti dal Consiglio federale, così come le misure di attuazione a livello nazionale, sono conformi alle aspettative", afferma la Conferenza dei governi cantonali (CdC). "Il pacchetto Svizzera-UE consente di stabilizzare durevolmente le relazioni bilaterali e di svilupparle ulteriormente, come i Cantoni hanno costantemente auspicato", si legge in un comunicato pubblicato al termine dell'Assemblea plenaria straordinaria della CdC. Il parere favorevole è stato approvato con una maggioranza di 21 voti. Quattro Cantoni si sono detti contrari: Svitto, Nidvaldo, Sciaffusa e Ticino. Obvaldo si è astenuto, poiché il suo governo non si è ancora espresso.
Principi rispettati
I Cantoni svizzeri ritengono che le loro aspettative sul mandato negoziale con l’UE siano state rispettate e, di conseguenza, sostengono il pacchetto di accordi. Secondo il presidente della CdC, Markus Dieth, gli accordi rafforzano le relazioni economiche con i Paesi dell’UE, garantendo alla Svizzera un accesso stabile al principale mercato di esportazione e maggiore sicurezza giuridica. La Conferenza dei governi cantonali precisa però che il sostegno non è incondizionato: i Cantoni chiedono infatti alla Confederazione un sostegno concreto per l’attuazione delle misure e vogliono essere maggiormente coinvolti nei processi decisionali, sia di politica estera sia interna. Sulla questione del referendum, 15 Cantoni si sono detti favorevoli a un referendum facoltativo, mentre 10 — tra cui il Ticino — chiedono un referendum obbligatorio. Il Canton Berna si è astenuto.
