
Dopo quattro stagioni alla guida dell'Inter, Simone Inzaghi ha deciso di interrompere il suo rapporto con il club nerazzurro. L'annuncio è arrivato oggi, 3 giugno 2025, al termine di un incontro con la dirigenza interista. Il tecnico piacentino ha accettato una proposta dell'Al Hilal, squadra saudita, e si appresta a iniziare una nuova avventura professionale.
Un ciclo di successi e delusioni
Inzaghi era arrivato all'Inter nel 2021, succedendo ad Antonio Conte. Durante il suo mandato, ha conquistato sei trofei: uno Scudetto (2023-2024), due Coppe Italia (2021-2022, 2022-2023) e tre Supercoppe italiane (2021, 2022, 2023). Tuttavia, il suo percorso è stato segnato anche da due finali di Champions League perse, nel 2023 contro il Manchester City e nel 2025 contro il Paris Saint-Germain, quest'ultima con un pesante 5-0. La decisione di lasciare l'Inter è stata influenzata da diversi fattori, tra cui la delusione per la recente sconfitta in finale di Champions e la stanchezza per un ciclo quadriennale intenso. L'offerta dell'Al Hilal, che prevede un contratto triennale con un ingaggio superiore ai 20 milioni di euro netti a stagione, ha rappresentato un'opportunità difficile da rifiutare.
Il futuro dell'Inter
Con l'addio di Inzaghi, l'Inter si trova ora alla ricerca di un nuovo allenatore. Tra i nomi circolati per la successione figurano Cesc Fàbregas, attuale tecnico del Como, e Roberto De Zerbi. La dirigenza nerazzurra dovrà prendere una decisione in tempi brevi, considerando l'imminente partecipazione al Mondiale per Club. L'addio di Inzaghi segna la fine di un'era per l'Inter, caratterizzata da successi nazionali e da un ritorno ai vertici europei, ma anche da alcune delusioni che hanno lasciato l'amaro in bocca ai tifosi.