Dopo la delusione di ieri per la mancata qualifica per la finale maggiore, il sorriso è tornato sul volto della 46enne atleta paralimpica locarnese Claire Ghiringhelli che si vede premiata con il sempre ambito diploma olimpico, acquisito grazie al secondo posto nella finale B, alle spalle del cinese Lili Wang, sesta lo scorso anno ai Campionati mondiali di Belgrado.

La gara ha avuto uno sviluppo pressoché simile a quella di ieri. Partenza assai sostenuta con una cadenza di 30 palate al minuto. Prima al primo rilevamento cronometrico, seguita a 12 centesimi dalla cinese che proseguono praticamente appaiate sino al passaggio dei 1000 metri. Più staccate tutte le altre concorrenti. Nell’ordine, Svezia a 14”28, Uzbekistan a 28”22, Kenya a 33”51, Argentina a 49”83.  A metà percorso cambio alla testa della gara. La Wang, grazie ad un deciso cambio di passo, raggiunge e supera la ticinese di 0,4, distacco che aumenta ai 1500 metri (4”35). Negli ultimi 500 metri nulla cambia, la cinese va a vincere in tutta sicurezza con un crono di 11’21”85. Segue la Svizzera, staccata di 7”17. La Svezia, terza classificata chiude a oltre 23 dalla cinese. Seguono nell’ordine, Argentina, Uzbekistan e Kenya. 

Per la locarnese si è trattato di un’utilissima nuova esperienza in una competizione di così alto livello. Aver raggiunto la qualifica per queste Paralimpiadi è già, di per sé, un risultato da non sottovalutare. La concorrenza è sempre più agguerrita. Pure i materiali giocano un ruolo importante. L’atleta locarnese ne è ben cosciente visto che in questo campo è molto competente data la sua professione. Da migliorare, sicuramente, la continuità nel rendimento. Lo si è potuto constatare, soprattutto, sia nel ripescaggio che nella finale minore. Aspetti che, ne siamo certi, la Ghiringhelli ne farà tesoro per il futuro. La strada per le Paralimpoiadi di Los Angeles 2028 è ormai tracciata. Basta crederci.