Dopo la posa della prima pietra del Palazzetto dello Sport avvenuta martedì, il direttore della Divisione Sport della Città di Lugano Roberto Mazza è intervenuto a Fuorigioco per fare il punto della situazione del cantiere del Polo Sportivo e degli Eventi (PSE). L'inizio dei lavori per il futuro PalaRaiffeisen è nel frattempo un orgoglio per la città e per gli addetti ai lavori: "È un momento storico per la città, ma anche per le società sportive del PalaRaiffeisen che fra due anni avranno casa", commenta Mazza. "È da sessant’anni che aspettiamo una struttura di questo tipo; negli anni ’70 la Federale e il Viganello riempivano le palestre, ora siamo molto contenti di questo traguardo con la posa della prima pietra. Abbiamo sotterrato una capsula del tempo con all’interno cimeli di ogni società sportiva che rappresentasse le loro realtà: palline del tennistavolo, una maglia della Federale, un guanto della scherma, e anche un tappo di una bottiglia di champagne stappata la sera del 21 novembre 2021 quando abbiamo vinto il referendum”.
Una struttura all'avanguardia
Un Palazzetto dello Sport che ospiterà una palestra tripla con una capacità da 3'000 posti, una palestra doppia, 23 spogliatoi, vari uffici, e altro ancora: “È una struttura al chiuso. Friborgo ne ha una simile da 15 anni e sono passati da 1'600 spettatori della vecchia St.Leonard a quasi 3'000. Noi siamo convinti che queste infrastrutture siano dimensionate alla nostra città e saranno utili per far crescere le nostre società di sala. Non dimentichiamo che il Palazzetto dello Sport è un complesso che organizzerà concerti ed eventi fino a 4'000 posti", dichiara il direttore della Divisione Sport di Lugano.
Le vetrate e il glassfloor
Inizialmente, il progetto che aveva vinto il concorso presentava un palazzetto con vetrate, ma dopo delle analisi approfondite si è deciso si rinunciarvi: “In questi anni abbiamo girato l’Europa assieme agli architetti per capire come queste strutture sono costruite", commenta Mazza. "Siamo stati a Dresda e a Berlino e ci è stato detto che vetrate di questo tipo complicherebbero gli eventi organizzati. La luce non permetterebbe l’oscuramento del palazzetto e causerebbe problemi ad allenamenti, partite e concerti". Il pavimento sarà invece un glassfloor, un sistema che permette, attraverso la tecnologia, di cambiare le linee in base alla disciplina sportiva praticata. Una scelta che comporta un maggiore costo iniziale, "ma minori spese di gestione e manutenzione. Questo tipo di pavimento è ora omologato dalla FIBA".
Il nuovo nome sarà PalaRaiffeisen
Il Palazzetto dello Sport si chiamerà PalaRaiffeisen. Un traguardo importante dal punto di vista commerciale: “Sapendo che non aveva lo stesso appeal di un’arena sportiva o di una pista di ghiaccio di una squadra di National League, abbiamo giocato sulla multifunzionalità e sulla multidisciplinarità dell’infrastruttura. Noi cercavamo un partner locale e Raiffeisen ha sposato il progetto. Sono molto felice di questo", sostiene Mazza.
Le tempistiche confermate
Lo stadio a Lugano sarà completato a dicembre 2025, mentre il palazzetto a dicembre 2026. Nel 2027 vedrà invece la luce l’edificio della polizia. Per quanto riguarda la torre dell’amministrazione cantonale si dovrà attendere febbraio 2028. La data prevista come termine per il completamento dell'intera opera è maggio 2029. Il direttore della Divisione Sport di Lugano conferma: “Lo stadio sta rispettando i termini di consegna previsti. Il passaggio dell’FC Lugano nell’AIL Arena avverrà poi nell'estate 2026. Anche le altre date sono corrette”.
I costi
I costi del Polo Sportivo e degli Eventi sono ad oggi annunciati attorno ai 182 milioni, cifra aumentata rispetto ai 167 previsti a novembre 2021: “Sappiamo che la fetta maggiore dell'incremento di questi costi è dovuta al rincaro delle materie prime, a causa anche della guerra in Ucraina". Pure la scelta del glassfloor ha influito, "ma con lo scopo di avere minori spese di gestione". Il terzo motivo è lo scavo più profondo sul lato di via Ciani. Questa è la situazione a settembre 2024, "ovviamente ci sono sempre diversi fattori che possono incidere”, ricorda Mazza.
Il progetto stadio
L’avvento del nuovo stadio per l’FC Lugano permetterà alla società bianconera di adeguare la sua arena alle norme imposte dalla UEFA. Ciò significa che il club non dovrà più trasferirsi in altri stadi elvetici per disputare le partite europee. “Il progetto guardava a realtà cittadine simili alle nostre, come Thun e Neuchâtel. Il concorso è partito con un’idea di 10'000 posti e il progetto si è poi sviluppato con la nuova proprietà del club. La dirigenza ha poi fatto le sue valutazioni e ha adeguato la capienza dello stadio alle sue esigenze". Il club pagherà un affitto di 400'000 franchi l’anno per la struttura. Qualora la società decidesse di lasciare l’arena, "la capienza tornerà a essere di 10'000 posti, ovvero quanto indica il progetto”.
Il terreno misto
Il terreno della nuova AIL Arena non prevede né erba né sintetico: “Inizialmente si era optato per il sintetico per l’utilizzo diversificato del materiale", esemplifica Mazza. "La nuova proprietà del FC Lugano ha chiesto però di giocare sull’erba. Si è deciso dunque per un campo misto, che significa avere sia l’erba sia il sintetico. Si parla però di un 80% in erba. Questi sono progetti che vediamo già a San Siro, all’Allianz Stadium e a Bergamo. È la miglior tecnologia degli stadi europei al giorno d’oggi. Le spese le assumerà l’FC Lugano, così come i costi di manutenzione”.
Cornaredo Sud
Il progetto prevede anche l’implementazione di ulteriori campi a Cornaredo Sud, ma gli ostacoli in questo caso sono molteplici: “La Società Atletica Lugano non ha una pista d’atletica da tempo e si sta allenando in Capriasca, generando diversi costi per il trasporto e per l’affitto. Nell'estate del 2026 l’FC Lugano avrà bisogno di un campo per allenarsi "e noi vogliamo essere pronti a ospitare la Nazionale svizzera di calcio in vista dei Mondiali negli Stati Uniti. Senza Cornaredo Sud saremmo impossibilitati a farlo”. Tra il Polo Sportivo degli Eventi e il comparto di Cornaredo Sud vedrà la luce una nuova arteria viaria chiamata Via Stadio, ovvero una strada a quattro corsie che sostituirà gli attuali posteggi tra i campi di allenamento e lo stadio. “È un progetto cantonale e su questa licenza pende ad oggi un ricorso al Tribunale Federale di cui si attende l’esito. Per quanto riguarda gli allenamenti del Lugano, si è trovato un accordo con il campo di calcio di Cadro, in cui la città e la società bianconera hanno investito". L’obiettivo "è utilizzare questo campo da gennaio 2025 in attesa del cantiere di Cornaredo Sud", conclude Mazza.