Sarà ancora il Bellinzona, verosimilmente, a dover tenere alto l'onore del calcio ticinese in questa stagione. I granata hanno battuto domenica pomeriggio al Lido il Locarno con un inequivocabile 3 a 0 che la dice lunga sulla superiorà dei capitolino sul malcapitato Locarno, adesso veramente inguaiato nella lotta per non retrocedere. Una lotta che sembra ormai disperata per il Chiasso di Ponte (che dal suo arrivo non ha ancora racimolato un punto), che langue tristemente all'ultimo posto con tre soli punti e ancora senza vittorie. Cosa dire invece del Lugano di Pastorello? Che tristezza la partita di sabato sera a Cornaredo contro il Delémont: se c'era una squadra che meritava di vincere era quella giurassiana. Il Lugano? Timoroso, senza gioco e con Renfer in panchina e Boughanem in tribuna. Cos'è successo a una squadra che solo un mese fa inanellava otto risultati utili consecutivi? Come spiegare un crollo del genere?  Pastorello, palesatosi in conferenza stampa prima e dopo la partita, ha cercato di non perdere né la calma né la fiducia, ma è ovvio, a questo punto, che la fiducia nel tecnico Dellacasa sia a termine. Domenica per i bianconeri trasferta delicatissima a Sciaffusa: giocando così si rischia un'altra brutta figuraccia.A salvare fortunatamente l'onore del calcio ticinese ci pensa, da ormai un paio di stagioni a questa parte, il Bellinzona di Petkovic. Una squadra solida, che ha cambiato dalla scorsa stagione Pit, Ianu e Adeshina, ma pur sempre in grado di recitare un ruolo di primo piano. Quest'anno, senza grosse "big" in Challenge League, può essere davvero la stagione giusta per il grande salto. A patto ovviamente che la società sia interessata a questo grande salto. Lo capiremo dal mercato di gennaio.[email protected]

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