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Canottaggio, agli Europei U23 la Svizzera fa incetta di medaglie
Le ceresiane Nimue Orlandini (a sinistra) e Olivia Negrinotti, qui ritratte felicissime per il “bronzo” ottenute in occasione dei Campionati nazionali 2020 sul Rotsee.
Le ceresiane Nimue Orlandini (a sinistra) e Olivia Negrinotti, qui ritratte felicissime per il “bronzo” ottenute in occasione dei Campionati nazionali 2020 sul Rotsee.
Americo Bottani
3 anni fa
Nuova grande prestazione della singolista Aurelia Maxima Janzen

Otto su otto in finale, 3 medaglie d’argento ed una di bronzo è il fantastico bilancio degli U23 elvetici impegnati nel fine settimana sul lago Goplo di Kruszwica (Polonia) in occasione degli Europei Under 23. Superati di gran lunga gli obiettivi fissati alla vigilia da Christian Stofer, direttore di Swiss Rowing.

Seconda ai recenti mondiali di Racice, Aurelia Maxima Janzen si è ripetuta nella prova continentale, confermando il suo stato di grazia, soprattutto la sua sopraffina tecnica di vogata che le consente, lei non ancora diciottenne, di rivaleggiare ad armi parti con le avversarie già al limite della categoria, come la rumena Simona Radis, classe 1999 e la ceca Anna Santruckova (2000), classificatesi al primo, rispettivamente al terzo rango. La Janzen, quarta al passaggio dei 500, dei 1000 e dei 1500, nell’ultimo tratto del percorso, pur senza aumentare il numero delle palate, ha fatto segnare un crono di 1’53”58 il migliore delle sei finaliste, ciò che le ha consentito di superare di slancio sia la pur quotata spagnola Ester Zamorano Briz, sia la ceca Anna Santruckova.

In campo maschile Kai Schätzle ha mancato di poco il gradino più alto del podio. Il lucernese è stato superato di soli 2”33 dal poderoso atleta bulgaro Emil Neykov, figlio di Rumyana, medaglia d’argento ai GO di Sydney nel 2000.

Nel doppio pesi leggeri maschile il titolo è andato, come nelle previsioni, alla formazione del Belgio, già in evidenza della prova iniziale. Per l’argento si è assistito ad un testa a testa lungo i 2000 metri del tracciato fra il nostro formato da Raphaël Ahumada e Gian Struzina e quello della Turchia. La lotta per la seconda posizione, dopo attenta esame del photofish, si è risolta a favore dei turchi per soli 2/100.

Leggera delusione per il 4 di coppia. Célia Dupré, Lisa Lötscher, Nina Wettstein e Salome Ulrich, reduce dall’oro ai mondiali in Cechia, si sono dovuti inchinare questa volta – anche nettamente – alla Russia incontrastata dominatrice della finale. Un vero peccato in quanto nell’eliminatoria di ieri i due equipaggi avevano vinto le rispettive batterie, praticamente con il medesimo tempo.

Ticinesi in bella evidenza in questa giornata conclusiva dell’europeo, grazie al doppio della Ceresio di Olivia Negrinotti e Nimue Orlandini, classificatosi al quarto rango alle spalle di Grecia che ha fatto praticamente corsa a sé, Romania e Lituania. Una prova gagliarda quella offerta dal doppio sottocenerino che fa ben sperare in vista dei campionati nazionali in programma il prossimo fine settimana sul Rotsee. Il doppio di Luis Schulte e Bojan Reuffurth (Ceresio/Zugo) nulla ha potuto di fronte ad una terribile concorrenza. Il titolo non è sfuggito alla favorita Gran Bretagna, medaglia d’argento per la Grecia e di bronzo per la Bielorussia.

Nel singolo “leggero” Olivia Nacht si è classificata al quarto rango, a 1”27 dalla medaglia di bronzo andata alla Grecia, 5° posto per il 4 senza maschile di Patrick Brunner, Nils Schneider, Dominic Condrau e Maurin Lange.

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