
Indispensabile, fortemente condiviso, improrogabile, riqualificante…
Solo alcuni degli aggettivi di cui sono farciti gli innumerevoli contributi – pressoché identici – favorevoli alla realizzazione del nodo intermodale di Locarno-Muralto così come posto in votazione. Ma siamo proprio sicuri sia così?
Partiamo da un presupposto: se realmente il progetto fosse “fortemente condiviso” non vi sarebbe proprio nulla su cui votare. Anche se i contrari fossero solo una sparuta minoranza di irragionevoli piantagrane non sarebbe di certo stato necessario il massiccio dispiegamento di politici vari da tutto il cantone per firmare la valanga di contributi per il sì che ha inondato quotidiani cartacei e online nelle ultime settimane.
Non prendiamoci in giro. L’unica cosa opportuna in questa faccenda è il voto popolare. Questo progetto è nato male, è cresciuto peggio, ed è infine andato in un doveroso stallo. Se la politica ha proseguito imperterrita per la strada già presa è solo per assicurarsi i contributi federali di 5.4 milioni.
Lo spauracchio dell’urgenza è il vero collante che regge tutto l’impianto argomentativo dei favorevoli.
Pettine a parte, c’è quindi un altro proverbio che calza a fagiolo: La gatta frettolosa fece i gattini ciechi.
Accettare un progetto monco, una soluzione pasticciata, che risolve pochi dei problemi che ha il comparto, che sacrifica l’ultimo dei viali locarnesi che necessiterebbe di una “riqualifica”, solamente perché Berna ne finanzia meno di un terzo è puro e becero autocompiacimento della politica nostrana.
Meglio perdere questi contributi ora per giungere in futuro ad avere un progetto veramente risolutivo, veramente condiviso e veramente adeguato da inserire in un programma d’agglomerato di domani che una pseudo-soluzione oggi, raffazzonata e incompleta, che aliena viale Cattori e il lungolago solo per accaparrarsi un contributo federale.
Fino ad allora i treni e i bus continueranno serenamente ad arrivare in orario, come hanno fatto fino ad ora. Con buona pace di chi strilla che Locarno rimarrà senza una porta d’accesso.