Avanti con Ticino&Lavoro
Torricella-Taverne e il verde: una piccola storia quotidiana (e una proposta di buon senso)
Redazione
10 giorni fa
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A Torricella-Taverne, in queste settimane, si parla parecchio del verde. Non del prato da tagliare o delle foglie che cadono, ma del nuovo sistema di raccolta che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2026. Una cosa molto pratica, quasi banale, che però tocca la vita di tutti: il bidone davanti a casa, la fascetta da mettere, il giro del camion.

Finora si andava in cancelleria, si comprava un bollino annuale e il problema era risolto. Adesso il servizio verrà esternalizzato e per ogni raccolta si dovrà comprare una fascetta dal nuovo fornitore. Il prezzo cambia a seconda della grandezza del bidone: quasi 9 franchi per quello da 120 litri. Non è la fine del mondo, certo. Ma non è neanche poco, soprattutto per chi deve usarlo spesso.

Durante l’incontro pubblico del 24 novembre, molti cittadini hanno ascoltato con attenzione. Qualcuno ha fatto domande. Qualcuno ha preso appunti. E, tra le persone presenti, c’erano anche diversi anziani. Per loro la questione non è solo economica. È anche logistica. Portare il verde all’ecocentro di Lamone non è sempre possibile: non tutti hanno un’auto, non tutti se la sentono fisicamente, non tutti hanno qualcuno che li accompagni.

E allora? La nostra proposta nasce proprio guardando le cose dal basso, dalla vita reale delle persone. Non vogliamo bloccare il cambiamento, né criticare chi lo ha deciso. Vogliamo solo evitare che chi ha una rendita AVS — e spesso un budget molto rigido — si ritrovi con una spesa nuova e pesante da gestire.

Per questo abbiamo presentato un’interpellanza al Municipio. Chiediamo due misure molto semplici:

  • che il Comune valuti uno sconto sulle fascette per le persone in AVS proprietarie di casa, oppure un certo numero di fascette gratuite ogni anno;
  • che venga definito un limite massimo per evitare abusi e mantenere tutto trasparente.

Sono soluzioni “a misura di persona”, non rivoluzioni. Piccoli gesti che però possono fare una grande differenza. Perché spesso la politica locale è proprio questo: risolvere problemi concreti con un po’ di buon senso.

Viviamo in un periodo in cui ogni rincaro pesa. E se un Comune può dare una mano a chi ha più difficoltà, perché non farlo? La raccolta del verde continuerà a funzionare. L’esternalizzazione può portare efficienza. Ma l’efficienza, senza attenzione per i più fragili, rischia di perdere di vista le persone.

Noi di Avanti con Ticino&Lavoro crediamo che un Comune debba camminare accanto ai suoi cittadini. E questa piccola storia del verde è un’occasione per dimostrarlo.

 Stefania Mirante Avanti con Ticino&Lavoro

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