Oggi è giunta la notizia che la Confederazione si sta preparando a risanare i suoi conti. Il rapporto degli esperti sulle misure di austerità per risanare le finanze federali solleva non poche preoccupazioni. Pur capendo la necessità di interventi per evitare deficit strutturali, è fondamentale che i risparmi non compromettano la coesione nazionale e non penalizzino i Cantoni finanziariamente più deboli. Ridurre i contributi federali o applicare tagli drastici in settori cruciali potrebbe aggravare ulteriormente le disparità regionali.
Noi di Avanti con Ticino&Lavoro riteniamo essenziale che il Consiglio di Stato ticinese prenda una posizione chiara e proattiva rispetto alle possibili misure della Confederazione. La situazione finanziaria del nostro Cantone è già complessa, e ulteriori misure federali rischiano di peggiorare i conti cantonali. È necessario che il Governo ticinese si impegni per evitare conseguenze negative sui nostri cittadini e lavori in stretta collaborazione con la Confederazione per garantire che ogni decisione prenda in considerazione le specificità e le esigenze del Ticino.
Affinché la scritta di “unus pro omnibus, omnes pro uno” (uno per tutti, tutti per uno) che svetta a Palazzo federale non sia solo un vecchio motto bisogna fare in modo che il risanamento dei conti pubblici sia equo e solidale fra i cantoni. Rispetto a un tema così importante la politica cantonale non può dormire. Il rischio è infatti di creare per l’ennesima volta cittadini svizzeri di Serie A e Serie B.