Tiziano Galeazzi
Svizzera, differenziare le vacanze a favore del turismo e del traffico
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
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L’aumento della popolazione svizzera, quasi a dieci milioni e per molti, se non tutti i Cantoni confederati con le stesse date “vacanziere”, iniziano a creare un grosso problema. Oltre alla nostra popolazione poi dobbiamo aggiungere gli stranieri, coloro solo di passaggio/transito da Nord a Sud e quelli che si fermano in Ticino fortunatamente.

I fattori sopra elencati vanno a intasare le arterie stradali, portando a un aumento di traffico che rende la viabilità difficilmente vivibile e sostenibile. Tanti turisti che arrivano tutti insieme saturano le strutture, causando picchi di lavoro agli addetti ai lavori, che possono trovarsi confrontati con un forte stress e una perdita quindi di efficienza e di quella accoglienza che ci caratterizza.

Per meglio distribuire i flussi turistici, alleggerendo le strade, consentendo un lavoro più sereno ed efficace a chi opera nel settore turistico e permettendo di slegarsi dalla stagionalità, lavorando quindi per tutto l’anno, si potrebbero chiedere ad alcuni Cantoni una maggiore flessibilità e dilazione nella programmazione delle loro vacanze scolastiche.

Proprio nelle occasioni delle riunioni inter cantonali dei Dipartimenti dell’Educazione si potrebbe sondare il terreno e, quali promotori come il DECS, potremmo essere proprio noi ticinesi a indicare una strategia comune.

Ad esempio da alcune informazioni raccolte da parte di politici del Cantone Zurigo, questa possibilità potrebbe anche far breccia. Ovviamente non basterebbe sondare il terreno ma si dovrebbe anche organizzare una rete di contatti per cercare un consenso comune. Sicuramente con il parere positivo di un cantone importante dal punto di vista del numero di abitanti e da quello economico come Zurigo altri potrebbero scegliere di aderire più facilmente.

Se si decidesse di assegnare delle settimane differenti a varie fasce della popolazione, ragionando in ottica cantonale o nazionale, anche con un semplice spostamento di alcune settimane, si avrebbero notevoli vantaggi dal punto di vista del turista, degli operatori e della sostenibilità.  Ciascuno potrebbe usufruire delle vacanze senza l’affollamento tipico di alcuni mesi, le strutture potrebbero ottimizzare i prezzi allargando e differenziando l’offerta oltre la consueta stagionalità, dando quindi sfogo alla creatività e valorizzando al meglio il territorio. Anche i datori di lavoro potrebbero proseguire la loro attività produttive in modo costante senza un fermo generale in alcuni periodi dell’anno, distribuendo meglio i carichi nei mesi. Contemporaneamente per esercenti e negozianti si aprirebbe la possibilità di lavorare nella forma “destagionalizzata” (tutto l’anno) tanto cara a noi ticinesi e che vorremmo implementare da tempo.

Tiziano Galeazzi,  Deputato in Gran Consiglio Udc e già Municipale di Lugano

 

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