Sono stati annunciati oggi gli aumenti dei premi Cassa Malati per il 2023: una vera stangata anche e soprattutto per il Ticino, ancora una volta uno dei cantoni più colpiti.
Questi incrementi, che da gennaio andranno ad aggiungersi agli aumenti per l’energia, per i generi alimentari, per i beni di prima necessità, saranno onerosissimi per tutte e tutti, ma saranno del tutto insostenibili per gran parte delle persone e gran parte delle famiglie. Ancor peggio in un cantone in cui i salari mediani sono molto inferiori rispetto a quelli di oltralpe.
Considerata l’estrema gravità della situazione, la politica deve assumere il proprio ruolo e le proprie responsabilità. Di fronte alle emergenze deve reagire subito e con determinazione, intervenendo con aiuti per la cittadinanza e per le piccole medie imprese. Deve reagire con forza per tutelare la sua popolazione, in particolare le persone più in difficoltà e il ceto medio.
Soprattutto deve agire con una visione complessiva, fatta di misure coordinate e puntuali, che sappiano contrastare alla radice l’inflazione - da sostenere è il pacchetto proposto dal PS e la risoluzione della GISO Svizzera adottata all'Assemblea dei delegati di Coira - e garantire il potere d’acquisto.
Di fronte a una crisi sociale sempre più evidente, è urgente rivendicare presso la Confederazione e il padronato un aumento dei salari, come del resto lo esige l’Unione sindacale svizzera.
Yannick Demaria, Direzione Gioventù Socialista Svizzera