Giancarlo Cortesi
Skate park, diamo un senso al referendum
© CdT/Archivio
© CdT/Archivio
Redazione
un anno fa
Il presente contributo è l’opinione personale di chi lo ha redatto e non impegna la linea editoriale di Ticinonews.ch. I contributi vengono pubblicati in ordine di ricezione. La redazione si riserva la facoltà di non pubblicare un contenuto o di rimuoverlo in un secondo tempo. In particolare, non verranno pubblicati testi anonimi, incomprensibili o giudicati lesivi. I contributi sono da inviare a [email protected] con tutti i dati che permettano anche l’eventuale verifica dell’attendibilità.

Le 1’602 firme raccolte in un momento non facile (quello estivo) hanno sancito ufficialmente agli inizi di settembre la riuscita del referendum. Quindi il prossimo 19 novembre i cittadini di tutti i Quartieri di Mendrisio avranno l’occasione di dire la loro a proposito del messaggio municipale che chiede un credito di 2,63 milioni di franchi per la realizzazione dell’area di svago e il posteggio di servizio nell’area dell’ex Macello.

Ora si tratta di votare in modo convinto affinché il lancio del referendum e la raccolta delle firme abbiano avuto un senso. Abbiamo sempre chiesto che fossero i cittadini a esprimersi, quindi ora tocca a tutti noi sia che abitiamo a Mendrisio o nei quartieri. Siamo un’unica comunità politica e amministrativa.

Fatte queste premesse, credo sia buona cosa rammentare alcuni punti fermi che mi porteranno a scrivere un chiaro No sulla scheda.

1. Questo spazio al centro di trafficate arterie stradali non è adatto ad accogliere un’area skate e men che meno si presta per altre strutture ricreative per l’intera popolazione. Gli studi del Dipartimento del territorio dicono che gli indicatori della qualità dell’aria e dell’impatto fonico sono negativi, fuori dai limiti di ogni ragionevole norma. Sinceramente voi andreste in un simile spazio a leggervi un libro o a conversare con amici? Mandereste i vostri figli/nipoti a fare skate, un’attività fisica? Andreste con dei bimbi in passeggino?

2. Non è una buona cosa – alla luce degli attuali difficili tempi a livello economico generale e comunale, con un previsto aumento del moltiplicatore già annunciato per il 2023 e confermato per il 2024 – investire 2,63 milioni di franchi per quanto sopra ricordato. A Mendrisio ci sono altri progetti meritevoli ai quali dare una giusta precedenza e che attendono da anni una realizzazione. Esempi credo ne possiamo fare tutti nei diversi quartieri dove abitiamo. È della scorsa settimana – ad esempio – la bella notizia dell’apertura nel quartiere di a Genestrerio dell’importante luogo di aggregazione ‘Al Cortiletto’. È pure della scorsa settimana l’interrogazione di alcuni consiglieri comunali che chiedono che fra Arzo, Meride, Tremona e Besazio si prevedano percorsi pedonali (marciapiedi) che mettano in sicurezza chi vuol muoversi a piedi: la famosa mobilità lenta tanto decantata dal nostro Comune.

3. Che l’area dell’ex Macello debba essere sistemata penso ne convengano tutti: per anni è stata utilizzata come area di cantiere. Non è un bel vedere alle porte della Città. Sono certo che i cittadini del comune accoglieranno un nuovo messaggio municipale che si limiti a prevedere per questa area la realizzazione: a) dei 21 posteggi cosiddetti “di servizio”, che sembrano essere così necessari, cercando magari di limarne il costo totale oggi indicato in 586mila franchi; b) di un’area verde (senza annessa alcuna infrastruttura) a costi anche qui magari più contenuti rispetto agli 1,126 milioni di franchi previsti, pensando soprattutto a ‘un verde’ che un domani non sia fonte di eccessivi costi di manutenzione.

4. E lo skatepark? E i giovani? E le loro pur legittime richieste? Ripartendo da capo, senza perder tempo, coinvolgendoli veramente tutti senza esclusioni in un nuovo esercizio, non dovrebbe essere difficile individuare a Mendrisio e/o nei vari quartieri e perché no in altri comuni limitrofi al nostro (a proposito Balerna non ci sta già concretamente pensando?) un nuovo spazio in cui realizzare uno skatepark vero, con giuste superfici e attrezzature, senza pensare di voler far convivere ciò che non può sinceramente convivere: mai uno skatepark – e qui gli esempi in Ticino e in Svizzera abbondano – potrà essere per sua natura uno spazio intergenerazionale.

Affinché la decisione presa a suo tempo dalla maggioranza del Consiglio comunale venga sovvertita dobbiamo respingerla. Bisogna quindi prendersi l’impegno di votare e iscrivere un bel No sulla scheda.

Giancarlo Cortesi, già municipale socialista di Mendrisio

I tag di questo articolo