
Furbi, forse non così furbi o più furbi di quello che si possa immaginare. L’improvvisa coalizione tra liberali, centro, socialisti, verdi e lega a difesa della realizzazione del nodo intermodale di Locarno con la variante approvata dal Grand Consiglio; Capitan Zali che vuole abbandonare la nave che sta accumulando troppe falle per riprendere il timone del dipartimento che gestisce le aggregazioni con il mal celato appoggio dei liberali; il marasma mediatico scatenato da un fornito gregge di politici, enti e associazioni più o meno conosciuti, da ogni parte del Cantone, che come allegri pesciolini rossi hanno abboccato all’amo abilmente gettato da un gruppetto di avveduti e navigati personaggi del mondo politico; fanno sorgere interrogativi che molto probabilmente hanno già le risposte. Fare i conti senza l’oste molto spesso può però ancora nel bene o nel male riservare delle sorprese.
Si può tranquillamente affermare, l’hanno capito anche i sassi, che al di là dei molti pareri triti e ritriti, a nessuno dei fautori interessi veramente dove i mezzi pubblici circoleranno e in particolare dove sosteranno una volta raggiunta la stazione terminale di Muralto. La disinformazione l’ha fatta da padrone, le lacune e le innumerevoli criticità del progetto sono semplicemente state declassate ad effetti collaterali ininfluenti, l’obiettivo di creare confusione nella popolazione è stato centrato pienamente e con la conferma del sì i riflettori si spegneranno lasciando al proprio destino chi subirà direttamente sulla propria pelle le conseguenze di questa insensata imposizione.
Come successo per il nodo intermodale, nello stagnante capitolo delle aggregazioni del Locarnese il piccolo principato di Muralto sta tenendo in scacco l’intera regione, rallentando con efficacia e determinazione l’intero processo. Vuoi vedere che a qualcuno sia venuto in mente di far di tutto per regalare il giocattolino tanto agognato dal Sovrano regnante, principale responsabile di vari stalli sorretti da imposizioni e forzature, pensando poi che grazie al suo sostegno potrà metterlo con le spalle al muro? Cippoli merli, allora non lo conoscete: quando avrà ottenuto quello che voleva, guarderà tutti e con un sorriso fanciullesco di soddisfazione e beatitudine, si girerà e senza neppure ringraziare, continuerà la sua strada immerso nelle sue visioni. Poi direte: nessuno è eterno. Bè intanto è sempre lì, e chi seguirà potrebbe essere ancora peggio. A pagare saranno i cittadini che estranei di questi giochini di potere avranno sostenuto un progetto che poteva venir realizzato diversamente senza compromettere le bellezze del nostro territorio, salvaguardando ambiente e sicurezza. La vivibilità di un luogo non sono la pavimentazione pregiata e i filari di piante ma è la convivenza sostenibile e sicura fra i vari attori che lo frequentano. Mancano pochi giorni e il risultato decreterà inequivocabilmente chi avrà vinto tra buon senso ed opportunismo. Stai dalla parte giusta e il 15 giugno vota NO.
Varini Gian-Luigi, Comitato Salva Viale Cattori