Partito Comunista
Israele reprime i deputati anti-sionisti e pacifisti. Solidarietà a Ayman Odeh
©Chiara Zocchetti
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Redazione
un giorno fa
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Il prossimo 14 luglio il deputato Ayman Odeh, capogruppo di Hadash presso la Knesset israeliana, rischia di essere espulso e di perdere conseguentemente il suo seggio parlamentare. Gli altri deputati del Fronte Democratico per la Pace e l’Uguaglianza (Hadash, coalizione promossa dal Partito Comunista Israeliano) Aida Touma Sliman e Ahmad Tibi, sono pure stati ammoniti per aver usato il termine “genocidio” e aver denunciato i bombardamenti contro obiettivi civili a Gaza e i crimini di guerra che hanno causato la morte di migliaia di bambini. Il regime attualmente guidato da Benjamin Netanyahu (ma lo stesso avveniva con altri primi ministri, compresi quelli cosiddetti “laburisti”) tenta così non solo di liquidare l’unica voce anti-sionista e esplicitamente pacifista dal parlamento israeliano, ma anche di abolire del tutto ogni minima rappresentanza democratica della popolazione palestinese che vive all’interno dell’attuale Stato di Israele.

La riunione

Ieri il nostro Partito è stata l’unica organizzazione svizzera ad essere invitata a una riunione online convocata dal segretario generale del Partito Comunista Israeliano (Maki), Adel Amer, per un aggiornamento della situazione. Erano presenti anche i rappresentanti del Partito Comunista Cinese, del Partito della Sinistra Europea, ecc. Oltre a solidarizzare con i deputati che rischiano la repressione in quella che la propaganda atlantista continua a etichettare in modo menzognero come “unica democrazia del Medioriente”, ma che nella realtà si sta delineando come un “regime fascista rampante” sostenuto dall’UE, dagli USA e dalla NATO, esprimiamo sostegno ai coraggiosi giovani “refusnik” israeliani che a 18 anni preferiscono la galera piuttosto di prestare servizio militare!

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