
Visto quanto accaduto nelle ultime settimane, appare evidente la volontà di privilegiare nuovamente il trasporto su gomma a discapito di quello ferroviario. Eppure la Svizzera ha investito miliardi nella realizzazione del tunnel ferroviario più lungo del mondo, con l’obiettivo dichiarato di trasferire il maggior numero possibile di merci dalla strada alla ferrovia, riducendo l’impatto ambientale e migliorando la qualità della vita nelle regioni attraversate.
A pochi anni dall’inaugurazione di quest’opera strategica, si sta però assistendo a un’inversione di rotta. Sulle nostre autostrade, soprattutto negli ultimi mesi, si nota un aumento significativo del traffico pesante. Il numero di camion è in costante crescita, con conseguente peggioramento della viabilità, maggiore usura delle infrastrutture stradali e un impatto sempre più pesante sull’ambiente e sulla salute pubblica.
Il territorio ticinese, e in particolare il Mendrisiotto, è ormai al limite della sopportazione. La popolazione vive quotidianamente con l’inquinamento acustico e atmosferico causato dal traffico incessante, giorno e notte. Si tratta di un problema non solo a livello di salute, ma anche sociale: la libertà di movimento è fortemente limitata, tanto che molte persone devono pianificare i propri spostamenti in funzione di code, rallentamenti e ingorghi.
Il tracciato autostradale tra Bissone e Chiasso risale a oltre 50 anni fa e riflette logiche e criteri urbanistici ormai superati. Il mondo è cambiato, il traffico è aumentato, le priorità sono diverse: è giunto il momento di ripensare l’autostrada e adattarla alle esigenze attuali, rispettando il territorio e chi lo abita.
Per questo motivo è stata lanciata la petizione “Sopra la vita, sotto l’autostrada”, con lo scopo di chiedere alle autorità cantonali di esercitare pressione su Berna affinché venga avviato un serio processo di riprogettazione del tracciato autostradale. È tempo di correggere gli errori del passato e costruire un futuro più vivibile, sostenibile e rispettoso delle comunità locali.
Lorenzo Cavagliotti presidente PLR Val Mara e coordinatore petizione Sopra la vita! Sotto l’autostrada.