
In questi giorni, il Ticino è in fermento per un tema che tiene banco su tutti i fronti: il cambio di dipartimenti in Consiglio di Stato tra i Consiglieri di Stato Norman Gobbi e Claudio Zali. Da leghista della prima ora, in politica dal lontano 1991, ho avuto modo di osservare una costante: ogni proposta di cambiamento nel nostro Cantone viene spesso accolta con un atteggiamento negativo e considerato poco pertinente. Sono ormai abituato a queste esternazioni da parte di chi vorrebbe mantenere le cose esattamente come stanno, senza cercare di migliorare ciò che è migliorabile. Questa tendenza, purtroppo, frena il progresso e l'innovazione, rischiando di farci perdere preziose opportunità di crescita e ottimizzazione per il bene del territorio. Sono fermamente convinto che sia Claudio Zali che Norman Gobbi possiedano una chiara e forte volontà di apportare cambiamenti e migliorare il Ticino. Lo scambio di dipartimenti, ne sono certo, è destinato a generare nuovi stimoli tra due figure che, pur avendo già dimostrato grande competenza e ottenuto ottimi risultati nei rispettivi ambiti, potranno ora affrontare nuove sfide e rinnovare il proprio entusiasmo in un contesto diverso. Questa operazione, a mio avviso, è un segno di dinamismo e una ricerca di efficienza, elementi cruciali per l'evoluzione del nostro Cantone. È un paradosso, e non da poco, che si critichi la Lega dei Ticinesi accusandola di essere "ferma" o "inattiva", per poi vederla bersagliata proprio quando cerca di innovare e creare nuovi stimoli personali. Queste critiche, spesso preconcette e prive di proposte costruttive, non fanno altro che rafforzare la mia convinzione che, con il giusto impegno, si possano trovare nuove soluzioni per il bene del Canton Ticino. Ricordiamoci, per chi critica a prescindere, che l'obiettivo primario di questa operazione è migliorare le cose e trovare nuove soluzioni per il nostro amato Cantone. Chi si limita a parlare tanto per parlare, senza proporre alternative concrete, sono coloro che preferiscono la routine e la monotonia al progresso e all'innovazione. È giunto il momento di guardare avanti e sostenere chi ha la volontà di costruire un futuro migliore per il Ticino.
Massimiliano Robbiani