
Il 9 febbraio 2025 saremo chiamati a votare sull'iniziativa popolare "Per un'economia responsabile entro i limiti del pianeta". Dietro parole seducenti come "sostenibilità" e "limiti planetari", si nasconde un progetto ideologico pericoloso, figlio dell'Agenda 2030, che minaccia la libertà economica e individuale. Accettare questa iniziativa significa imporre restrizioni drastiche a imprese e cittadini, con lo Stato che assume un ruolo onnipresente nel definire cosa sia sostenibile. Questo non è progresso, ma un passo verso il totalitarismo. L'economia svizzera, nota per la sua resilienza e innovazione, verrebbe soffocata da regolamenti rigidi che penalizzano la crescita, aumentano i costi e mettono a rischio posti di lavoro.
La sostenibilità non deve trasformarsi in una scusa per imporre un controllo centralizzato. È grazie all’iniziativa privata e al libero mercato che la Svizzera ha raggiunto risultati concreti nell'innovazione verde. Questa iniziativa, invece, promuove una decrescita forzata, ignorando che il benessere e la tutela dell’ambiente possono andare di pari passo solo in un contesto di libertà economica. Votare NO significa opporsi a un’agenda ideologica che, in nome dell’ambiente, rischia di compromettere i nostri diritti e il nostro futuro. La Svizzera non ha bisogno di un’economia sotto controllo, ma di un equilibrio che rispetti la libertà dei suoi cittadini.
Dire NO a questa iniziativa non significa rifiutare la sostenibilità, ma opporsi a un modello autoritario che sacrifica la libertà sull’altare di un’ideologia estrema.