Giovani UDC
“De Rosa deve assumersi le sue responsabilità”
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
12 giorni fa
Il presente contributo è l’opinione personale di chi lo ha redatto e non impegna la linea editoriale di Ticinonews.ch. I contributi vengono pubblicati in ordine di ricezione. La redazione si riserva la facoltà di non pubblicare un contenuto o di rimuoverlo in un secondo tempo. In particolare, non verranno pubblicati testi anonimi, incomprensibili o giudicati lesivi. I contributi sono da inviare a [email protected] con tutti i dati che permettano anche l’eventuale verifica dell’attendibilità.

I Giovani UDC Ticino esprimono il loro profondo rammarico in merito al recente annuncio dell’aumento dei premi di cassa malati per il 2025. L'incremento del +10,5% nel Cantone Ticino, nettamente superiore alla media nazionale del +6%, evidenzia una preoccupante incapacità del nostro Dipartimento della sanità e della socialità di adottare misure efficaci per contrastare i costi sanitari. Di fronte a questi dati, è evidente che in altri cantoni si sono attuate strategie migliori per contrastare l'aumento. Pertanto, si auspica che qualcuno, magari anche il responsabile politico del dipartimento, ne tragga le dovute conseguenze e si assuma la responsabilità.

Le proposte

I GUDC Ticino ritengono necessaria una nuova guida, capace di affrontare il problema dei costi a livello cantonale con misure decise, anche radicali. In concreto, propongono le seguenti azioni: ripianificare l’offerta ospedaliera, anche ridimensionando o chiudendo strutture esistenti; creare un sistema di monitoraggio dell’efficienza all’interno delle singole strutture ospedaliere, per individuare possibili miglioramenti e aumentare l’efficienza dei processi, con l’obiettivo di ridurre i costi; introdurre la piena deduzione fiscale dei premi di cassa malati, compensando così le spese sanitarie con uno sconto fiscale.

È giunto il momento di un cambio di paradigma

Tuttavia, la responsabilità non ricade unicamente a livello cantonale. Dal 1993 al 2002, il Dipartimento federale dell'interno è stato presieduto dalla consigliera federale socialista Ruth Dreifuss, che ha introdotto l’attuale sistema assicurativo fallimentare. Successivamente, dal 2012 al 2023, lo stesso dipartimento è stato guidato dal suo compagno di partito Alain Berset, e dall'inizio del 2024 è sotto la guida di Elisabeth Baume-Schneider. Nonostante la resistenza della sinistra, riteniamo che sia giunto il momento di un cambio di paradigma. È necessario abbandonare le politiche socialiste che hanno finora caratterizzato il settore sanitario e muoversi verso una maggiore liberalizzazione e responsabilizzazione dei cittadini.

Le possibili misure

Tra le misure proposte dai GUDC Ticino vi è la possibilità di permettere l’importazione parallela di medicamenti ancora protetti da brevetti, per abbassarne il costo medio; aumentare la franchigia minima per ridurre i costi a carico delle casse malati, disincentivando al contempo il ricorso eccessivo a visite mediche o ospedaliere per problematiche di lieve entità; dare più libertà alle casse malati di offrire pacchetti assicurativi di base meno esaustivi, consentendo agli assicurati di rinunciare a determinate prestazioni in cambio di uno sconto; estendere le cure ambulatoriali, spesso più economiche rispetto a quelle stazionarie e, in molti casi, più che sufficienti; limitare le prestazioni sanitarie per i richiedenti d’asilo, che si aggirano attualmente attorno ai 900 franchi all’anno a persona.

Garantire un sistema sanitario economicamente più sostenibile

Se il ministro cantonale del centro e la ministra federale socialista non vogliono o non sono in grado di attuare riforme efficaci per ridurre i costi della sanità, allora per loro è giunto il momento di mettersi da parte. I GUDC Ticino chiedono un cambiamento immediato, affinché si possa finalmente garantire un sistema sanitario economicamente più sostenibile ed efficiente per tutti i cittadini.

I tag di questo articolo