
La risposta di Berna apre al cofinanziamento della variante interrata Agno–Bioggio, sostenuta non solo dai Comuni della regione, ma anche da fronti politici diversi, segno di una sensibilità condivisa, ridando fiato a un progetto più sostenibile rispetto alla strada a cielo aperto. Anche il Dipartimento del Territorio ha annunciato che discuterà del dossier con il DATEC a Berna: un passo nella giusta direzione. Tuttavia, il dibattito rischia di dimenticare un nodo molto delicato: il tratto di strada tra Agno e Magliaso, conosciuto come “il Vallone”, sovrastato da un pendio fragile e instabile. Ogni giorno migliaia di veicoli transitano su questa strada, mentre sopra incombe una montagna che negli anni ha già dato segni di instabilità, con cadute di detriti e piccoli smottamenti.
I timori
Squadre specializzate lavorano regolarmente per consolidare il versante, ma il rischio di un crollo di grandi dimensioni non può essere escluso. Le cronache alpine recenti lo dimostrano: Blatten nel 2025, dove una frana ha sepolto un villaggio; Mesolcina e Val Maggia nel 2024, con episodi franosi importanti che hanno causato vittime; Bondo nel 2017, con milioni di metri cubi di roccia precipitati a valle causando distruzioni e vittime; Brienz, dove un’intera popolazione è stata evacuata. Ignorare la vulnerabilità del Vallone significherebbe chiudere gli occhi davanti a una minaccia reale. Ecco perché, se la variante interrata Agno–Bioggio è oggi una prospettiva aperta grazie a Berna, è indispensabile rivalutare anche la soluzione Caslano–Bioggio in galleria: un tracciato alternativo che permetterebbe di dare la giusta fluidità alla mobilità, alleggerendo la pressione quotidiana sul Vallone, riducendo i rischi e garantendo maggiore sicurezza agli utenti.
Tocca al Cantone raccogliere la sfida
Dopo cinquant’anni di attesa, i cittadini meritano un progetto coraggioso e lungimirante. Berna ha aperto la strada: ora tocca al Cantone raccogliere la sfida, ampliando la visione oltre la variante interrata e includendo una soluzione in una strategia complessiva che unisca sostenibilità e protezione.
Lorenzo Onderka, già candidato per Avanti con Ticino&Lavoro