
La richiesta fatta dall'Alleanza per l'alimentazione e la salute è chiara: "Servono misure mirate per far fronte al consumo eccessivo di zucchero, soprattutto tra i più giovani". Tra i chi appoggia questa iniziativa c'è Leonore Porchet, consigliera nazionale de I Verdi, per la quale "viviamo in una società che fa ammalare i bambini". Per lei bisogna "accelerare la riduzione del consumo di zucchero, in particolare di quelli nascosti, perché non ci rendiamo conto di cosa mangiamo e di cosa facciamo mangiare ai più piccoli". Qui sorge spontanea una domanda: se è nascosto in molti alimenti, come facciamo ad assumerne di meno? "Il problema è proprio questo", ha spiegato a Ticinonews la nutrizionista Chiara Jasson. "La fetta di torta occasionale va bene, ma lo zucchero è ormai onnipresente negli alimenti e le persone non se ne rendono conto. Lo si trova anche nelle salse, nei sughi per la pasta e nel pane in cassetta. È importante che le persone si informino e capiscano la differenza ad esempio tra un vasetto di yogurt alla frutta e uno al naturale, dove la variazione arriva fino a tre zollette", ha evidenziato l'esperta.
La responsabilità del consumatore
"Il consumatore dovrebbe cercare nell'etichetta i vari ingredienti che compongono un prodotto perché lo zucchero può avere diversi nomi, come sciroppo di glucosio, fruttosio, amido di mais. Non è facile riconoscerlo, per questo è necessaria una certa pressione verso le industrie affinché le campagne di comunicazione e le diciture negli alimenti siano meno fuorvianti".
Perché lo zucchero fa male?
"Il consumo quotidiano eccessivo di zucchero può, in primo luogo, rendere i ricettori nelle nostre cellule insulino-resistenti portando la glicemia a restare alta. Qui possono nascere problemi cronici come il diabete, disturbi cardiovascolari, alcune patologie degenerative e una salute metabolica compromessa. In secondo luogo troppo zucchero porta all'invecchiamento precoce e infine può avere conseguenze sul fegato simili all'alcol", ha concluso Jasson.