Audiovisione
Streaming illegale, maxi operazione in 7 Paesi compresa la Svizzera
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Keystone-ats
5 giorni fa
Eseguita l'operazione Takendown, la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in Europa. La polizia croata ha eseguito ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 11 indagati.

La polizia italiana, coordinata dalla Procura di Catania, ha eseguito l'operazione Takendown, la più vasta contro la pirateria audiovisiva condotta in Italia e in Europa smantellando la più diffusa organizzazione criminale transnazionale che serviva illegalmente oltre 22 milioni di utenti. Oltre 270 operatori della polizia postale hanno effettuato 89 perquisizioni in 15 regioni italiane e, con la collaborazione delle forze di polizia straniere, 14 perquisizioni nel Regno Unito, Olanda, Svezia, Svizzera, Romania e Croazia, nei confronti di 102 persone. La polizia croata ha eseguito ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 11 indagati.

Giro d'affari da 250 milioni a mese

Nell'ambito dell'operazione sono stati sequestrati oltre 2'500 canali illegali e server che gestivano la maggior parte dei segnali illeciti in Europa che permettevano un giro illegale di affari di oltre 250 milioni di euro mensili. L'operazione, pianificata dalle autorità giudiziarie internazionali Eurojust ed Europol, è stata coordina operativamente del Servizio polizia postale e per la sicurezza cibernetica col supporto della rete operativa @on (operation network), finanziata dalla commissione europea e guidata dalla Dia (Direzione investigativa antimafia). 

Gli utenti oscurati rischiano sanzione

"Abbiamo oscurato 22 milioni di utenti in Europa. Se consideriamo che in Europa ci sono circa 500 milioni di abitanti, considerate che percentuale elevata di soggetti che si sono trovati oscurati, giustamente, i loro collegamenti illegali. Ora rischiano una sanzione amministrativa". Così il procuratore di Catania, Francesco Curcio, ai giornalisti, sull'operazione 'Taken down' della polizia contro lo streaming illegale. "Da Catania è partita una indagine che ha permesso di ricostruire una organizzazione piramidale che gestiva tre miliardi di euro l'anno di business. Non so se sia simile, forse quello di cocaina è maggiore, però certamente le percentuali di guadagno che si ottengono da quelle attività illegali con rischio minore sono pari a quelle del traffico di cocaina. Investo uno, investo due e ricavo 10, 20 a seconda dei casi", ha aggiunto Curcio.