Lutti
Si è spenta Tina Turner
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Lo rende noto il suo portavoce. La regina del Rock'n Roll si è spenta nella sua casa di Küsnacht all'età di 83 anni.

Tina Turner è morta oggi all'età 83 anni. Lo ha riferito il suo portavoce. "Tina Turner, la regina del Rock'n Roll' è morta serenamente oggi all'età di 83 anni dopo una lunga malattia nella sua casa di Küsnacht vicino a Zurigo, in Svizzera. Con lei, il mondo perde una leggenda della musica e un modello".  Nel 2016 le era stato diagnosticato un cancro intestinale, ma la Turner aveva optato per i rimedi omeopatici per curare la sua ipertensione che alla fine le ha provocato danni ai reni e un'insufficienza renale.  

Una carriera memorabile

Vero nome era Anna Mae Bullock, Tina era nata a Nutbush, Tennessee. Nella sua autobiografia I, Tina, diventata nel 1993 il film What's Love Got To Do With It con Angela Bassett vincitore di tre Oscar, la diva del rock aveva raccontato la turbolenta relazione con l'ex marito Ike Turner che negli anni Sessanta l'aveva fatta diventare famosa ma l'aveva anche soggetta a gravi episodi di violenza domestica. Con una carriera lunga più di mezzo secolo, che va dagli anni sessanta agli anni duemila, è stata definita "La regina del rock and roll". Nel 1991 è stata inserita assieme all'ex marito Ike Turner nella Rock and Roll Hall of Fame, e nel 1967 è diventata la prima artista afrostatunitense e la prima donna ad apparire sulla copertina della rivista Rolling Stone. Nel 1986 ha ricevuto una stella sulla Hollywood Walk of Fame. La Turner ha ricevuto dodici Grammy Awards nel corso della sua carriera, di cui otto competitivi e quattro onorari, oltre a tre Grammy Hall of Fame e un Grammy Lifetime Achievement Award. Nel dicembre del 2005 è stata insignita del Kennedy Center Honors per le sue performance artistiche, entrando a far parte di una ristretta cerchia di artisti comprendente anche Aretha Franklin, Ray Charles, Little Richard e Chuck Berry. Nel 2004 la rivista Rolling Stone l'ha inserita al 17º posto nella classifica dei migliori cantanti di sempre e al 63º posto nella classifica dei migliori artisti. Con oltre 100 milioni di copie vendute in tutto il mondo, la Turner è una delle artiste di maggior successo nella storia della musica contemporanea.

Una vita complicata

È difficile trovare una storia come quella di Tina Turner, una vita talmente piena di eventi, drammi, tragedie, violenza, ascesa, caduta, rinascita da sembrare scritta da uno sceneggiatore. Ann Mae Bullock, da Nutbush, Tennessee, morta oggi non lontano da Zurigo, è già da tempo consegnata alla leggenda Tina è una delle più straordinarie performer mai apparse sui palcoscenici: Mick Jagger, tanto per fare un nome, che è un suo amico fraterno, ha sempre ammesso di averle "rubato" il modo di stare in scena, ai tempi in cui i Rolling Stones erano così giovani da aprire i concerti di Ike & Tina Turner. Le loro performance insieme, a cominciare da quella a Live Aid, sono pagine di storia. Un'icona di bellezza senza tempo, un fascino irresistibile, probabilmente le gambe più belle della storia della musica (e non solo). Una voce inconfondibile, graffiante, immersa nella storia della black music ma perfetta per il pop da classifica, la capacità di resistere a un'esistenza che racchiude almeno tre vite, una naturale empatia sono gli elementi che ne hanno fatto una delle artiste di maggior successo di sempre. Se fosse necessario trovare una sintesi alla sua vita, si potrebbe definirla come un inno alla resilienza. Pochi anni fa, suo figlio Craig, avuto quasi adolescente da una relazione precedente a quella drammatica con Ike Turner, si è suicidato a 59 anni. Ultimo colpo di una vita piena di drammi: Ike Turner, il marito con cui aveva messo su una band che è stata determinante per la nascita del rock'n'roll e che l'ha resa famosa, si rivelò un uomo violento, una sorta di schiavista domestico, che, nonostante il clamoroso successo di brani come "Proud Mary", "Nutbush City Limits" e "River Deep Mountain High", trasformò la vita di Tina in un incubo. Come è stato raccontato tante volte, da quell'orrore fuggì senza praticamente nulla, ricominciando da zero.

La vita da super diva

Poi la sua seconda vita da super diva, costruita passo passo con una delle più celebri cover di "Let's Stay Together" di Al Green, "Private Dancer", "What's Love Got To Do With It", "The Best" in un crescendo clamoroso fatto di record di vendite (si parla di oltre 200 milioni di copie vendute), concerti incredibili, Grammy Award, il Kennedy Center Honors, gli omaggi di altri artisti (su tutti quello di Beyoncé), ruoli cinematografici indimenticabili, l'Acid Queen di "Tommy", la Aunty Entity di Mad Max, (accompagnato dal successo mondiale del brano "We Don't Need Another Hero"). Negli ormai trent'anni della sua nuova vita ha trovato conforto nel buddismo, è diventata cittadina svizzera trasferendosi sul lago di Lugano, si è sposata con Erwin Bach, un uomo più giovane di lei. Ma evidentemente il suo destino è quello di dover ricominciare. Quando sembrava che finalmente potesse approdare alla serenità è la sua salute a cedere: prima un ictus, poi un tumore all'intestino, infine una grave insufficienza renale che l'ha messa di fronte alla scelta tra dialisi e trapianto. Con la sua proverbiale sincerità, Tina ha ammesso di aver pensato anche al suicidio assistito. Poi il marito le ha donato un rene, restituendole un'esistenza serena. Negli ultimi anni ha vissuto un'esistenza più ritirata, anche se si concedeva qualche apparizione alle sfilate dei più grandi stilisti. La donna che visse tre volte, la regina del rock.