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Nobel Letteratura 2020 a Louise Glück
Redazione
4 anni fa
La poetessa america è nata nel 1943 e vince il premio per “la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”

Il Nobel per la Letteratura 2020 è stato assegnato alla poetessa statunitense Louise Gluck per “la sua inconfondibile voce poetica che con austera bellezza rende universale l’esistenza individuale”. La poetessa americana Louise Gluck è nata nel 1943 a New York e vive a Cambridge, nel Massachusetts dove insegna inglese alla Yale University, New Haven, Connecticut.

Ha debuttato nel 1968 con Firstborn ed è stata presto riconosciuta come uno dei poeti più importanti della letteratura contemporanea americana. E’ già stata premiata con prestigiosi Premi tra cui il Pulitzer nel 1993 e il National Book Award nel 2014. Nel 2003 è stata insignita del titolo di poeta laureata.

È autrice di dodici raccolte di poesia e di alcuni volumi di saggi sulla poesia, tutti caratterizzati dalla ricerca della chiarezza. Al centro delle sue opere, l’infanzia e la vita familiare, lo stretto rapporto con genitori e fratelli.

Nelle sue poesie affronta le illusioni del sé. Gluck cerca l’universale, e in questo si ispira ai miti e ai motivi classici, presenti nella maggior parte delle sue opere. Le voci di Didone, Persefone ed Euridice - gli abbandonati, i puniti, i traditi - sono maschere di un sé in trasformazione, tanto personale quanto universalmente valido. Tra le sue raccolte, che l’hanno fatta paragonare a Emily Dickinson, ‘Il trionfo di Achille’ (1985) e ‘Ararat’ (1990), The wild Iris (1992, uscito in Italia per Giani Editore con il titolo L’iris selvatico), Averno (2006, edito in Italia da Dante & Descartes).

Louise Glück è rimasta sorpresa e contenta quando di primissima mattina ha ricevuto la telefonata dell’annuncio del Nobel: lo ha detto Mats Malm dell’Accademia Svedese che ha chiamato la poetessa per farle sapere che aveva vinto. “Il messaggio è stato una sorpresa, ma una buona sorpresa, per quel che posso dire, perché per lei era veramente di mattina presto”.

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