Mercato del lavoro
L'occupazione nei Paesi Ocse è a livelli record
©Chiara Zocchetti
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Keystone-ats
3 mesi fa
È quanto emerge dall'outlook sull'occupazione dell'Ocse che è stato pubblicato oggi nel quale si sottolinea che l'occupazione nell'area (662 milioni di posti di lavoro a maggio 2024, +25% su 2000) dovrebbe registrare una crescita dello 0,7% l'anno circa nel 2024 e nel 2025. Il tasso di disoccupazione a maggio, pari al 4,9%, dovrebbe invece aumentare leggermente.

L'occupazione nei paesi dell'area Ocse ha raggiunto livelli record e ha superato il suo livello pre-Covid mentre il tasso di disoccupazione ha registrato il suo più basso livello dal 2001. È quanto emerge dall'outlook sull'occupazione dell'Ocse che è stato pubblicato oggi nel quale si sottolinea che l'occupazione nell'area (662 milioni di posti di lavoro a maggio 2024, +25% su 2000) dovrebbe registrare una crescita dello 0,7% l'anno circa nel 2024 e nel 2025. Il tasso di disoccupazione a maggio, pari al 4,9%, dovrebbe invece aumentare leggermente.

Crescita positiva in 29 dei 35 Paesi

Nel primo trimestre del 2024 la crescita tendenziale dei salari reali era positiva in 29 dei 35 paesi i cui dati erano disponibili e pari a +3,5% in media nell'area. "Il dinamismo dei mercati del lavoro, insieme a una crescita sostenuta dell'occupazione, è stato decisivo per la resilienza economica dei paesi Ocse negli ultimi anni", sottolinea il segretario generale dell’Ocse Mathias Cormann. Dopo la pandemia, l'occupazione ha raggiunto un livello record nei paesi dell’Ocse, nonostante le sfide derivanti dall'inflazione e dalla lenta crescita della produttività". "La transizione climatica porterà a una profonda ristrutturazione dei mercati del lavoro, con un declino dei settori ad alta intensità di emissioni a favore di nuove opportunità offerte dai posti di lavoro guidati dalla transizione verde", afferma Cormann. "Le autorità pubbliche devono dare priorità alla promozione della necessaria mobilità professionale, in particolare attraverso programmi di formazione efficaci nei settori interessati, al sostegno dei lavoratori che hanno perso il lavoro o i cui posti di lavoro sono minacciati dalla transizione, e alla promozione dell'innovazione, dell'imprenditorialità e di posti di lavoro orientati verso sviluppo sostenibile".