Teleticino
Il gioco della foca, il quiz che mette alla prova i candidati
Redazione
un anno fa
Inizia questa sera alle 17:30 su Teleticino il quiz dedicato alla politica cantonale, in cui i partiti si sfideranno per approdare alla finalissima. Caroline Roth: "Un momento di spensieratezza in una campagna elettorale densa di dibattiti".

Domande di cultura generale e prove di abilità, tra cui oratoria, recitazione, disegno e traduzione dall'italiano al dialetto. È il gioco della Foca, il nuovo quiz di Teleticino in onda tutti i giorni - sabato e domenica esclusi- a partire da questa sera alle 17:30 (con replica alle 21) dedicato alla politica cantonale, in cui a sfidarsi sono i partiti. Tutto questo sotto l'occhio "rigido" della commissione della foca, composta da Patty Speroni, Andrea Leoni e Lulo Tognola. Come funziona? Ogni lista (9 in totale) presenta quattro candidati, che dovranno raccogliere il maggior numero di punti possibile per battere le altre "squadre". Chi raccoglie più punti approderà alla finalissima, prevista il 29 marzo. Si inizia oggi con il movimento Più Donne. Abbiamo chiesto a Caroline Roth, conduttrice del programma, cosa possono aspettarsi i telespettatori. "È un momento di spensieratezza in una campagna elettorale densa di dibattiti e confronti. L'offerta di Teleticino è già ricca di appuntamenti informativi. Questa invece è una piccola licenza di leggerezza, con l'obiettivo di coinvolgere le persone che sono meno interessate alla politica".

Prevale dunque l'aspetto ludico...

"Oltre allo spirito di squadra, l'idea è anche di mettere in risalto i tratti caratteriali dei singoli candidati, che non possono emergere in altri contesti". 

Ci sono quattro prove di abilità (oratoria, recitazione, disegno e traduzione) che vengono giudicate dalla commissione. È stata severa?

"Ogni squadra può scegliere di cimentarsi in tre di queste quattro prove. Abbiamo visto scelte diverse. La commissione è stata molto generosa nella prima fase del gioco in vista della finale. Essendo un format nuovo, dove i concorrenti non sapevano cosa aspettarsi, era giusto non essere troppo severi. Ci sono stati momenti molto divertenti. In finale accederanno le prime tre squadre qualificate. Chissà se la commissione sarà altrettanto indulgente...".

Non tutte le forze politiche hanno voluto partecipare. Come mai?

"È un format che è molto fuori dagli schemi. È più che comprensibile che non rientri nelle corde di alcuni candidati o forze politiche. C'è pieno rispetto e piena comprensione. Magari certe esternazioni pubbliche potevano essere meno perentorie, soprattutto perché il programma non era ancora andato in onda e perché le persone che stanno lavorando al programma con passione e professionalità sono tante".

Ecco qui uno stralcio del nuovo quiz