Le pagelle
I voti ai fatti della settimana
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Redazione
un anno fa
All'interno di Radiosveglia, il programma di Boris Piffaretti e Maxi B, Gianluca Pusterla ha giudicato senza peli sulla lingua e con una buona dose di ironia da 1 a 10 alcune notizie d'attualità.

A Lara è tornato il sorriso. La 31enne, diciamolo, in Ticino non fa certo l’unanimità. Nello sci primeggia, ma anche nella classifica di antipatia. Le erano piovute addosso un sacco di critiche dopo i recenti mondiali, in cui era rimasta all’asciutto. Le sue parole, o non parole, non erano piaciute a tanti. Ma poi c’è la sua forza, che invece mette d’accordo tutti. Lara Gut-Behrami è tornata a dominare in supergigante! Ieri, grazie a una splendida prova, la ticinese ha conquistato in un colpo solo il suo 37esimo successo in carriera e la quarta coppetta della specialità dopo quelle del 2014, 2016 e 2021. Tanta roba. La moglie di Valon conferma la forza dirompente dello sci elvetico. Lei nelle donne, Marco Odermatt negli uomini. Regina e Re.

Voto 7,5

Da un po’ di tempo a questa parte quando apro i social network vedo una marea di video legati a un nuovo sport, che in America sta riscuotendo un grande successo. Si chiama slap fighting e praticamente ci si prende a sberle. Omaccioni – ma anche donne – che si prendono a ceffoni come se fossero Bud Spencer e Terence Hill. Loro fingevano, nello slap fighting no. Botte da orbi, finché un malcapitato cade a terra, stremato. Viene definito sport, a me sembra una follia. Non so, francamente, se sono più scemi quei due che si prendono a schiaffi o chi li guarda. Anzi, lo so. Quei due almeno beccano – oltre a dei danni cerebrali – dei soldi. Però ecco, vista la forza non mi sentirei di dirlo in faccia ai lottatori. Rischierei uno sberlone.

Voto 3

Brindo al Canada e vorrei trovarmi lì. In quel magico luogo del mondo è stato stabilito che si può fare il dito medio a qualcuno senza particolari problemi. Il gesto potrebbe non essere civile o educato, ma “non è un crimine” ed è protetto dalla costituzione canadese, afferma la sentenza di un giudice dello scorso 24 febbraio. Dunque, alzare il “dito medio” verso una persona potrebbe essere forse irriguardoso, ma nulla di più. “A essere espliciti, non è un crimine mostrare il dito a qualcuno”, si legge, e se proprio la vogliamo dire tutta, “è un diritto sancito da Dio e dalla Carta costituzionale che appartiene a ogni canadese. Già questa mattina, in mezzo al traffico, avrei voluto essere a Toronto. Non so se lì c’è il traffico che c’è sulla A2, ma saprei come reagire. E sono sicuro che nel resto della giornata qualcuno tirerà fuori il canadese che è in me. Vorrei ma non posso, alzare il ditino. Evviva il Canada.

Voto 9