Le pagelle
I voti ai fatti della settimana
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Redazione
un anno fa
All'interno di Radiosveglia, il programma di Boris Piffaretti e Maxi B in onda su Radio3i, Gianluca Pusterla ha giudicato senza peli sulla lingua e con una buona dose di ironia alcune notizie d'attualità dando un voto da 1 a 10.

In Svizzera l’uomo più chiacchierato del momento è sicuramente il consigliere federale Alain Berset. Qualche mese fa uscirono i retroscena della relazione extraconiugale intrattenuta con un'artista conosciuta a Singapore tra il marzo del 2012 e la primavera del 2013. Pare usò una limousine di Stato per passare una giornata con l’amante. Oggi si parla di fughe di notizie. In sostanza in tempi di Covid c’era un filo diretto tra il suo dipartimento e alcuni giornali. Lui ha negato e si è detto estraneo, ma verrà fatta chiarezza. È stato definito un viveur, Berset, con il cappello un po’ da Zorro un po’ da star del mondo del cinema. In un Paese, la Svizzera, in cui un ministro vive una vita tutto sommato tranquilla, l’affair Berset ha fatto discutere. In Italia, per dire, si sarebbero sfregati le mani. Sarebbe finito su Chi, Alfonso Signorini gli avrebbe già proposto di andare al Grande Fratello dopo la politica e i paparazzi sarebbero scatenati. Ve la immaginate una foto in cui addenta un bratwurst in buona compagnia? È stato il simbolo del Covid, era lui a rassicurare il Paese. Ha quel giusto savoir-faire per essere virale. In definitiva polemicucce e gossip non mi dispiacciono, un po’ di pepe dove spesso di sapore non ce n’è. In un anno elettorale resta da capire come la Berna federale vivrà questi suoi movimenti. L’uomo con il cappello in un attimo potrebbe passare da Zorro a Sergente Garcia.

Voto 6,5

Si fa un gran parlare di zone 30. C’è chi praticamente vorrebbe farci viaggiare sempre a 30 all’ora. Da una parte mi fa sorridere, spesso, negli orari di punta, pure il 30 all’ora è una chimera. Ma poi, quando di gente non ce n’è non mi piace. Non è più un mondo per le macchine e in un mondo che va veloce pare forse si voglia tornare al cavallo. Non male, perché alla fine so andarci. Rimarrebbe comunque il problema dei posteggi. Non sono contro le zone 30 in toto. In alcuni posti servono, dove c’è davvero un abitato, dove ci sono le scuole, ma in tanti posti mi pare una forzatura. Come quando la mia maestra mi faceva suonare il flauto nonostante da quel coso mi uscisse solo saliva e nessun suono. Se con quell’infausto strumento musicale potevo spaccarvi un timpano, o tirarvi qualcosa a mo’ di cerbottana. Con l’auto vi giuro che non sono un pericolo, almeno spero, anche a 50 all’ora. Già sono spesso in ritardo – e so che tanti sono come me – se riducessimo la velocità sarebbe un bel problemone. Quindi dico no, almeno io.

Voto 3

Siamo nel periodo dei carnevali e il Ticino si divide in due categorie. Chi i carnevali li ama, chi invece li odia. A numeri il partito di chi fa festa è ben più numeroso del secondo e allora nelle prossime settimane c’è pane per i vostri denti. Tre cose sono sicure: morte, tasse e Maxi B che suona la musica degli anni 90. Ed è pronto a togliere dal cassetto pezzi che erano finiti nel dimenticatoio, di cui nessuno sa le parole, ma che tutti canteranno a squarciagola. Sarebbe bello, in una tendina, fare un test attitudinale. Chi sa le parole? Pochi. Dabudidabuda. Ma passiamo ai vestiti. È bello vedere l’originalità di tanti, io, personalmente, ho sempre procrastinato e mi presentavo in maniera poco presentabile. Poi ho smesso di presentarmi, e ho fatto una figura migliore. Se penso al Carnevale mi torna in mente la frase del medico cantonale Giorgio Merlani. “È più probabile trovarci di fianco Miss Mondo”. Si riferiva al Covid, vi auguro di trovarvi davvero Miss Mondo al Rabadan o al Nebiopoli. Ma viva il divertimento, un modo di vivere originale che per un bel periodo avevamo dimenticato. Non mi mancavano invece le cotolette dei politici durante il carnevale in periodo elettorale. Fate attenzione e se vi capita almeno fatevi offrire da bere.

Voto 7 dai