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Dal «Grande Gatsby» a «Mrs. Dalloway», ecco i copyright che scadono nel 2021
Foto Shutterstock
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Keystone-ats
3 anni fa
Un «terremoto annuale» dalle profonde conseguenze, perché permette, tra l’altro, di leggere queste opere liberamente su piattaforme web

Nuova vita nel 2021 per molti giganti della creatività del Novecento: a Capodanno capolavori usciti nel 1925, dal «Grande Gatsby» di Francis Scott Fitzgerald a «Mrs. Dalloway» di Virginia Woolf, ma anche musica di Duke Ellington, «Fats» Waller e Irving Berlin e il classico del muto «Go West» di Buster Keaton sono entrati nel pubblico dominio.

E’ un terremoto annuale dalle profonde conseguenze, perché permette, tra l’altro, di leggere queste opere liberamente su piattaforme web come Google Books, ma anche di dar vita a nuove versioni basate sui classici senza che i nuovi autori diventino bersaglio di cause legali.

Era successo nel 2002 con il bestseller «Orgoglio e Pregiudizio e Zombie» e si ripetera’ martedi 5 gennaio con «Nick», il «prequel» del «Grande Gatsby»: la trama ideata dallo scrittore Michael Farris Smith punta stavolta sulla vita di Nick Carraway, la voce narrante nel classico di Fitzgerald, prima dell’incontro con l’enigmatico Jay Gatsby, futuro vicino di casa a Long Island.

Altri capolavori del 1925 «liberati» per Capodanno includono «Manhattan Transfer» di John Dos Passos, «In Our Time», il primo romanzo di Ernest Hemingway, «Foglie Secche» di Aldous Huxley e «il Velo Dipinto» di W. Somerset Maugham.

Inclusi nell’uscita dal copyright sono anche molti scritti del movimento dell’Harlem Renaissance tra cui la fondamentale antologia «The New Negro» di Alan Locke che includeva brani di autori afro-americani come Zora Neale Hurston, Countee Cullen e W.E.B. DuBois.

Tra le altre opere da poche ore fuori da copyright ci sono, oltre a «Go West», classici del cinema muto come la commedia «Lovers in Quarantine», il cui soggetto a 95 anni di distanza risuona stranamente attuale nei mesi del «lockdown».

In musica, perdono la protezione capisaldi del jazz come «Sweet Georgia Brown» e brani di Ma Rainey e Bessie Smith, l’»Imperatrice del Blues» oltre a «Always» di Irving Berlin e «Manhattan» di Lorenz Hart e Richard Rodgers. Tutti capolavori su cui il copyright era stato prorogato di altri vent’anni (da 75 a 95) nel 1998 con una legge del Congresso ribattezzata dagli scettici il «Mickey Mouse Protection Act»: era stata infatti approvata dietro pressioni della Disney per tenere sotto diritti di autore fino al 2024 «Steamboat Willie», il primo film con Topolino protagonista.

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