Magazine
“Lasciamo tranquilli quei gipeti”
Immagine Gipeto
Immagine Gipeto
I droni disturbano la nidificazione in corso di specie delicate come nel caso del Gipeto. Ficedula: “State lontano dalle pareti rocciose”

Il secondo tentativo di nidificazione del Gipeto rischia di andare in fumo come era successo lo scorso anno. Ieri il volo ripetuto di un drone ha fatto uscire due volte la femmina in cova dal nido, costruito nel mese di dicembre. L’episodio – spiega Ficedula in una nota stampa - è stato osservato e comunicato da chi sta seguendo da mesi la nidificazione.

Droni pericolosi
Il volo dei droni contro le pareti rocciose rappresenta sempre “una grave minaccia per le nidificazioni in corso di specie delicate o minacciate” o, come in questo caso di una nidificazione ritentata dopo 151 anni dalle ultime in Ticino: quella di una delle coppie ticinesi di Gipeto. Aquile reali, falchi pellegrini, gheppi, gufi reali e altre specie possono, se disturbate, abbandonare definitivamente i loro nidi. Il pericolo è molto più grande quando ci sono le uova, o l’uovo.

“Reato perseguibile penalmente”
Ficedula non vuole criminalizzare l’uso dei droni, ma attirare l’attenzione del pubblico, e soprattutto degli utenti dei droni, invitando quest’ultimi a “stare distanti dalle pareti rocciose”. L’associazione infine ricorda che “il disturbo di questo tipo è un reato ed è perseguibile penalmente”.

© Ticinonews.ch - Riproduzione riservata