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“Pronto? Ho bisogno di parlare con qualcuno”
Redazione
3 anni fa

Alcune telefonate cominciano così. La voce che trema e le parole che inciampano le une nelle altre. Il nostro servizio garantisce a tutti l’anonimato, eppure è incredibile quante informazioni si celino dietro la voce delle persone. Ci sono voci giovani, acerbe, imbarazzate e poi ci sono voci stanche, affaticate da anni di lotta, che proprio non ne possono più. In molti credono che gli appellanti di Telefono Amico siano solo persone fragili e disperate che si ritrovano ad affrontare situazioni insostenibili. Ebbene, non sempre è così. Talvolta si parla di solitudine e turbamento, ma altre volte si parla di problemi famigliari, di relazioni intricate, di emozioni difficili da gestire o di problemi sul lavoro. Ci si potrebbe domandare per quale motivo le persone decidano di affidare ad uno dei nostri volontari i propri segreti più inconfessabili, le proprie riflessioni più intime. Insomma, perché non parlarne con i propri cari, con le persone di cui più ci si fida? I volontari di Telefono Amico non sono professionisti con la ricetta pronta per ogni appellante; non viene fornita nessuna formula magica ai problemi della gente. Semplicemente si ascolta in modo attivo e si accompagna chi sta dall’altra parte del telefono alla comprensione di ciò che gli sta accadendo. Essere un volontario di Telefono Amico significa dunque dover fare i conti con i propri limiti ad ogni telefonata con serietà ed impegno. Noi tutti percepiamo se siamo ascoltati o no se ascoltiamo o no. Ascoltare vuol dire avere un’attenzione particolare verso l’altro, tendere l’orecchio, essere capaci di accogliere quello che l’altra persona ci trasmette. Tutto questo è possibile grazie a una buona conoscenza di sé stessi e la si può imparare durante il Corso base di formazione, muovendo i primi passi verso un nuovo volontariato. La formazione è un cammino di riflessione e di ricerca personale. Eccezionale perché competente, interessante ed impegnativa. Permette di confrontarsi con le proprie emozioni imparando a gestirle, conoscere il proprio comportamento in una determinata situazione e riuscire, se necessario a modificarlo, riconoscere ed accettare i propri bisogni, questo sono alcuni obbiettivi del corso.

All’inizio di settembre la nostra Associazione riproporrà un nuovo Corso base per futuri volontari, tutte le informazioni per l’adesione si possono trovare sul nostro sito www.143.ch/ticino.

Telefono Amico viene fondato a Chiasso da un gruppo di amici nel 1971, dunque ben mezzo secolo fa. Queste persone erano molto sensibili alle problematiche che la società di allora si trovava ad affrontare, soprattutto a causa dei grandi cambiamenti che stava attraversando. Si domandavano come aiutare le persone in difficoltà nel far fronte ai bisogni posti dalla società. Ci si rendeva sempre più conto del fatto che il mondo non mostrava clemenza a chi si fermava a riflettere, ma continuava a girare. Così l’Associazione è nata proponendo un nuovo numero di telefono al quale rivolgersi quotidianamente per ogni questione dalle ore 20:00 alle 01:00 di notte.

Un’intervista di Eco Locarno del 16 febbraio del 1971 affermava: (...) L’iniziativa è stata possibile grazie all’abnegazione del Signor Frigerio e dei suoi collaboratori, per la maggior parte giovani (tra di essi vi sono inoltre un medico, un prete, un legale e numerosi docenti). (...) Sta suscitando l’interesse dei ticinesi. Anche i Locarnesi hanno finora dimostrato di apprezzare gli sforzi non trascurabili che il Signor Frigerio e i suoi collaboratori hanno dovuto sostenere per attuare l’iniziativa; in particolare quello non indifferente di rimanere all’apparecchio a turno.

Dopo un periodo esplorativo di cinque mesi si possono leggere sui quotidiani di quel periodo articoli che confermano la necessità del servizio, vista la frequenza degli appelli. Le persone effettivamente avevano davvero bisogno di sentirsi ascoltate.

Sono molte le cose che possono cambiare in una società in cinquant’anni, ciononostante questo bisogno e l’intenzione dell’Associazione di accogliere le voci degli appellanti sono rimaste immutate.

Oggi la sede ticinese e grigionese di Telefono Amico 143 conta ben 47 collaboratori ed è parte delle 12 sedi distribuite su tutto il territorio nazionale. Da cinquant’anni Telefono Amico Ticino e Grigioni Italiano si conferma un’importante risposta ai disagi di varia natura che la nostra popolazione affronta ogni giorno. È attivo 24 ore al giorno ogni giorno dell’anno, in prima linea ad accogliere le richieste di chi si trova in difficoltà, offrendo un colloquio di aiuto garantendo l’anonimato a chiunque. Inoltre oggi è disponibile il medesimo servizio anche tramite chat, di sera, ad orari stabiliti.

Al 143 è anche affidata la gestione del numero verde 0800 000 330 cui può ricorrere chi è confrontato con il gioco d’azzardo patologico, un servizio che facilita il contatto con gli specialisti del GAT-P, Gruppo Azzardo Ticino-Prevenzione.

Vi è inoltre sempre stata una stretta collaborazione con il DSS, il Dipartimento della Sanità e della Socialità, sin dagli anni ’70, per la Legge di Aiuto alle Vittime di reato, LAV.

Capita a tutti almeno una volta nella vita di sentirsi soli all’interno della situazione che stiamo vivendo. Sappiamo che parlandone ad un parente o al nostro partner questo potrebbe preoccuparsi e confonderci ulteriormente o aumentare il nostro stato di ansia. Sappiamo che sono molteplici le reazioni possibili a ciò che diremo; ci verranno poste domande, verremo giudicati o etichettati e rischieremmo di mandare in crisi il nostro rapporto con quella persona. Anche per questo affidarsi ad un volontario anonimo può essere una buona soluzione. Forse non troveremo una via di fuga al nostro problema, ma potremo contare su un ascolto privo di giudizio, imparziale e serio. Forse non si ha una famiglia che ci sappia accogliere, un lavoro che ci gratifichi, un partner che ci protegga, ma dopo quella telefonata potremo sentirci un po’ meno soli in questo mondo frenetico, che non si ferma mai. Ci sono situazioni difficili da capire e da spiegare, parole che faticano ad uscire con un ordine logico. A volte ci sembra di avere un uragano nella testa e siamo travolti dal caos dei nostri pensieri e delle nostre emozioni. Siamo esseri umani, esseri imperfetti che cercano la felicità. Basta un cambiamento nella nostra vita quotidiana talvolta per scardinare ogni nostra certezza: un matrimonio, la nascita di un figlio, un lutto, una dipendenza, la perdita del lavoro, un trauma, ... insomma, la vita che ci mette alla prova. Eppure una cosa è certa: non siamo fatti per essere soli, siamo esseri sociali, che per affrontare la vita hanno bisogno di relazioni così come i fiori hanno bisogno del sole.

Claudia Cattaneo
Responsabile pubbliche relazioni

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