Milow, come ha trascorso l'estate con il coronavirus?
Milow: Sono rimasto per gran parte del tempo nel mio appartamento a Venice, Los Angeles; ho cercato di essere creativo e positivo e ho lavorato a pezzi nuovi. La canzone «Whatever It Takes» e l’album dal vivo «Dream So Big Eyes Are Wide», che ho registrato all’inizio dell'anno con l’orchestra, sono frutto del lockdown.
Qual è stato per lei il momento più terribile?
Quando ho visto arrivare i militari con i carri armati nella strada in cui vivo a Los Angeles e quando è stato dato fuoco alle case per protesta. È stato tremendo!
Molte persone cominciano a non poterne più di questa pandemia. Anche lei è stufo?
Stiamo vivendo un periodo molto particolare. Ho studiato sociologia e mi meraviglia vedere che l'evoluzione è molto simile in diversi paesi. Già prima del coronavirus molte persone tendevano a non più credere nella scienza. All’inizio della pandemia, quando ci si è trovati confrontati a molti aspetti nuovi e sconosciuti, gli scettici hanno visto che anche gli scienziati possono sbagliare. Questo ha causato molta confusione. Tuttavia credo che certe cose non debbano essere discusse pubblicamente, ma semplicemente accettate come fatti scientifici.
Il 26 ottobre si esibirà all’Atlantis di Basilea nel concerto in live streaming Baloise Session@home. Perché viene apposta in Svizzera per questo?
Se mi reco sul posto per un concerto, riesco a concentrarmi meglio. Però non prenderò l'aereo, farò un lungo tragitto dal mio domicilio a Leuven fino a Basilea. Durante il viaggio rifletterò sul concerto, me lo immaginerò e ne parlerò con i miei musicisti. Sono felicissimo di rivedere Basilea e la Svizzera, che mi infonderanno un po’ di energia e ispirazione.
Il suo messaggio ai fan?
Grazie mille per il vostro sostegno e per la fedeltà alla musica live! ZVE
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