
La colonizzazione dell'Ucraina sotto vessillo americano a tempo indeterminato. E' l'orizzonte che Kiev - e Bruxelles - potrebbero vedersi imposta dall'amministrazione Trump stando a una bozza negoziale Usa trapelata sui media britannici. Bozza che mette nero su bianco la cifra di 500 miliardi di dollari di "accordi economici" evocata pubblicamente nei giorni scorsi dal presidente Donald Trump come compensazione che gli Stati Uniti si attendono a fronte degli aiuti forniti in tre anni di guerra con la Russia.
Il documento
Il testo, datato 7 febbraio, è stato visionato fra gli altri dal Daily Telegraph in copia. Stando a questa copia, si tratterebbe di un proposta d'intesa - accolta per ora negativamente dal presidente Volodymyr Zelensky e fatta poi filtrare ai media dal suo entourage - che non riguarda solo lo sfruttamento americano delle terre rare o di altre risorse minerarie ucraine citato da The Donald. Ma si tradurrebbe in un controllo dell'economia di Kiev a largo raggio: dalla cogestione dei porti e di altre infrastrutture all'esclusiva su quei giacimenti di petrolio, gas o carbone non situati nelle regioni orientali russofone ormai occupate dalle forze di Vladimir Putin Mosca, le più ricche di materie prime del Paese. Il documento, classificato come "confidenziale", fa riferimento sulla carta a "investimenti congiunti" ucraino-americani destinati a evitare che attori "ostili possano trarre beneficio dalla ricostruzione dell'Ucraina". Tuttavia sembra avere in effetti i contorni di un accordo capestro, che ricorda "le riparazioni" imposte in passato ai nemici dopo un conflitto perduto. Secondo il giornale britannico, se il testo fosse confermato, si tratterebbe di condizioni più gravose perfino di quelle riservate a Germania e Giappone nel 1945 dopo la disfatta nella Seconda guerra mondiale. Con un peso stimato sul Pil ucraino superiore in proporzione a quello imposto alla stessa Germania in seguito al Trattato di Versailles che mise fine alla Prima guerra mondiale.
"Uno scenario decisamente indigeribile per l'Europa"
A giudicare dalla sintesi partorita dal Telegraph, la bozza d'accordo lascerebbe di fatto a Mosca ciò che controlla oggi, fotografando l'esistente, in cambio del dominio economico di Washington sul restante territorio "sovrano" del Paese ex sovietico. Dominio da esercitare anche per evitare - par di capire - il timore di una concorrenza futura della Cina. Il tutto, nelle intenzioni, in un quadro di marginalizzazione e umiliazione dell'Ue e degli alleati europei in generale. "Io penso che sia uno scenario decisamente indigeribile per l'Europa", ha commentato al giornale Ian Bond, ex diplomatico e attuale vicedirettore del Centre for European Reform di Londra. "In sostanza - ha proseguito - Trump sembra voler agire rivendicando all'America il diritto d'impossessarsi delle risorse nazionali dell'Ucraina come contropartita al sostegno dato finora. Anche se, a guardar bene l'ammontare complessivo degli aiuti a Kiev, la verità è che gli Usa hanno fornito più assistenza militare, ma l'Ue ha garantito molto di più in termini di aiuti finanziari e umanitari: cosa che Donald Trump considera essenzialmente come inesistente".