Live Guerra in Ucraina
Putin: "Siamo disposti a negoziare sulle proposte del 2024"
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7 ore fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
un'ora fa
Kiev conferma, "Oggi nuovi colloqui negli Usa"
Lo ha annunciato il principale negoziatore ucraino Rustem Umerov.

I negoziatori ucraini e i suoi alleati europei terranno oggi un nuovo incontro con i funzionari statunitensi negli Stati Uniti sulla guerra di Kiev con la Russia. Lo ha annunciato il principale negoziatore ucraino Rustem Umerov. "Oggi, negli Stati Uniti, insieme al generale Andriy Gnatov, inizieremo un altro ciclo di consultazioni con la parte americana. Su invito della parte americana, anche i partner europei sono coinvolti in questo formato - ha precisato Umerov su X -. Ringraziamo gli Stati Uniti per il coordinamento che ci consente di mantenere una visione condivisa e di procedere in modo coordinato. Ci impegniamo a portare avanti un processo costruttivo".

La priorità di Kiev

Umerov ha poi ricordato che sono già state tenute "consultazioni preliminari con i nostri colleghi europei e ci stiamo preparando per ulteriori colloqui con la controparte americana. A seguito delle consultazioni, riferiremo al presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy. Stiamo agendo chiaramente in linea con le priorità definite dal presidente: la sicurezza dell'Ucraina deve essere garantita in modo affidabile e a lungo termine.

7 ore fa
Putin: "Siamo disposti a negoziare sulle proposte del 2024"
Lo riporta l'agenzia Tass.

Il presidente russo Vladimir Putin, nella conferenza stampa di fine anno, afferma la disponibilità della Russia a negoziare sull'Ucraina basandosi sulle proposte del 2024. "La Russia non vede ancora la disponibilità di Kiev a discutere la questione territoriale", afferma Putin. Lo riporta l'agenzia Tass. Le truppe russe stanno avanzando lungo l'intera linea di contatto, mentre il nemico si sta ritirando, ha dichiarato Putin. "Le nostre truppe stanno avanzando lungo l'intera linea di contatto, in alcuni punti più velocemente, in altri più lentamente, ma in tutte le direzioni il nemico si sta ritirando", ha osservato il presidente. Il capo di Stato russo ha poi aggiunto che l'iniziativa strategica sul fronte è passata completamente alle forze armate russe, dopo che il nemico è stato "cacciato" dal territorio di Kursk.

"Zelensky è un attore di talento"

Putin - sempre nel corso della tradizionale conferenza stampa annuale - ha definito l'omologo ucraino Volodymyr Zelensky "un attore di talento". Il presidente russo ha poi parlato dell'episodio di Kupyansk, cittadina della regione ucraina di Kharkiv e della foto del presidente ucraino davanti a un obelisco con la denominazione "Kupyansk" allo scopo di confutare la conquista russa. "La stele si trova a circa un chilometro dalla città. Perché fermarsi sulla soglia? Entrate", ha dichiarato Putin. Kiev si rifiuta sostanzialmente di porre fine al conflitto "in modo pacifico", ha poi detto Putin "Tuttavia, vediamo, sentiamo e siamo a conoscenza di alcuni segnali, anche da parte del regime di Kiev, che indicano che è pronto a impegnarsi in una qualche forma di dialogo", ha affermato Putin. "Siamo pronti e disposti a porre fine a questo conflitto pacificamente, sulla base dei principi che ho delineato lo scorso giugno al ministero degli Esteri russo, e affrontando le cause profonde che hanno portato a questa crisi", ha dichiarato inoltre il presidente russo.

Gli avvertimenti del 2022

Putin ha ricordato che Mosca nel 2022 ha avvertito l'Ucraina che sarebbe stata costretta a riconoscere le repubbliche non riconosciute: "Abbiamo semplicemente detto loro: 'Ascoltate, saremo costretti a riconoscere queste repubbliche non riconosciute, e sarebbe meglio se lasciaste semplicemente che la gente vivesse in pace come vuole, senza i vostri colpi di stato, senza russofobia e così via. Ritirate le vostre truppe e basta'". Riguardo all'idea di utilizzare i beni russi congelati Putin ha dichiarato che era una "rapina" e affermato che i leader europei non sono riusciti a raggiungere un accordo temendo che "le conseguenze potrebbero essere davvero dure per i rapinatori". "Non importa cosa rubino, prima o poi dovranno restituirlo e, cosa più importante, andremo in tribunale per proteggere i nostri interessi. Faremo del nostro meglio per trovare una giurisdizione indipendente dal contesto politico", ha avvertito nella conferenza stampa di fine anno.

Beni russi

Il sequestro dei beni russi in Europa minerebbe la fiducia nell'eurozona, ha poi affermato Putin. "Ci sarebbero anche conseguenze più gravi per coloro che stanno cercando di farlo. Non si tratterebbe solo di un duro colpo alla loro immagine, ma anche di una perdita di fiducia nell'eurozona, in questo caso specifico. Il motivo è che, oltre alla Russia, molti altri paesi conservano le loro riserve auree e valutarie in Europa, così come quelli che dispongono di risorse libere", ha detto il presidente russo

12 ore fa
Ue, via libera al prestito da 90 miliardi per l’Ucraina
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Accordo all’unanimità dopo una lunga notte a Bruxelles: sostegno a Kiev per il 2026–2027 con debito comune, accantonata l’ipotesi degli asset russi.

L’Unione europea sosterrà l’Ucraina con un prestito da 90 miliardi di euro per il biennio 2026–2027, finanziato attraverso debito comune. È questo il risultato politico più rilevante emerso da uno dei vertici europei più lunghi e delicati degli ultimi anni, conclusosi a Bruxelles dopo una notte di trattative serrate e colpi di scena. L’accordo, raggiunto all’unanimità dai 27, segna la scelta di privilegiare una soluzione fondata su «buon senso», «pragmatismo» e «stabilità» finanziaria, parole ricorrenti nelle dichiarazioni dei leader al termine del summit. «Ha prevalso il buon senso», ha rivendicato la premier italiana Giorgia Meloni, che fino all’ultimo ha espresso forti riserve sull’ipotesi di finanziare Kiev attraverso l’uso diretto degli asset russi congelati.

Ungheria e Slovacchia contrarie

Proprio su questo punto si è consumata la principale frattura politica del vertice. La linea sostenuta dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e dal cancelliere tedesco Friedrich Merz, favorevoli a ricorrere ai beni russi bloccati, non ha trovato il consenso necessario. Nonostante un lavoro preparatorio portato avanti in parallelo dalla Commissione e dal Belgio sul tema delle garanzie, durante la cena dei leader è apparso chiaro che quella strada non avrebbe portato a un’intesa. Il premier belga Bart De Wever non ha mostrato aperture, mentre restavano le perplessità di Italia, Bulgaria, Malta e Repubblica Ceca. Nel frattempo Ungheria e Slovacchia continuavano a manovrare per far fallire una soluzione che avrebbe potuto inasprire ulteriormente i rapporti con Mosca.

Congelamento beni russi

È stato così rilanciato il piano alternativo: un prestito da 90 miliardi raccolto sui mercati dei capitali e garantito dal quadro finanziario pluriennale dell’Ue. L’unanimità è arrivata grazie alla disponibilità di Praga, Bratislava e Budapest a sostenere l’accordo ottenendo la possibilità di un opt-out, ossia di non partecipare direttamente al finanziamento. I beni russi resteranno congelati fino al pagamento dei risarcimenti dovuti all’Ucraina. Se ciò non avverrà, l’Ue si dice pronta a utilizzarli, nel rispetto del diritto internazionale, per rimborsare il prestito. «Una soluzione solida sul piano giuridico e finanziario», ha concluso Meloni, visibilmente stanca, al termine di una notte che pochi, alla vigilia, avrebbero immaginato così decisiva a Bruxelles.

un giorno fa
Trump: "Siamo più vicini a un accordo, ma Kiev si muova rapidamente"
Lo ha affermato il presidente Usa.

"Si stanno avvicinando a qualcosa ma spero che l'Ucraina si muova rapidamente": lo ha detto Donald Trump rispondendo alle domande dei reporter alla Casa Bianca. Il presidente Usa ha inoltre detto ai reporter che non è ancora stato fissato un incontro ma che il premier israeliano Benyamin Netanyahu vuole vederlo e andrà probabilmente ad incontrarlo in Florida durante le feste. Il tycoon ha anche annunciato che annuncerà la scelta del nuovo presidente della Fed nelle prossime due settimane, dopo che ha intervistato tre dei candidati finalisti, tra cui il governatore della banca centrale Christopher Waller ("great").


un giorno fa
Putin pronto alla rappresaglia, nel mirino gli asset occidentali
La Banca centrale russa intende avviare diverse cause presso il Tribunale arbitrale di Mosca per chiedere a varie banche di sbloccare i soldi congelati.

Dopo avere avviato una causa presso il Tribunale arbitrale di Mosca chiedendo 200 miliardi di euro al fondo belga Euroclear, la Banca centrale russa ha fatto sapere che agirà nello stesso modo nei confronti di "banche europee" per "il blocco o l'utilizzo illegale dei suoi asset".

L'offensiva di Mosca

Non sono stati precisati gli istituti di credito presi di mira, ma l'annuncio fa capire che Mosca si prepara a rispondere senza indugi ai piani per utilizzare i suoi capitali congelati a favore dell'Ucraina. Secondo stime dell'agenzia Ria Novosti, i beni di Paesi Ue in Russia che sarebbero a rischio di rappresaglie sono pari ad almeno 238 miliardi di dollari, che salgono a 285 con quelli degli altri Paesi del G7, oltre che di Australia, Norvegia e Svizzera. Quelli italiani potrebbero variare tra i 15 e i 19 miliardi di euro, secondo stime della comunità imprenditoriale italiana locale.

Miliardi di euro

Per ora l'obiettivo annunciato dalla Banca centrale è tornare in possesso per vie legali dei quasi 300 miliardi di euro congelati in banche del blocco occidentale dopo l'attacco all'Ucraina nel 2022, di cui 210 miliardi nell'Unione europea: 185 depositati in Euroclear e il resto presso diverse banche. La scorsa settimana l'istituto russo aveva avviato la causa appunto presso il Tribunale arbitrale di Mosca, chiedendo al fondo belga risarcimenti per i capitali congelati e per i mancati profitti. Ora ha annunciato le stesse azioni nei confronti delle banche dove è depositato il resto dei beni immobilizzati, lamentando "i continui tentativi delle autorità dell'Unione europea di effettuare un prelievo/utilizzo illegale dei suoi asset depositati presso istituti finanziari dell'Ue". Ma la stessa Banca centrale ha fatto sapere che intende avviare cause simili in tutte le Corti nazionali e internazionali dove sarà possibile.

La situazione in Svizzera

Dal canto suo , la Svizzera segue da vicino le discussioni internazionali sull'utilizzo dei fondi della banca centrale russa. Secondo la Segreteria di Stato dell'economia (SECO), al 31 marzo 2025 in Svizzera erano congelati ben 7,45 miliardi di franchi appartenenti alla banca centrale russa.


un giorno fa
Cremlino: "Le relazioni Usa-Russia sono in rovina"
Lo ha affermato il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov.

Dichiarazioni apparentemente contraddittorie da parte del Cremlino: il portavoce presidenziale russo, Dmitry Peskov, ha affermato che le relazioni russo-statunitensi "sono davvero in rovina", sebbene sia emersa la volontà politica di dialogo reciproco. Lo ha dichiarato in un'intervista al quotidiano russo Izvestia. Le relazioni tra Mosca e Washington "non sono cambiate", ha detto Peskov. "L'unica cosa che è emersa, e questo è molto importante, è la volontà politica di dialogo da entrambe le parti", ha osservato il portavoce del Cremlino.

"L'Europa vuole 'rubare' i capitali russi"

Più chiare le osservazioni sull'Unione europea. "C'è la sensazione che l'Europa sia "ossessionata" dal trovare i fondi per continuare la guerra e quindi voglia "rubare" i capitali russi, ha precisato Peskov all'emittente televisiva Rossiya 24. "In questo momento, sembra che siano tutti ossessionati da un solo pensiero: come trovare i fondi per continuare la guerra", ha affermato Peskov. "E quando parlano di questo denaro - ha proseguito il portavoce del Cremlino - si concentrano principalmente sulla possibilità di rubare i nostri soldi, che sono bloccati lì".

La conferma sul "caso Nordstream"

Intanto, si è appreso che Serhij K., l'ucraino arrestato per l'esplosione dei gasdotti di Nordstream nel Mar Baltico, al momento del reato era a quanto pare membro di un'unità speciale delle forze armate ucraine. È quello emerge da un documento del Ministero della Difesa ucraino visionato dallo Spiegel. Roman Chervinsky, che era suo superiore, lo ha confermato: "Serhij era sotto il mio comando all'epoca", ha detto Chervinsky al magazine. "Ha eseguito tutti gli ordini della nostra unità e non si è allontanato dalla truppa senza autorizzazione", ha aggiunto. Le dichiarazioni di Chervinsky confermano le piste seguite dallo Spiegel, afferma lo stesso settimanale. La fonte, si legge ancora nell'anticipazione, non ha voluto commentare la partecipazione all'operazione né per sé, né per altri: "Non ho l'autorizzazione a rilasciare dichiarazioni su singole operazioni", ha detto Chervinsky.


un giorno fa
Zelensky sui finanziamenti per l'Ucraina: "La proposta sui sui prestiti di riparazione è la migliore"
Lo ha detto il presidente ucraino.

Ci sono "vari modi per avere" i finanziamenti di cui l'Ucraina ha bisogno ma la proposta sui prestiti di riparazione è preferibile perché così "la Russia comprende che è colpevole". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles. Sul fatto che alcuni Paesi, oltre al Belgio, siano scettici sull'approvazione della proposta, Zelensky ha detto che alcuni lo sono "per ragioni di politica interna" altri perché sono "contro l'Ucraina, qualsiasi cosa faccia, diciamo per superstizione politica".

Zelensky: "Serve una decisione entro l'anno"

La decisione dell'Ue sul sostegno all'Ucraina "deve avvenire entro quest'anno". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in conferenza stampa a Bruxelles. "In questi giorni abbiamo una minaccia, 40-50 miliardi di deficit", che "potrebbe essere maggiore", ha spiegato.

2 giorni fa
I funzionari di Stati Uniti e Russia si vedono a Miami nel fine settimana.
Lo riporta Politico citando alcune fonti.

Funzionari americani e russi dovrebbero incontrarsi nel fine settimana a Miami nell'ambito degli sforzi dell'amministrazione Trump per raggiungere un accordo di pace per l'Ucraina. Lo riporta Politico citando alcune fonti. Gli Stati Uniti dovrebbero essere rappresentati da Steve Witkoff e Jared Kushner, mentre nella delegazione russa dovrebbe esserci Kirill Dmitriev, il consigliere presidenziale russo per gli investimenti esteri e negoziatore con gli Stati Uniti.

2 giorni fa
Il piano di pace degli USA prevede il rafforzamento dell'esercito ucraino
Lo scrive il "New York Times", che cita funzionari a conoscenza delle bozze dei documenti.

Gli Stati Uniti, insieme ai loro alleati, hanno predisposto un piano di garanzie di sicurezza per l'Ucraina che prevede un significativo rafforzamento delle Forze armate ucraine, il dispiegamento di truppe europee nel paese e un maggiore ricorso all'intelligence americana. Lo scrive il "New York Times", che cita funzionari a conoscenza delle bozze dei documenti. Secondo il rapporto, i diplomatici americani ed europei che si sono incontrati con i leader ucraini negli ultimi due giorni a Berlino hanno concordato sostanzialmente due documenti che delineano le future garanzie di sicurezza. Sono concepiti per fungere da pietra angolare di un accordo più ampio volto a raggiungere un cessate il fuoco e porre fine alla guerra. I documenti mirano anche a convincere l'Ucraina a cedere determinati territori nell'ambito di un accordo di pace e a rinunciare all'adesione formale alla NATO. Allo stesso tempo il giornale osserva che un cessate il fuoco completo rimane per ora fuori portata, poiché la Russia non è parte di questi colloqui e non ha mostrato alcuna volontà di scendere a compromessi.

4 giorni fa
Usa: "Risolto il 90% delle questioni tra Mosca e Kiev"
Nel weekend, negli Stati Uniti, si terrà un primo incontro con i gruppi di lavoro per l'accordo sull'Ucraina. Zelensky: "Abbiamo avuto le nostre consultazioni con il governo americano".

Il 90% delle questioni è stato risolto tra Russia e Ucraina. Lo hanno riferito alti dirigenti Usa in una call cui ha partecipato anche l'Ansa in merito ai colloqui di Berlino sull'Ucraina. Tra Mosca e Kiev c'è una divergenza sulla centrale di Zaporizhzhia, hanno affermato tali dirigenti. "Ma alla fine, entrambi desiderano che venga riparata e che funzioni correttamente fornendo energia. Pare che si stia arrivando a un accordo per una divisione equa, al 50%, dell'energia prodotta, il che sarebbe un buon risultato". Dalla call si è inoltre appreso che che nel weekend ci sarà negli Usa un primo incontro con i gruppi di lavoro per l'accordo sull'Ucraina.

Zelensky: "La pace deve essere giusta"

Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, al forum economico sull'Ucraina a Berlino, ha dichiarato: "Abbiamo avuto le nostre consultazioni con il governo americano. I colloqui sono stati importanti. Berlino ha avuto un ruolo molto importante, è al centro. I colloqui non sono stati facili, ma molto produttivi. È stato positivo che abbiamo avuto molto tempo". "La pace deve essere giusta. La dignità del'Ucraina è importante", ha aggiunto.



5 giorni fa
Zelensky: "Voglio convincere gli Usa sul congelamento della linea del fronte"
Lo ha detto il presidente ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky afferma di voler convincere gli americani a Berlino a sostenere un congelamento della linea del fronte in Ucraina. Per Zelensky, un'opzione di cessate il fuoco equa e realistica in Ucraina potrebbe essere il principio del "restiamo dove siamo", cioè le parti mantengono le loro posizioni attuali e che tutte le questioni vengano risolte per via diplomatica. "In risposta al nostro segnale di 'restare dove siamo', i russi stanno rispondendo che l'Ucraina deve ritirarsi dal Donbass, altrimenti lo occuperanno comunque", ha detto Zelensky. Per il leader ucraino se le truppe ucraine devono ritirarsi, allora anche i russi dovrebbero fare lo stesso. "Se le truppe ucraine si ritirano di 5-10 chilometri, perché le truppe russe non dovrebbero ritirarsi della stessa distanza nei territori occupati? Pertanto, questa è una domanda senza risposta, ma è molto delicata e altamente controversa", ha sottolineato Zelensky.

5 giorni fa
Zelensky: "Oggi a Berlino vedremo gli americani, sono pronto al dialogo"
Lo ha detto il presidente ucraino.

"Oggi a Berlino è la giornata ucraino-americana. Naturalmente vedrò il cancelliere Merz separatamente e probabilmente incontrerò alcuni dei nostri leader europei più tardi questa sera": così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando ai media tra cui Rbc, spiega i negoziati sul piano di pace al via oggi a Berlino. "Non ho ancora ricevuto - afferma il leader ucraino - una risposta dagli Stati Uniti d'America. Ho ricevuto alcuni messaggi tramite il mio team negoziale. Ma sto ricevendo tutti i segnali e sarò pronto per il dialogo, che inizierà oggi".


5 giorni fa
Il Cremlino dubita che "europei e ucraini aiutino con il piace di pace"
Lo ha detto il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov.

La Russia non ha ancora preso visione delle proposte di pace elaborate dall'Ue e dall'Ucraina, ma dubita che possano dare un contributo costruttivo al processo di pace, ha affermato il consigliere del Cremlino Yuri Ushakov, citato dall'agenzia Tass. "Penso che sia improbabile che ucraini ed europei diano un contributo costruttivo ai documenti", ha dichiarato Ushakov al giornalista televisivo Pavel Zarubin. "Non le abbiamo ancora viste (le proposte, ndr)", ha aggiunto Ushakov.

"Abbiamo una posizione molto chiara"

Mosca si opporrà fermamente all'inclusione delle proposte elaborate da Kiev e Bruxelles nel piano di pace, ha detto, aggiungendo che Mosca non ha ancora preso visione delle proposte. "Tuttavia, ci opporremo fermamente se verranno apportate le modifiche", ha osservato Ushakov, precisando: "Abbiamo reso molto chiara la nostra posizione e gli americani sembrano averla capita". La Russia - ha poi dichiarato il consigliere del Cremlino - non ha mai discusso l'opzione 'coreana' per la risoluzione del conflitto ucraino. "Nemmeno una volta", ha detto al giornalista televisivo, quando gli è stato chiesto se l'opzione coreana fosse mai stata discussa. "Abbiamo discusso diverse opzioni per una soluzione a lungo termine. Gli americani conoscono i nostri approcci. Tuttavia, la possibilità di replicare l'opzione coreana non è mai stata discussa. Non ne ho mai sentito parlare", ha osservato Ushakov.

5 giorni fa
Zelensky conferma: "A Berlino incontrerò gli inviati di Trump"
Gli incontri, ha detto il presidente ucraino, "verteranno su un accordo politico per porre fine alla guerra".

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha confermato i suoi prossimi incontri con i rappresentanti del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per giungere alla fine della guerra. "Ci stiamo preparando per gli incontri con la parte statunitense e i nostri amici europei nei prossimi giorni. Berlino ospiterà molti eventi", ha dichiarato nel suo discorso serale sulle Tv, citato dall'Ukrainska Pravda.

L'agenda

"Ci sarà un briefing del Segretario Umerov (capo del Consiglio nazionale di Difesa e Sicurezza ucraino, ndr) e del nostro team negoziale sugli incontri già svolti. Il generale Hnatov e i rappresentanti del settore della difesa e della sicurezza ucraino lavoreranno sui dettagli delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina e per gli ucraini. Allo stesso tempo, i funzionari del governo ucraino continuano i colloqui con gli Stati Uniti e l'Europa sulla reale ripresa dell'Ucraina e sul suo reale sviluppo dopo la guerra", ha dichiarato Zelensky. "Ma soprattutto - ha proseguito il leader ucraino -, incontrerò gli inviati del presidente Trump e ci saranno anche incontri con i nostri partner europei, con molti leader, in merito alle basi della pace: un accordo politico per porre fine alla guerra.

"Una pace dignitosa"

"Stiamo lavorando per garantire che la pace per l'Ucraina sia dignitosa e per ottenere garanzie: una garanzia, soprattutto, che la Russia non tornerà in Ucraina per una terza invasione. Ringrazio tutti i partner che ci stanno aiutando, che stanno aiutando l'Ucraina. E in questi giorni a Berlino, lavoreremo nel modo più attivo e costruttivo possibile con chiunque possa realmente riportare l'accordo a termini normali", ha concluso Zelensky, nella citazione dell'Ukrainska Pravda.


5 giorni fa
La Russia abbatte 235 droni ucraini durante la notte
Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa.

I sistemi di difesa aerea russi hanno intercettato e distrutto 235 droni ucraini durante la notte. Lo ha dichiarato il Ministero della Difesa. "Un totale di 235 droni ucraini di tipo aeromobile sono stati intercettati e distrutti dai sistemi di difesa aerea in servizio notturno", ha dichiarato il Ministero. Inizialmente i sistemi di difesa aerea hanno distrutto 94 droni ucraini, poi altri 141. Secondo il Ministero, 35 sono stati abbattuti nella regione di Bryansk, 32 nella Repubblica di Crimea, 22 nella regione di Krasnodar, 15 nella regione di Tula, 13 nella regione di Kaluga, sette nella regione di Kursk, quattro nella regione di Ryazan, quattro nella regione di Rostov, tre nella regione di Belgorod, due nella regione di Leningrado, uno nella regione di Smolensk, uno nella regione di Pskov, uno nella regione di Novgorod e uno nella regione di Mosca.

6 giorni fa
Zelensky: "ci sono significative opportunità per la pace"
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Il presidente ucraino ha fornito delle aperture relative ai prossimi colloqui di pace.

Ora c'è una "significativa possibilità" che la guerra finisca. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky nel videomessaggio serale rilanciato dai media nazionali. Il leader ucraino ha confermato una serie di incontri con la parte americana e i partner europei nei prossimi giorni. Ai colloqui prenderanno parte anche il segretario del Consiglio per la Sicurezza Nazionale e la Difesa Rustem Umerov, il capo di stato maggiore Andriy Gnatov e rappresentanti di altre forze dell'ordine parteciperanno ai negoziati.

"Opportunità significativa"

"Ora l'opportunità è significativa. E questo è importante per ciascuna delle nostre città, per ciascuna delle nostre comunità. Stiamo lavorando per garantire che la pace per l'Ucraina sia degna e che ci sia una garanzia, prima di tutto, che la Russia non tornerà in Ucraina con una terza invasione", ha detto Zelensky. Lo stesso ha denunciato un attacco russo ad una nave civile turca che portava olio di semi di girasole ucraino: "Colpire navi che non hanno nulla a che fare con la guerra è una sfida diretta della Russia al mondo intero. Valuteremo con i nostri partner come rispondere. Ci sarà una reazione".

6 giorni fa
La Corea del Nord ammette di aver inviato militari in Russia
Lo ha affermato il leader Kim Jong-un in un discorso diffuso oggi dai media statali.

La Corea del Nord ha inviato truppe per bonificare la regione russa di Kursk all'inizio di quest'anno, ha affermato il leader Kim Jong-un in un discorso diffuso oggi dai media statali, un raro riconoscimento da parte di Pyongyang dei compiti assegnati ai suoi soldati schierati. Lo riporta il Guardian. Secondo le agenzie di intelligence sudcoreane e occidentali, la Corea del Nord ha inviato migliaia di soldati a sostegno dell'invasione russa dell'Ucraina, che dura da quasi quattro anni. Gli analisti affermano che la Russia sta dando in cambio alla Corea del Nord aiuti finanziari, tecnologia militare, cibo e forniture energetiche, consentendo alla nazione diplomaticamente isolata di eludere le dure sanzioni internazionali sui suoi programmi nucleari e missilistici.

"Nove persone sono morte"

Salutando il ritorno di un reggimento di genieri, Kim ha osservato che scrivevano "lettere alle loro città e ai loro villaggi d'origine durante le pause delle operazioni di sminamento", secondo quanto riportato dalla Korean Central News Agency (KCNA). Nove membri del reggimento sono morti durante il dispiegamento di 120 giorni iniziato ad agosto, ha dichiarato Kim nel suo discorso.

6 giorni fa
Witkoff nel weekend sarà a Berlino per incontrare Zelensky e i leader europei
Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ufficiali.

L'inviato Usa Steve Witkoff incontra questo fine settimana a Berlino i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un appuntamento cruciale mentre la Casa Bianca spinge per un accordo che ponga fine alla guerra con la Russia entro la fine dell'anno. Lo scrive il Wall Street Journal citando fonti ufficiali. La decisione di inviare Witkoff, che ha guidato i colloqui con Ucraina e Russia su un piano di pace Usa, sottolinea l'accelerazione degli sforzi per ridurre le divergenze tra Kiev e Washington sui termini dell'accordo. Domenica e lunedì Witkoff incontrerà anche i leader di Francia, Gran Bretagna e Germania. Giovedì la Casa Bianca aveva dichiarato che il presidente Trump avrebbe inviato un rappresentante alla riunione solo se avesse ritenuto ci fossero progressi sufficienti da fare nei colloqui di pace. La portavoce Karoline Leavitt aveva osservato come il presidente fosse "stanco di riunioni solo per il gusto di riunirsi".

7 giorni fa
"Colpite nel Mar Caspio due navi russe che trasportavano armi"
Lo hanno dichiarato le Forze per le operazioni speciali.

L'Ucraina afferma di aver condotto un'operazione congiunta con un movimento di resistenza locale per colpire due navi russe che, secondo Kiev, trasportavano armi ed equipaggiamento militare nel Mar Caspio. Le Forze per le operazioni speciali hanno dichiarato in una nota su Telegram che il movimento insurrezionale Chernaya Iskra "ha fornito informazioni dettagliate sulla rotta e sul carico delle navi colpite". "Tra le navi colpite ci sono la 'Composer Rachmaninov' e la 'Askar-Sarydzha'", affermano le forze armate aggiungendo che le navi sono soggette a sanzioni da parte degli Stati Uniti "a causa della loro partecipazione alla fornitura di carichi militari tra l'Iran e la Federazione Russa". Ieri mattina una fonte all'interno dei servizi di sicurezza ucraini aveva riferito che almeno quattro droni avevano colpito per la prima volta la piattaforma petrolifera russa Filanovsky nel Mar Caspio.

7 giorni fa
Guerra in Ucraina, la Svizzera estende la lista delle sanzioni alla Russia
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Altre 22 persone fisiche e 42 imprese e organizzazioni sono state sottoposte al blocco degli averi e al divieto di metterne a disposizione. Le misure entreranno in vigore domani.

Il Consiglio federale ha esteso oggi la lista delle sanzioni relative alla Russia. La Svizzera ha quindi ripreso diverse modifiche che l’Unione europea (UE) ha adottato come parte del suo 19° pacchetto. Le misure entreranno in vigore domani.

I provvedimenti

Altre 22 persone fisiche e 42 imprese e organizzazioni sono state sottoposte al blocco degli averi e al divieto di metterne a disposizione. Alle persone fisiche si applica anche l'interdizione di ingresso e transito in Svizzera. Le nuove sanzionate sono in particolare organizzazioni che appartengono o forniscono supporto al complesso militare-industriale russo o al settore dell’energia, nonché le imprese che gestiscono navi della flotta ombra.

Commercio e finanza

In ambito commerciale, 45 nuove imprese, anche in Paesi terzi, saranno soggette a misure più severe di controllo delle esportazioni. L’obiettivo è contrastare le forniture di beni critici al complesso militare-industriale. Inoltre, a cinque banche russe e a quattro filiali in Paesi terzi sarà applicato il divieto di effettuare transazioni, in quanto utilizzano sistemi di pagamento russi. Il divieto sarà esteso anche a otto imprese di Paesi terzi che compromettono in modo significativo lo scopo delle sanzioni.

 

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