
Il presidente Usa Donald Trump accoglierà venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Lo scrive Axios citando due fonti.
Il presidente Usa Donald Trump accoglierà venerdì il presidente ucraino Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca. Lo scrive Axios citando due fonti.
"Abbiamo la speranza che l'influenza esercitata dal presidente americano su tutte le parti in queste regione, possa essere esercitata insieme a noi anche sul governo russo. Non possiamo dimenticare che a poche ore di aereo da qui c'è una guerra da 3 anni e mezzo della Russia contro l'Ucraina". Lo ha detto il cancelliere tedesco Friedrich Merz a margine del summit in Egitto. "Vorrei approfittare oggi per parlare di nuovo col presidente di cosa possiamo fare insieme per chiudere questa guerra. Da qui arriva il segnale che quando la comunità mondiale si mette insieme è possibile, ma non deve essere possibile solo qui", ha concluso.
"Ho parlato (al telefono) con il presidente (statunitense Donald) Trump. Una buona conversazione, molto produttiva. Mi sono congratulato per il successo e l'accordo per il Medio Oriente che ha effettivamente ottenuto, ed è un risultato forte. E se si riesce a fermare la guerra in quella regione, sicuramente altre guerre possono essere fermate, compresa questa russa". Così si è espresso il presidente ucraino Voldymyr Zelensky sulla piattaforma di messaggistica Telegram.
"Ho informato Trump degli attacchi russi alla nostra energia. Grato per la disponibilità a sostenerci. Abbiamo discusso le possibilità di rafforzare la nostra difesa aerea e gli accordi al riguardo. Ci sono buone opzioni, idee forti su come rafforzarci realmente", sostiene il leader ucraino. "È necessaria la disponibilità dei russi a partecipare a una vera diplomazia. Grazie alla forza questo può essere garantito. Grazie, signor presidente!", scrive Zelensky.
Stando al sito statunitense di notizie politiche Axios, che cita alcune fonti, i due leader hanno parlato della possibilità che l'Ucraina ottenga i missili a lungo raggio Tomahawk, che consentirebbero a Kiev di colpire la Russia più profondamente nel suo territorio. Sempre secondo Axios, la conversazione telefonica sarebbe durata circa 30 minuti.
Lo "slancio" sorto dal vertice in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin per una soluzione del conflitto in Ucraina rimane "vivo". Lo ha detto il portavoce del presidente russo, Dmitry Peskov, in un'intervista con la televisione russa ripresa dalla Tass. È il secondo giorno che dal Cremlino arrivano segnali contrastanti con quanto detto due giorni fa dal vice ministro degli Esteri Serghei Ryabkov, titolare del dossier Usa, secondo il quale "il forte slancio" seguito all'incontro di Anchorage si è "in gran parte esaurito", specie per le "azioni distruttive" dei Paesi europei.
"Considerato che continuiamo nel nostro desiderio di procedere verso una soluzione pacifica, possiamo dire che questo slancio è vivo, e auspicabilmente continuerà a vivere", ha osservato Peskov. "Speriamo che il presidente Trump mantenga la volontà politica per una soluzione pacifica", ha aggiunto il portavoce di Putin. "Per quanto riguarda lo spirito di Anchorage, siamo pieni di ottimismo - ha detto ancora Peskov - ma in termini di comportamento del regime di Kiev, non vediamo uno sviluppo molto positivo" verso una pace negoziata. Ieri il consigliere di Putin per la politica estera, Yuri Ushakov, aveva detto che "non c'è una riduzione" nel dialogo con gli Usa. Anzi, aveva aggiunto, i rappresentanti delle due amministrazioni "continuano a lavorare sulla base di quanto concordato dai due presidenti" nel vertice di Ferragosto in Alaska.
La Russia ha lanciato la scorsa notte oltre 450 droni e 30 missili contro l'Ucraina. Lo ha scritto sul suo canale Telgram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Zelensky ha inoltre esortato ad azioni decisive da parte di Stati Uniti, Europa e G7. "Ad oggi, sono più di 20 i feriti in tutto il Paese - ha affermato -. Purtroppo, un bambino di 7 anni è morto a Zaporizhzhia a seguito dell'attacco". "Le infrastrutture energetiche civili sono il principale obiettivo degli attacchi russi prima della stagione del riscaldamento. Insieme possiamo proteggere le persone da questo terrore. Non servono parole vuote, ma azioni decisive - da parte di Stati Uniti, Europa e G7 - nell'attuazione di forniture di difesa aerea e sanzioni", ha scritto Zelensky. "Contiamo sulla reazione del G20 e di tutti coloro che parlano di pace nei discorsi ma si astengono da azioni concrete. Il mondo può proteggersi da questi crimini e questo contribuirà sicuramente alla sicurezza globale".
Lo "slancio" per una soluzione del conflitto in Ucraina che si era creato con l'incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e quello americano Donald Trump in Alaska "si è in gran parte esaurito" a causa "di attività distruttive, prima di tutto da parte degli europei". Lo ha detto il vice ministro degli esteri russo Serghei Ryabkov, citato dall'agenzie russe.
Ryabkov ha anche sottolineato che Mosca chiede agli USA un atteggiamento "ragionevole e responsabile" sull'eventuale invio di missili Tomahawk all'Ucraina, sottolineando che esso significherebbe un cambiamento qualitativo della situazione. Gli Stati Uniti, ha aggiunto, devono astenersi da iniziative strategiche che la Russia potrebbe considerare come tentativi di influenzare le sue capacità di deterrenza nucleare. "L'uso ipotetico di tali sistemi d'arma - ha sottolineato Ryabkov - è possibile solo con il coinvolgimento diretto di personale americano. Spero che coloro che spingono Washington a una tale decisione comprendano la profondità e la gravità delle conseguenze". "Da parte nostra - ha aggiunto il vice ministro - facciamo appello all'amministrazione americana perché affronti questa situazione con sobrietà e responsabilità".
"Le decisioni prese nel febbraio 2022" con l'invasione dell'Ucraina sono state "giuste e tempestive" e "il compito della Russia rimane lo stesso: dobbiamo garantire il raggiungimento incondizionato di tutti gli obiettivi". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin. "La Russia mantiene pienamente l'iniziativa strategica" sul campo, ha detto il presidente citato da Interfax, rivendicando che le truppe russe hanno conquistato "quasi 5000 km quadrati di territorio quest'anno" in Ucraina e che "le forze armate ucraine si ritirano lungo tutto il fronte". Secondo quanto riferito dal Cremlino, oggi Putin si è recato a San Pietroburgo, in occasione del suo compleanno, e ha incontrato il capo di stato maggiore e i comandanti militari che lo hanno aggiornato sulla situazione sul campo di battaglia. Al suo ritorno a Mosca, ha tenuto un incontro con il Consiglio di sicurezza russo, riferisce ancora Interfax. "Kiev cerca di colpire le infrastrutture civili nel profondo della Russia, ma questo non servirà", ha detto il presidente russo.
La consegna di missili Tomahawk dagli USA all'Ucraina sarebbe "una seria escalation", perché "si parla di missili che possono anche portare ordigni nucleari". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Ieri il presidente americano Donald Trump ha detto di avere "preso una decisione" sull'invio dei missili, ma di voler sapere come li userebbero le forze di Kiev. "Dobbiamo aspettare dichiarazioni più chiare" da parte di Trump, ha aggiunto Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. "Continuiamo a ritenere che il presidente Trump mantenga la volontà politica di promuovere una soluzione del conflitto ucraino attraverso negoziati pacifici e politici", ha tuttavia aggiunto il portavoce del Cremlino, riferisce la Tass.
Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha scritto al presidente russo Vladimir Putin di ritenere che la loro alleanza "sarà portata avanti in modo invariabilmente progressivo in futuro" dopo che Pyongyang e Mosca hanno approfondito la cooperazione in campo militare nella guerra russa contro l'Ucraina. In una inviata inviata per il 73esimo compleanno del capo del Cremlino, che cade oggi, Kim ha osservato di "non dubitare" che "i rapporti di alleanza tra i due paesi, che hanno salutato il loro grande periodo di massimo splendore, saranno portati avanti anche in futuro, grazie alle calorose relazioni amichevoli e agli stretti legami camerateschi tra noi", ha riferito l'agenzia ufficiale nordcoreana KCNA. Le relazioni tra leader "daranno un grande contributo a promuovere con forza lo sviluppo globale dei legami bilaterali e a stabilire un ordine mondiale giusto e multipolare", ha aggiunto Kim.
Nella lettera, infine, il leader nordcoreano ha anche ribadito che sosterrà pienamente la "giusta lotta" della Russia per difendere la propria sovranità nazionale, in un riferimento apparente all'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca. Dall'ottobre 2024 la Corea del Nord ha inviato circa 15'000 soldati e armi per sostenere gli sforzi bellici della Russia, secondo le stime dell'agenzia di spionaggio sudcoreana (NIS), secondo cui sarebbero circa 2'000 unità i soldati morti o feriti durante i combattimenti. Kim e Putin si erano incontrati di persona a Pechino agli inizi di settembre in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della fine della Seconda guerra mondiale.
Nella regione ucraina di Chernihiv le forze russe hanno attaccato un impianto energetico, provocando un'interruzione di corrente. Lo riferisce Ukrinform citando una nota dell'operatore locale per l'erogazione di energia Chernihivoblenergo Jsc. "Di notte, il nemico ha bombardato la regione di Ichnyan. Purtroppo, è stato nuovamente colpito un impianto energetico", si legge nel rapporto diffuso su Telegram. Sono già iniziati i lavori di ripristino, che saranno però eseguiti tenendo conto della situazione della sicurezza. ChernihivOblenergo ha chiesto "pazienza" e ha aggiunto che sta facendo tutto il possibile per ripristinare la fornitura di energia elettrica il prima possibile.
Circa 40 mila residenti della regione russa di Belgorod sono rimasti senza elettricità in seguito ad un bombardamento delle Forze Armate ucraine. Lo ha dichiarato il governatore della regione Vyacheslav Gladkov, secondo quanto riportato dalla Tass. "Stando ad un rapporto tecnico sulla natura dei danni causati dal bombardamento di ieri sera su Belgorod, ci sono danni significativi alla rete elettrica in sette comuni: quasi 40 mila residenti sono senza elettricità", ha dichiarato in un video pubblicato sul suo canale Telegram. Il governatore ha affermato che le squadre di emergenza stanno eseguendo le operazioni necessarie per ripristinare l'alimentazione elettrica negli edifici residenziali e nelle attività commerciali.
È di 5 morti e di 10 feriti il bilancio dell'attacco russo della scorsa notte contro l'Ucraina, lanciato con "oltre 50 missili e circa 500 droni d'attacco". Lo scrive sui social il presidente Volodymyr Zelensky. "I russi - afferma - hanno colpito con missili da crociera, gli Shahed e i Kinzhal, tra gli altri. Le regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Černihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad sono state tutte prese di mira. Al momento, si sa che circa dieci persone sono rimaste ferite nell'attacco. Purtroppo, cinque sono state uccise. Le mie più sincere condoglianze a tutti coloro che hanno perso i propri cari a causa di questo terrore".
"Oggi, i russi hanno nuovamente preso di mira le nostre infrastrutture, tutto ciò che garantisce una vita normale al nostro popolo - dice il presidente ucraino - Abbiamo bisogno di maggiore protezione e di una più rapida attuazione di tutti gli accordi di difesa, soprattutto in materia di difesa aerea, per togliere a questo terrore aereo qualsiasi significato. Un cessate il fuoco unilaterale nei cieli è possibile, ed è proprio questo che potrebbe aprire la strada a una vera diplomazia. America ed Europa devono agire per fermare Putin".
Questa notte 110 attivisti italiani su un treno partito da Kiev si sono trovati sotto il massiccio attacco russo contro Leopoli. Lo scrive Sir, il Servizio Informazione Religiosa. Il raid russo che ha colpito l'Ucraina ha sfiorato anche il convoglio sul quale viaggiano gli attivisti italiani di ritorno dalla decima missione Mean - Movimento europeo di azione non violenta - partiti da Kiev e diretti al confine polacco. Dopo circa 3 ore di viaggio nell'area di Zhytomyr sono iniziati i bombardamenti, proseguiti a Leopoli con esplosioni e colpi d'artiglieria uditi dal treno. Il treno è poi ripartito verso il confine con la Polonia.
Esplosioni sono state sentite in diverse città dell'Ucraina occidentale mentre la Russia ha lanciato un attacco su larga scala con droni. Lo scrive The Kyiv Independent su X. Tra le città colpite Leopoli, Ivano-Frankivsk e, aggiunge Ukrinform, anche Zaporizhzhia. L'Aeronautica Militare ha lanciato l'allarme per l'avvicinamento di droni russi in diverse regioni dell'Ucraina.
A Zaporizhzhia una persona è morta e almeno altre nove sono rimaste ferite a seguito degli attacchi congiunti, riporta Ukrinform citando il capo dell'Amministrazione militare regionale Ivan Fedorov. "Una donna è stata uccisa e almeno quattro persone sono rimaste ferite nell'attacco congiunto su Zaporizhzhia", ha scritto.
L'Amministrazione militare regionale di Zaporizhia aveva riferito che alcuni quartieri della città erano rimasti senza elettricità e acqua a causa degli attacchi. Anche una parte di Leopoli è rimasta senza elettricità a seguito di un attacco russo, ha riferito su Telegram il sindaco Andriy Sadovyi. Sadovyi aveva precedentemente affermato che il trasporto pubblico a Leopoli rimane bloccato a causa del massiccio attacco nemico.
Attacco russo con un drone alla stazione ferroviaria di Shostka, nella regione di Sumy. Lo scrive il presidente ucraino Volodymyr Zelensky su Telegram postando il video di un treno passeggeri in fiamme. Al momento si segnalano decine di feriti. "I russi non potevano non sapere che stavano colpendo civili. E questo è terrorismo, che il mondo non ha il diritto di ignorare. Ogni giorno la Russia toglie vite umane. E solo la forza può costringerli a fermarsi. Ora non bastano le parole. Sono necessarie azioni forti", aggiunge il presidente ucraino.
La centrale nucleare di Zaporizhzhia è in emergenza da 7 giorni, scollegata dalla rete elettrica a causa dei bombardamenti russi, funziona con i generatori. Lo ha annunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky durante il suo discorso serale. "È il settimo giorno ormai e, tra l'altro, non era mai successo prima, che la centrale nucleare di Zaporizhia è in stato di emergenza. La situazione è critica. A causa dei bombardamenti russi la centrale è stata scollegata dalla rete elettrica", ha affermato. La centrale riceve elettricità da generatori diesel ma uno di questi è già fuori uso.
L'epicentro delle incursioni di droni sospetti resta il fianco nord-orientale, ma l'onda d'urto travalica i confini: in Europa si parla ormai senza esitazioni di "guerra ibrida" con Mosca. E a rendere ancora più cupo il quadro è stato Volodymyr Zelensky, che ha denunciato l'intercettazione di uno sciame di 92 droni diretti verso la Polonia, avvertendo che "l'Italia potrebbe essere la prossima". Anche se il ministro degli esteri Antonio Tajani afferma di non credere che l'Italia sia un obiettivo militare: "La difesa aerea italiana è comunque in grado di verificare cosa accade e di abbattere droni con intenzioni minacciose", ha spiegato.
Dopo il sorvolo sull'aeroporto di Copenaghen che martedì ha scosso i cieli danesi, nuovi velivoli non identificati sono comparsi sopra la più grande base militare del Paese scandinavo, alimentando l'allarme su azioni che - nel monito del commissario Ue Valdis Dombrovskis - "non sono certo errori", bensì "provocazioni" calcolate dal Cremlino per testare fino a dove possa spingersi. Dalle Nazioni Unite il ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, ha ribaltato le accuse: Mosca "non ha mai avuto né ha intenzione di attaccare Paesi della Nato o dell'Ue" e "qualsiasi aggressione contro il mio Paese incontrerà una risposta decisa".
Prima i droni russi abbattuti in Polonia, poi i Mig-31 che hanno violato lo spazio aereo estone per dodici minuti prima di essere scortati fuori dai caccia della Nato. In Danimarca, dopo una serie di sorvoli che Copenaghen ha definito un "attacco ibrido", le autorità non hanno ancora individuato i responsabili, ma per il ministro della Difesa Troels Lund Poulsen si tratta dell'opera di un "attore professionista". E anche Oslo ha aperto un fascicolo su presunti avvistamenti nei pressi della base di Orland, dove sono parcheggiati gli F-35 norvegesi. Mentre ad Amsterdam una pista dell'aeroporto di Schipol è rimasta chiusa per quasi un'ora anche qui per l'avvistamento di un drone.
Finora, ha avvertito la Nato riunita a Riga con il suo comitato militare guidato dall'ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a Riga, "la risposta dell'Alleanza è stata vigorosa e continuerà a rafforzarsi", seppur non ci sia alcuna volontà di "cercare lo scontro". Ma Lavrov è tornato a smentire, accusando l'Alleanza e l'Ue di alimentare nei propri cittadini l'idea dell'inevitabilità di una guerra. E ha insistito: "Non abbiamo nulla da nascondere. Non prendiamo di mira Paesi europei con i nostri droni o missili, siano essi membri dell'Ue o della Nato. Gli incidenti accadono, ma non attacchiamo civili né infrastrutture".
Da Kiev, il controcanto di Zelensky non si è fatto attendere, con nuove accuse a Putin di "testare la resistenza degli europei" per ridurre gli aiuti all'Ucraina in vista dell'inverno. Alcuni Paesi potrebbero trattenere in patria i sistemi di difesa aerea: ma "non funziona così, ha avvertito su X il presidente ucraino, evidenziando che non basta usare i Patriot, perché "gli intercettori al mondo sono pochi". La vera risposta, ha sottolineato, è nella conoscenza: l'esperienza delle squadre mobili, degli operatori di droni, delle forze aeree e dei comandi di difesa.
Anche a Bruxelles la diagnosi è netta. "Assistiamo a ogni tipo di azione russa: dalla disinformazione al sabotaggio, fino all'uso dell'immigrazione clandestina come arma", ha denunciato Dombrovskis ai microfoni di France24 con la sensibilità particolare di chi viene da Riga e vede le ambizioni imperiali del Cremlino non fermarsi all'Ucraina. Da qui la spinta di Bruxelles sul muro di droni', una barriera tecnologica concepita per respingere incursioni e provocazioni. Ma il dibattito va oltre: Varsavia ha già annunciato di essere pronta ad abbattere velivoli sospetti e, stando alle rivelazioni della Bild, anche Berlino valuta di autorizzare i propri militari a farlo.
"Le dichiarazioni dei rappresentanti europei sulla disponibilità della Nato ad abbattere aerei russi in caso di violazione del loro spazio aereo sono irresponsabili, poiché non è stata fornita alcuna prova di tali violazioni da parte della Russia". Lo ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov citato da Interfax. "Non voglio nemmeno parlarne, perché si tratta di una dichiarazione molto irresponsabile", ha dichiarato Peskov alla stampa commentando i resoconti dei media. "Le accuse secondo cui aerei russi avrebbero violato lo spazio aereo di qualcuno sono infondate e non è stata fornita alcuna prova convincente", ha affermato Peskov. "Insistiamo sul fatto che tutti i voli dei nostri aerei militari sono rigorosamente conformi alle normative internazionali", ha aggiunto.
La Nato, in un post su X, aggiorna la posizione in cui sono stati intercettati i cinque caccia russi dai due Gripen ungheresi, ovvero vicino allo spazio aereo lettone e non danese come indicato in precedenza.
"Due caccia Gripen ungheresi della Nato Baltic Air Policing sono decollati oggi dalla base di Siauliai in Lituania in risposta a un Su-30, un Su-35 e tre MiG-31 russi che volavano in prossimità dello spazio aereo danese, dimostrando l'impegno dell'Alleanza a proteggere e salvaguardare i Paesi Baltici e il fianco orientale". Lo fa sapere il Comando Aereo Alleato.