Il Servizio Federale russo per la Veterinaria e la Sorveglianza Fitosanitaria (Rosselkhoznadzor) ha annunciato di aver prodotto un primo lotto del vaccino contro il Covid-19 destinato agli animali, il Carnivac-Cov: lo riferisce l’agenzia Interfax citando la direttrice dell’ente federale, Yulia Melano, secondo cui le 17.000 dosi della partita sono state ordinate e saranno presto fornite a varie regioni russe.
Stando a Melano, società di Germania, Grecia, Polonia, Austria, Kazakistan, Tagikistan, Malesia, Thailandia, Corea del Sud, Libano, Iran e Argentina sono interessate al vaccino.
Da tre a cinque milioni di dosi al mese
Secondo l’agenzia Interfax, “si prepara un dossier per registrare” il vaccino “all’estero, in particolare in Unione europea”. “Al momento - ha spiegato Melano - possono essere prodotte fino a tre milioni di dosi al mese. In futuro, se arriveranno ordini, sarà possibile aumentare questa quantità fino a cinque milioni”.
Gli studi preclinici del vaccino sono iniziati lo scorso agosto. I test sono stati condotti su visoni, gatti, cani e furetti, e, secondo le autorità russe, hanno provato l’efficacia e la sicurezza del vaccino.
È di qualche giorno fa, invece, la notizia dei risultati positivi del primo vaccino anti Covid in sperimentazione di fase 1 nei gatti, realizzato dall’azienda italiana Evvivax. Sperimentazione condotta negli Stati Uniti in collaborazione con l’azienda americana Applied Dna. Serbatoio naturale di oltre il 70% delle malattie infettive emergenti, gli animali sono stati dei sorvegliati speciali fin dall’inizio della pandemia scatenata dal virus SarsCoV2: l’obiettivo è evitare che diventino dei serbatoi naturali di infezioni.
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