Live Guerra in Ucraina
Trump apre al summit con Putin: "stiamo organizzando"
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
8 giorni fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
5 giorni fa
Zelensky: "Mi fido di Meloni"
Foto Shutterstock
Foto Shutterstock
Il presidente ucraino ha incontrato la premier italiana e ha commentato positivamente quanto si sono detti. "Ho un ottimo rapporto con lei, grazie per il supporto".

"Mi fido di lei". Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, rispondendo a chi gli chiedeva se la premier Giorgia Meloni aiuterà l'Ucraina con il leader eletto americano Donald Trump.

"La ringrazio per il supporto che sta dando all'Ucraina"

In un colloquio riportato dal Messaggero, Zelensky spiega che quello con Meloni "è stato un incontro molto positivo". Il presidente ucraino sottolinea: "Ho un ottimo rapporto con il vostro primo ministro. La ringrazio per tutto il supporto che sta dando all'Ucraina".

6 giorni fa
Trump apre al summit con Putin: "stiamo organizzando"
Lo ha affermato Donald Trump in un incontro con i governatori repubblicani.

Donald Trump apre ad un summit con Vladimir Putin dopo il suo insediamento. "Lui vuole incontrarsi e stiamo organizzando", ha detto il presidente eletto incontrando i governatori repubblicani a Mar-a-Lago, senza però fornire alcune dettaglio su tempi e modi. Il Cremlino ha confermato la disponibilità del leader russo a contatti con Trump, spiegando che "non ci sono condizioni preliminari" per l'avvio di un dialogo.

Intenzioni di Trump sull'Ucraina non ancora chiare

Il tycoon non ha ancora svelato le sue carte per mettere fine alla guerra in Ucraina. Durante la campagna elettorale aveva promesso che l'avrebbe risolta in 24 ore, ma negli ultimi giorni ha ammesso che sei mesi sono un arco temporale più realistico. L'inviato di Trump per l'Ucraina e la Russia Keith Kellogg si è detto fiducioso sulla possibilità che una soluzione venga trovata nei primi 100 giorni della nuova amministrazione, durante i quali il nuovo presidente potrebbe proporre una soluzione "accettabile" sia per Putin sia per il leader ucraino Volodymyr Zelensky. "La gente deve capire che non sta cercando di dare qualcosa a Putin. In realtà sta cercando di salvare l'Ucraina e la sua sovranità" e si assicurerà che qualsiasi accordo sia "equo e giusto", ha spiegato Kellogg in un'intervista a Fox, ribadendo come Trump parli con tutti, sia con gli avversari sia con i nemici.

Il rapporto tra Trump e Putin

The Donald e Putin si sono incontrati cinque volte durante i primi quattro anni di Trump alla Casa Bianca, e il presidente eletto ha rivendicato più volte pubblicamente il loro buon rapporto. Una relazione, secondo lui, che aiuterà a mettere fine alla guerra in Ucraina, un obiettivo che a suo avviso condivide anche Putin.

8 giorni fa
Karin Keller-Sutter e Volodymyr Zelensky stanno organizzando un nuovo incontro bilaterale
© Shutterstock
© Shutterstock
La presidente della Confederazione lo ha annunciato su X, assicurando il sostegno della Svizzera all'Ucraina. Zelensky: "Apprezziamo la disponibilità di Berna a sostenerci".

La presidente della Confederazione Karin Keller-Sutter ha parlato ieri per telefono con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha reso noto lei stessa su X, annunciando che si sta preparando un incontro bilaterale. Da parte sua Zelensky ha spiegato sul suo sito online che per l'Ucraina è importante che le relazioni con la Svizzera rimangano significative e orientate al raggiungimento di una rapida pace. "Apprezziamo la disponibilità della Svizzera a sostenerci sia a livello politico che organizzativo", ha affermato. Il leader ucraino non ha fornito indicazioni sulla data o sul luogo dell'incontro con Keller-Sutter. Tra due settimane si terrà a Davos (GR) l'annuale Forum economico mondiale (WEF); non è ancora noto se Zelensky vi parteciperà. Nel suo messaggio su X, la presidente della Confederazione ha assicurato a Zelensky il suo sostegno. Ha citato progetti umanitari e di ricostruzione a lungo termine nonché la volontà di contribuire al processo di pace attraverso i buoni uffici.

Lo scorso giugno, la Svizzera aveva organizzato una conferenza sulla pace in Ucraina al Bürgenstock (NW). All'incontro avevano partecipato oltre 40 capi di Stato e di governo. La Russia non era stata invitata. La maggioranza dei partecipanti al vertice aveva adottato idee per una pace duratura, ma non era riuscita a concordare una procedura chiara per coinvolgere la Russia in un processo di pace. L'Ucraina ha recentemente pianificato un secondo vertice.

10 giorni fa
Zelensky, "voglio parlare di pace con Trump prima che con Putin"
Lo ha detto il leader ucraino curante un'intervista con il pdcaster americano Lex Fridman, affermando che è "molto importante che l'Europa abbia una voce" nei colloqui.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler incontrare il futuro presidente americano Donald Trump per parlare di un piano di pace prima di ogni negoziazione con il presidente russo Vladimir Putin. "Prima di tutto con Trump, siamo d'accordo con lui su come porre fine alla guerra, su come fermare Putin", ha detto Volodymyr Zelensky in una intervista di tre ore con il podcaster americano Lex Fridman, affermando anche che è "molto importante che l'Europa abbia un voce" nei colloqui. "Trump e io raggiungeremo un accordo, e sono sicuro che sarà in grado di offrire forti garanzie di sicurezza con l'Europa, e poi potremo parlare con i russi", ha detto.

"Trump molto influente"

L'intervista, registrata alla fine di dicembre a Kiev, ha toccato molti argomenti ed è stata condotta da Lex Fridman in russo, con Zelensky che ha risposto alle domande in ucraino. La versione iniziale del video dell'intervista, però, prevedeva solo il doppiaggio inglese realizzato utilizzando l'intelligenza artificiale. Il presidente ucraino ha ribadito la sua aspettativa che Donald Trump possa porre fine alla guerra. "Ora vedo che quando parlo di qualcosa con Donald Trump - sia di persona che al telefono - tutti i leader europei mi chiedono 'come è andata?'" ha detto . "Ciò dimostra l'influenza di Donald Trump, e questo non è mai successo prima con un presidente americano, per mia esperienza", ha aggiunto Zelensky prima di aggiungere: "Ti dà fiducia che possa porre fine a questa guerra".

"Pace attraverso la forza"

Il presidente ucraino ha poi affermato: "Mi piace il messaggio del presidente Trump quando parla. Penso che condividiamo l'idea di pace attraverso la forza che è molto importante", ha detto. La vittoria elettorale dei repubblicani lo scorso novembre ha messo in dubbio il futuro del sostegno americano all'Ucraina, con il futuro presidente degli Stati Uniti che aveva promesso di porre fine alla guerra "in 24 ore". Per Zelensky queste di Trump "non sono solo parole". "Conto davvero su di lui e penso che la nostra gente conti davvero su di lui", ha detto. "Ha abbastanza potere per fare pressione su Putin", ha aggiunto il leader ucraino.

11 giorni fa
Kiev lancia offensiva nel Kursk. Mosca, "Respinta"
È quanto indicato dalle forze armate russe in un comunicato. La smentita ucraina non si è però fatta attendere.

L'esercito ucraino ha lanciato una nuova offensiva nella regione russa di Kursk, che secondo il ministero della difesa di Mosca è stata respinta dalle forze russe. "Intorno alle 9.00 (le 7.00 in Svizzera), il nemico ha lanciato un contrattacco per fermare l'avanzata delle truppe ucraine nella zona di Kursk", hanno indicato le forze armate russe in un comunicato, secondo le quali "il gruppo d'assalto dell'esercito ucraino è stato sconfitto dall'artiglieria e dagli aerei".

Smentita ucraina

"Kursk, buone notizie, la Russia sta avendo ciò che si merita", scrive però sul servizio di messaggistica Telegram Andriy Yermak, capo dell'Ufficio del presidente ucraino, commentando l'offensiva dell'esercito di Kiev nel Kursk. Gli fa eco, sempre su Telegram, il capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio nazionale di difesa e sicurezza dell'Ucraina, Andriy Kovalenko: "Nella regione di Kursk, i russi sono molto preoccupati perché sono stati attaccati su più fronti ed è stata una sorpresa per loro. Le forze di difesa stanno lavorando", afferma l'alto funzionario.

11 giorni fa
Mosca: "Kiev ha perso 49mila soldati nel Kursk da inizio guerra"
lo ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo, aggiungendo che nelle ultime 24 ore le perdite sono ammontate a 340 unità.

Le forze armate ucraine hanno perso più di 49'000 uomini dall'inizio dei combattimenti nella regione russa di Kursk: lo ha dichiarato oggi il ministero della Difesa russo, aggiungendo che nelle ultime 24 ore le perdite sono ammontate a 340 unità. Lo riporta la Tass, senza specificare se le stime includano anche i feriti o solo i soldati caduti. Secondo il ministero, dall'inizio dei combattimenti nel Kursk, gli ucraini hanno perso 273 carri armati, 209 veicoli da combattimento di fanteria, 153 veicoli corazzati per il trasporto di personale, 1'461 veicoli da combattimento, 1'407 veicoli a motore, 340 cannoni d'artiglieria e 44 piattaforme di lancio Mlrs (a lancio multiplo).

15 giorni fa
Zelensky: "stop gas una delle più grandi sconfitte di Mosca"
È quanto sottolineato dal leader ucraino, denunciando il "cinico ricatto energetico" dei russi.

L'interruzione del transito del gas russo attraverso l'Ucraina rappresenta "una delle più grandi sconfitte di Mosca". Lo ha detto Volodymyr Zelensky. "Quando Putin ottenne il potere in Russia più di 25 anni fa, il pompaggio annuale di gas attraverso l'Ucraina verso l'Europa era di oltre 130 miliardi di metri cubi. Oggi, il transito del gas russo è pari a 0. Questa è una delle più grandi sconfitte di Mosca", ha sottolineato il leader ucraino, denunciando il "cinico ricatto energetico" dei russi.

15 giorni fa
Gazprom, interrotte le forniture di gas russo tramite l'Ucraina: "Accordi non rinnovati"
L'Unione Europea: "L'impatto sulla sicurezza dell'approvvigionamento dell'Ue sarà limitato".

"Le forniture di gas russo tramite l'Ucraina si sono interrotte alle 8 ora di Mosca" (le 6 in Svizzera), ha dichiarato stamattina Gazprom. "Dato che Kiev ha ripetutamente e chiaramente rifiutato di estendere gli accordi in tal senso" con la Russia, l'azienda "ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas attraverso l'Ucraina": è quanto si legge in un comunicato di Gazprom, citato dall'agenzia di stampa Tass.

UE: "Impatto sull'Europa limitato" 

Dal canto suo, l'Europa ieri si è detta pronta per la fine del contratto di transito del gas russo attraverso l'Ucraina. "L'impatto sulla sicurezza dell'approvvigionamento dell'Ue sarà limitato", ha sottolineato una portavoce della Commissione europea, spiegando che l'infrastruttura europea è sufficientemente flessibile per garantire forniture di gas non russo ai Paesi dell'Europa centrale e orientale tramite "rotte alternative".

15 giorni fa
Zelensky: "Tutto per fermare la Russia e porre fine a guerra"
Il presidente ucraino in un discorso alla nazione in occasione del nuovo anno: "Che il 2025 sia il nostro anno. L'anno dell'Ucraina. Sappiamo che la pace non ci verrà regalata".

Il leader ucraino Volodymyr Zelensky, in un discorso alla nazione in occasione del nuovo anno, ha dichiarato che il suo Paese farà tutto il possibile per porre fine alla guerra con Mosca nel 2025 e fermare l'aggressione russa. "Che il 2025 sia il nostro anno. L'anno dell'Ucraina. Sappiamo che la pace non ci verrà regalata, ma faremo di tutto per fermare la Russia e porre fine alla guerra. Questo è ciò che ognuno di noi desidera", ha detto in un discorso diffuso sui social media.

17 giorni fa
Ucraina, dagli Usa altri 2,5 miliardi di aiuti militari
È quanto annunciato dal presidente Joe Biden.

Gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina da 2,5 miliardi di dollari, con l'amministrazione Biden che si affretta a sostenere Kiev prima che il presidente eletto Donald Trump entri in carica. "Oggi sono orgoglioso di annunciare quasi 2,5 miliardi di dollari in assistenza alla sicurezza per l'Ucraina, mentre il popolo ucraino continua a difendere la propria indipendenza e libertà dall'aggressione russa", ha affermato il presidente Joe Biden in una dichiarazione.

18 giorni fa
Lavrov: "Le proposte di Trump sull'Ucraina non sono soddisfacenti"
Il ministro degli Esteri russo si dice contrario a "congelare" le ostilità lungo la linea di ingaggio e di trasferire agli europei l'ulteriore responsabilità di affrontare la Russia.

Mosca non è soddisfatta delle proposte del presidente eletto, Donald Trump, di rinviare l'adesione dell'Ucraina alla Nato per 20 anni e di dispiegarvi un contingente di forze di pace dell'Ue e del Regno Unito. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov in un'intervista all'agenzia Tass.

"A giudicare dalle numerose fughe di notizie e dall'intervista rilasciata dallo stesso Trump a Time il 12 dicembre, sta parlando di "congelare" le ostilità lungo la linea di ingaggio e di trasferire agli europei l'ulteriore responsabilità di affrontare la Russia. Non siamo certo soddisfatti delle proposte avanzate", ha detto.

Ancora nessun segnale ufficiale dagli Stati Uniti sulla soluzione ucraina

Allo stesso tempo, Lavrov ha osservato che Mosca per il momento non ha ricevuto alcun segnale ufficiale dagli Stati Uniti sulla soluzione ucraina. "Fino al 20 gennaio - data dell'insediamento - Donald Trump ha lo status di 'presidente eletto', e tutta la politica su tutti i fronti è determinata dal presidente in carica e dalla sua amministrazione. E finora, solo quest'ultima è autorizzata a impegnarsi con la Russia per conto degli Usa, come ci viene regolarmente comunicato, questo accade di tanto in tanto, ma in tali contatti non si parla di trattative con l'Ucraina", ha spiegato il ministro degli Esteri russo.

19 giorni fa
Gazprom interrompe le forniture di gas alla Moldavia
La decisione è legata al rifiuto di saldare il debito per le forniture da parte della Moldavia.

Gazprom azzererà le forniture di gas alla Moldavia dal primo gennaio 2025 a causa delle violazioni contrattuali del rifiuto di saldare il debito per le forniture. Lo ha reso noto la compagnia russa in un comunicato, come riporta la Tass. Gazprom ha inviato una notifica a Moldovagaz in cui si afferma che "sulla base delle disposizioni del contratto e delle norme applicabili della legislazione russa, Gazprom introdurrà una restrizione sulle forniture di gas naturale alla Repubblica di Moldavia a 0 metri cubi al giorno dalle 8 ora di Mosca del primo gennaio 2025".

19 giorni fa
Zelensky, "Fico vuole aprire un nuovo fronte contro l'Ucraina"
Stando al presidente ucraino il premier slovacco ha minacciato di interrompere le forniture di energia elettrica all'Ucraina.

Robert Fico vuole aprire un "secondo fronte energetico contro l'Ucraina a spese degli interessi del popolo slovacco". Lo ha detto Volodymyr Zelensky rispondendo al premier slovacco che aveva minacciato di interrompere le forniture di energia elettrica all'Ucraina. "La politica miope di Fico ha già privato il popolo slovacco di un risarcimento per la perdita del transito del gas russo. Ora rischia di privare gli slovacchi di altri 200 milioni di dollari all'anno, che l'Ucraina paga per l'elettricità importata", ha aggiunto Zelensky. "Qualsiasi decisione arbitraria a Bratislava o gli ordini di Mosca a Fico in merito all'elettricità non possono tagliare la fornitura di energia elettrica dell'Ucraina, ma possono certamente tagliare i legami delle attuali autorità slovacche con la comunità europea", ha avvertito il leader ucraino, come riporta Ukrinform.

Fico ha incontrato Putin

Ieri Fico - che nei giorni scorsi era volato a Mosca per incontrare Vladimir Putin, offrendosi di ospitare negoziati di pace - ha dichiarato che il suo paese potrebbe rispondere alla decisione dell'Ucraina di sospendere il transito del gas russo dal primo gennaio 2025, interrompendo le forniture di elettricità all'Ucraina o esplorando altre misure.

21 giorni fa
Putin: "vogliamo chiudere la guerra, non solo congelarla"
È quanto ha affermato il presidente russo. Si parla inoltre della possibilità di svolgere dei colloqui di pace in Slovacchia.

La Russia cerca di far finire il conflitto, non di congelarlo. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato dalla Tass. Rispondendo a una domanda dei giornalisti sui piani di Donald Trump per congelare la guerra in Ucraina, Putin ha risposto: "Cerchiamo anche di porre fine al conflitto". Putin ha aggiunto che il presidente americano Joe Biden nel 2021, prima quindi dell'invasione russa dell'Ucraina, gli offrì di rinviare l'adesione di Kiev alla Nato, ha riferito la Tass.

La questione del gas, possibili colloqui in Slovacchia

La Russia è pronta a fornire gas attraverso l'Ucraina a chiunque, ma è impossibile alle condizioni di Kiev, ha precisato il presidente russo, citato dalla Tass. La Slovacchia è pronta ad ospitare i colloqui tra Russia e Ucraina per mettere fine alla guerra, e per Mosca va bene, ha affermato Putin citato dalla Tass. Nei giorni scorsi il premier slovacco Robert Fico è stato ricevuto al Cremlino. "Si è parlato principalmente di un accordo di pace in Ucraina", ha commentato il presidente russo.

21 giorni fa
Riaperti gli aeroporti di Mosca
Le restrizioni sono state revocate all'inizio del pomeriggio, ora svizzera. Non è stato dato sapere quali fossero le minacce alla sicurezza dei voli civili.

Gli aeroporti di Mosca (Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo e Zhukovsky) che erano stati temporaneamente chiusi hanno ripreso le loro attività. Lo riferisce l'agenzia federale russa per i trasporti aerei, citata dalla Tass.

Una minaccia alla "sicurezza dei civili" non ben precisata

"Le restrizioni alle partenze e agli arrivi sono state revocate alle 16.39", ossia le 14.39 in Svizzera. "Le restrizioni temporanee erano state imposte per garantire la sicurezza dei voli civili", spiega l'agenzia senza fornire ulteriori dettagli.

21 giorni fa
Aeroporti di Mosca chiusi temporaneamente
Gli impianti sarebbero stati chiusi per "garantire la sicurezza dei voli degli aerei civili"

L'ente di controllo dell'aviazione russa ha dichiarato che tutti e quattro gli aeroporti di Mosca e quello di Kaluga, 160 km a sud-ovest della capitale, sono stati appena chiusi temporaneamente, senza fornirne il motivo. Lo riporta Sky News.

La conferma dell'Agenzia federale

"Sono state imposte restrizioni temporanee alle operazioni degli aeroporti di Sheremetyevo, Domodedovo, Vnukovo, Zhukovsky e Kaluga per garantire la sicurezza dei voli degli aerei civili", si legge nel comunicato dell'Agenzia federale per il trasporto aereo, come ripreso da Interfax. Tutti questi aeroporti hanno sospeso gli arrivi e le partenze, afferma l'agenzia di stampa russa.

21 giorni fa
Kiev, raid russo nel mercato di Nikopol, 8 feriti
È quanto riferiscono le autorità locali, come riportato da Ukrainska Pravada.

Il mercato centrale di Nikopol è stato colpito in un raid russo e al momento 8 persone risultano ferite. Lo riferiscono le autorità locali, come riporta Ukrainska Pravda. I feriti, quattro uomini e due donne, sono stati ricoverati in ospedale.

21 giorni fa
'La Russia non pone precondizioni per trattare con Kiev'
È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov in un'intervista ai media.

La Russia non ha posto alcuna precondizione per i colloqui sulla soluzione del conflitto in Ucraina, ma insiste affinché gli accordi già conclusi vengano attuati, ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Serghej Lavrov in un'intervista ai media russi e stranieri, citato dall'agenzia Tass. "Quando ci viene detto che la Russia propone delle precondizioni (per i colloqui di pace), rispondo che non si tratta di precondizioni ma piuttosto richieste che ciò che è stato concordato in precedenza venga messo in pratica", ha detto il capo della diplomazia russa.

22 giorni fa
L'inviato di Trump per la Russia e l'Ucraina critica l'attacco di Mosca a Natale
Così Keith Kellog: "Gli Stati Uniti sono più determinati che mai a portare la pace nella regione".

"Il giorno di Natale dovrebbe essere un momento di pace, invece l'Ucraina è stata brutalmente attaccata. Lanciare attacchi missilistici e con droni nel giorno della nascita del Signore è sbagliato. Il mondo osserva da vicino le azioni di tutte e due le parti. Gli Stati Uniti sono più determinati che mai a portare la pace nella regione". Lo afferma Keith Kellog, l'inviato di Donald Trump per la Russia e l'Ucraina.

22 giorni fa
"La Russia sta bombardando il settore energetico ucraino"
In Ucraina, nonostante il Natale, è stata una notte di attacchi aerei con missili e droni: sono state segnalate esplosioni in varie città, tra cui Kiev.

I media di Kiev affermano che la Russia ha lanciato stanotte un massiccio attacco aereo con missili e droni contro l'Ucraina, prendendo di mira città in tutto il Paese.

La situazione

Oltre che a Kharkiv, esplosioni sono state segnalate in particolare a Dnipro e Kremenchuk. Diverse città ucraine hanno imposto blackout di emergenza durante l'attacco. L'aeronautica militare di Kiev ha riferito che bombardieri strategici russi Tu-95 si sono alzati in volo durante la notte e che un certo numero di missili da crociera Kalibr erano stati lanciati dal Mar Nero. La città orientale di Kharkiv in particolare è stata presa di mira da almeno sette attacchi missilistici, secondo il governatore regionale Oleh Syniehubov. I raid hanno causato incendi e danni alle infrastrutture civili, con due persone rimaste ferite e ricoverate in ospedale.

Il ministro dell'energia parla dell'attacco in corso al settore energetico

Il ministro dell'Energia ucraino German Galushchenko ha dichiarato stamattina che la Russia sta bombardando il settore energetico del Paese, senza specificare quali città siano sotto attacco.

25 giorni fa
Trump: "Voglio incontrare Putin al più presto"
Così il tycoon all'evento Turning Point USA a Phoenix, in Arizona.

Donald Trump ha lasciato intendere oggi che potrebbe incontrare Vladimir Putin agli inizi della sua presidenza. Parlando all'evento Turning Point USA a Phoenix, in Arizona, il tycoon ha ribadito di voler porre fine "rapidamente" alla guerra in Ucraina. "Una delle cose che voglio fare rapidamente è incontrare il presidente Putin e anche lui è d'accordo", ha detto Trump.

un mese fa
Putin: "In Ucraina ci avviciniamo ai nostri obiettivi"
Il presidente russo, in conferenza stampa, ha anche detto che "Mosca è pronta per i negoziati per porre fine alla guerra, ma anche Kiev deve esserlo".

La situazione nel conflitto in Ucraina sta cambiando "drasticamente" e la Russia si avvicina al raggiungimento dei suoi "obiettivi prioritari". Lo ha detto il presidente Vladimir Putin nella sua conferenza stampa di fine anno. Putin ha affermato che le truppe ucraine saranno costrette a lasciare la regione russa di Kursk, ma non ha voluto indicare una data esatta per la conclusione dell'operazione. "Non voglio indicare una data esatta, perché in tal caso le truppe si sentirebbero costrette ad accelerare le operazioni, a rischio di perdite maggiori", ha detto rispondendo a una donna che telefonava in diretta da un rifugio nella regione di Kursk. "Noi siamo pronti a negoziati, ma abbiamo bisogno che gli ucraini siano pronti a negoziati e a compromessi" per mettere fine al conflitto, ha poi affermato Putin, aggiungendo che "la politica è l'arte del compromesso e i negoziati sono un compromesso". Il presidente russo ha rivelato di essere pronto a incontrare il presidente eletto americano Donald Trump, sottolineando di non avere parlato con lui per "oltre quattro anni".

un mese fa
Ucraina, dalla Svizzera un pacchetto di aiuti umanitari da 45 milioni
Gli aiuti, spiega il Dipartimento federale degli affari esteri, "serviranno per ripristinare le infrastrutture energetiche, risanare gli alloggi danneggiati e sopperire ai bisogni urgenti in seguito ai bombardamenti russi".

Anche quest'inverno la Svizzera stanzia un pacchetto di aiuti umanitari per la popolazione ucraina: quasi 45 milioni di franchi che serviranno per ripristinare le infrastrutture energetiche, risanare gli alloggi danneggiati e sopperire ai bisogni urgenti in seguito ai bombardamenti russi. Oltre la metà della produzione energetica ucraina è venuta a mancare, lasciando milioni di persone senza un accesso adeguato all'elettricità, al riscaldamento e all'acqua, indica un comunicato odierno del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). La Svizzera si impegna soprattutto a favore dei gruppi vulnerabili della popolazione, tra cui vi sono gli sfollati interni e le persone che vivono in prossimità del fronte o in regioni remote. A questo scopo, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (un ufficio del DFAE) e la Segreteria di Stato dell'economia assistono le autorità, le organizzazioni partner locali e le agenzie dell'Onu. Negli ultimi due inverni la Svizzera ha stanziato per il soccorso d'inverno a Kiev un totale di 84,5 milioni di franchi. Il pacchetto di aiuti per la stagione fredda è parte integrante della Cooperazione internazionale della Svizzera in Ucraina. Dal febbraio del 2022 la Confederazione ha sostenuto la popolazione colpita dalla guerra con oltre 477 milioni di franchi.

un mese fa
Arrestato un 29enne uzbeko, è sospettato di essere coinvolto nell'assassinio di Kirillov
Lo ha annunciato il Comitato investigativo russo.

Il Comitato investigativo russo ha annunciato oggi l'arresto di un cittadino uzbeko 29enne sospettato di essere coinvolto nell'assassinio del generale Igor Kirillov, morto ieri a Mosca in un attentato dinamitardo. "Un cittadino dell'Uzbekistan, nato nel 1995, è stato arrestato perché sospettato di aver compiuto l'attentato che ha causato la morte del comandante delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica russe, Igor Kirillov, e del suo assistente Ilia Polikarpov", ha dichiarato il Comitato in un comunicato. Secondo la stessa fonte, il sospetto ha affermato di essere stato "reclutato dai servizi speciali ucraini". I servizi segreti russi (FSB) hanno confermato l'arresto del cittadino uzbeko per l'omicidio del generale Kirillov, riportano le agenzie di stampa russe Tass e Interfax. Secondo l'FSB, i servizi ucraini lo avevano reclutato con la promessa di 100'000 dollari e "un viaggio per vivere in uno dei paesi dell'UE".

Il Comitato investigativo russo sostiene che per l'uccisione di Kirillov sia stata utilizzata una telecamera di videosorveglianza installata su un'auto in car sharing e che, a suo dire, trasmetteva le immagini in Ucraina. Secondo la versione di Mosca - non verificabile in maniera indipendente - la persona sospettata avrebbe posizionato un ordigno su un monopattino elettrico. "Per monitorare il luogo di residenza del militare, ha noleggiato un'auto in car sharing, dove ha installato una telecamera di videosorveglianza. Il filmato di questa telecamera è stato trasmesso online agli organizzatori dell'attacco terroristico nella città di Dnipro. Dopo che è stato ricevuto un segnale video sui militari che lasciavano l'ingresso, l'ordigno esplosivo è stato fatto detonare da loro a distanza", sostiene il Comitato investigativo russo.

un mese fa
La NATO assume il coordinamento degli aiuti militari a Kiev
Lo scrive la Reuters sul suo sito citando fonti anonime.

"La NATO ha assunto il coordinamento degli aiuti militari occidentali all'Ucraina dagli Stati Uniti, come previsto, in una mossa ampiamente vista come volta a salvaguardare il meccanismo di sostegno contro lo scettico presidente americano Donald Trump". Lo scrive la Reuters sul suo sito citando fonti anonime. Il passo, che arriva dopo un ritardo di diversi mesi, conferisce all'Alleanza un ruolo più diretto nella guerra contro l'invasione russa, pur non impegnando le proprie forze.

un mese fa
Monopattino-bomba a Mosca, ucciso il generale Kirillov
Le immagini di una telecamera piazzata su un'auto di un servizio car sharing e circolate in rete hanno registrato gli ultimi istanti di vita del generale Igor Kirillov, l'ufficiale più alto in grado ucciso dall'inizio del conflitto in Ucraina.

Due uomini escono da un portone nel buio del primo mattino moscovita e si avvicinano a un'auto che li aspetta con i fari accesi sulla strada innevata. Poi la fiammata dell'esplosione cancella tutto. Le immagini di una telecamera piazzata su un'auto di un servizio car sharing e circolate in rete hanno registrato gli ultimi istanti di vita del generale Igor Kirillov, l'ufficiale più alto in grado ucciso dall'inizio del conflitto in Ucraina. Un attacco rivendicato dai servizi segreti di Kiev per il quale Mosca accusa l'Occidente di complicità morale e promette una vendetta "imminente". L'ordigno che ha ucciso Kirillov, dal 2017 a capo delle forze di difesa radiologica, chimica e biologica, era stato piazzato su un monopattino elettrico ed azionato a distanza. La sua potenza era pari a un chilogrammo di TNT, hanno riferito i media russi. Abbastanza per mandare in frantumi anche le finestre di diversi appartamenti e danneggiare gravemente l'entrata dell'immobile, situato nella zona del Viale Ryazansky, sei chilometri a sud-est del Cremlino. Sul ruolo dell'altro uomo ucciso non si hanno al momento notizie certe. La TASS lo ha identificato come Ilya Polikarpov. Alcuni blogger lo indicano come il suo autista, altri lo definiscono "assistente" di Kirillov.

Accusato di attacchi chimici

Il generale era un ufficiale molto in vista, sia per le accuse occidentali di avere dispiegato armi chimiche in Ucraina, sia per le frequenti conferenze stampa in cui accusava le forze di Kiev di utilizzare questo tipo di armamenti. Contrariamente a quanto avvenuto per altri omicidi mirati di ufficiali o sostenitori ideologici del Cremlino, i servizi segreti ucraini (SBU) hanno subito rivendicato l'attacco attraverso una fonte che ha parlato con l'agenzia AFP. Alla vigilia dell'attentato lo stesso SBU aveva accusato il generale russo di essere responsabile di un "uso massiccio di armi chimiche" contro le forze ucraine, affermando di aver accertato più di 4'800 attacchi di questo genere e l'intossicazione di "oltre 2'000 militari". La Gran Bretagna, che lo scorso ottobre aveva imposto sanzioni a Kirillov, ha fatto sapere che "non piangerà" la sua morte. Il generale "ha imposto sofferenza e morte al popolo ucraino", ha affermato il portavoce del governo di Keir Starmer. Ma gli USA si sono mostrati più prudenti. "Non sosteniamo questo tipo di operazioni", è stato il commento di un alto funzionario citato dalle agenzie internazionali, sottolineando che Washington "non è stata informata in anticipo".

Promesso una pronta vendetta

A Mosca, dove è stata aperta un'inchiesta per un crimine di "terrorismo", la prima reazione politica è stata quella dell'ex presidente Dmitry Medvedev, che ha promesso una pronta vendetta, specificando che essa dovrà prendere di mira i vertici dello Stato ucraino. "Gli inquirenti devono trovare i killer in Russia - ha detto Medvedev, attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza nazionale - ma ogni sforzo deve essere fatto per eliminare i mandanti, che sono a Kiev. Ed essi sono conosciuti, sono la leadership militare e politica dell'Ucraina".

Accuse all'Occidente

La portavoce del ministero degli esteri, Maria Zakhkarova, ha invece denunciato una complicità morale dei Paesi occidentali alleati dell'Ucraina. L'attentato è "il risultato dell'approvazione occidentale dei crimini di guerra dei militanti del regime di Kiev", ha scritto Zakharova sul suo canale Telegram. "L'indagine - ha aggiunto la portavoce - stabilirà i dettagli, chi ha ucciso, chi ha ordinato. Ma è chiaro che esiste una terza categoria di criminali: chi ha stimolato, chi ha nutrito, chi ha incoraggiato silenziosamente". Resta da vedere ora come si concretizzerà la vendetta annunciata da Medvedev. Ma molti oggi ripensano al monito del mese scorso del presidente Vladimir Putin, secondo il quale il nuovo missile balistico ipersonico Oreshnik potrebbe essere usato anche per colpire "centri decisionali a Kiev".

un mese fa
Ordigno nello scooter, ucciso a Mosca un generale russo
L'attentato è avvenuto in viale Ryazansky, nel sud-est di Mosca.

Il generale Igor Kirillov, comandante delle truppe di difesa nucleare, chimica e biologica delle Forze armate russe, è stato ucciso in un attentato a Mosca. Lo riporta l'agenzia Tass. Oltre all'ufficiale è morto anche il suo vice. A provocare il decesso è stata l'esplosione di un ordigno piazzato in uno scooter elettrico. L'attentato è avvenuto in viale Ryazansky, nel sud-est di Mosca. "La mattina del 17 dicembre, un ordigno esplosivo piazzato in uno scooter è esploso vicino all'ingresso di un edificio residenziale sul viale Ryazansky a Mosca - ha detto la portavoce del Comitato investigativo russo, Svetlana Petrenko -. Il capo delle truppe russe per la protezione dalle radiazioni, dagli agenti chimici e biologici, il tenente generale Igor Kirillov, e il suo assistente sono rimasti uccisi nell'esplosione". Petrenko ha aggiunto che il dipartimento di Mosca del Comitato ha avviato un'indagine penale sull'attacco. Ukrainska Pravda pubblica sul suo sito una foto di un monopattino elettrico tra le macerie dell'edificio colpito. Secondo le informazioni preliminari, scrive Ukrainska Pravda, sul monopattino era stato piazzato un ordigno esplosivo improvvisato. In un'altra immagine si vedono due persone a terra, vicino a un'auto con il parabrezza infranto. Una terza foto mostra l'ingresso danneggiato dell'edificio dove erano diretti Kirillov e l'altra vittima, che secondo Petrenko era il suo assistente, non il suo vice. Ieri l'intelligence militare di Kiev (Sbu) aveva reso noto che sospettava il generale russo di aver ordinato l'uso di armi chimiche contro le forze di difesa ucraine.

un mese fa
I russi avanzano verso Pokrovsk, presi altri 2 villaggi
Mosca ha rivendicato le conquista di due villaggi che avvicinano ulteriormente a Pokrovsk, città chiave per la logistica dell'esercito ucraino.

L'avanzata delle truppe russe nel Donbass appare sempre più inesorabile. Mosca ha rivendicato le conquista di due villaggi che avvicinano ulteriormente a Pokrovsk, città chiave per la logistica dell'esercito ucraino. Kiev continua a resistere con ogni mezzo a disposizione ma la superiorità di uomini e mezzi del nemico si conferma schiacciante: secondo Volodymyr Zelensky, solo nell'ultima settimana sul suo Paese sono piovuti oltre cento missili e seicento bombe.

Due snodi cruciali

Il cuore delle operazioni militari è la zona meridionale dell'oblast di Donetsk. I due villaggi catturati dai russi si trovano nei pressi di Pokrovsk e della città industriale di Kurakhove. Due snodi che una volta conquistati aprirebbero delle vie sconfinate per un'ulteriore avanzata dei russi. Nel fine settimana i soldati ucraini hanno riferito di "scontri estenuanti" nell'area circostante e nella città di Kurakhove, così come più a nord nella città collinare di Chasiv Yar. 

Una situazione complessa

"La situazione è complessa e in evoluzione. Le nostre truppe si stanno attualmente organizzando per migliorare la situazione tattica", è stata la spiegazione, che lascia intendere l'estrema difficoltà del momento. Del resto la conquista di tutto il Donetsk è da tempo la priorità numero uno dell'Armata di Putin. Basti pensare che il mese scorso le forze di invasione hanno conquistato più territorio ucraino che in qualsiasi altro mese dal marzo del 2022, ha stimato l'Institute for the Study of War con sede negli Stati Uniti.

Zelensky e la richiesta alla Nato

Da Kiev, Zelensky ha aggiornato la popolazione sulla situazione sul terreno. "Solo questa settimana, la Russia ha utilizzato quasi 630 bombe aeree guidate, circa 550 droni d'attacco e più di 100 missili di vario tipo contro l'Ucraina", ha detto il leader ucraino, che poi ha ringraziato i soldati "ed i nostri partner che comprendono la necessità di rafforzare le nostre difese aeree per salvare le vite del nostro popolo". Un ringraziamento che tradisce la richiesta di ulteriori aiuti militari da parte dei partner della Nato, a cui Zelensky parlerà faccia a faccia mercoledì a Bruxelles.

Il naufragio delle due petroliere

E in questa ennesima giornata di guerra si segnala un altro episodio rilevante, anche se apparentemente non legato al conflitto. L'incidente è avvenuto nel Mar Nero, in particolare nello stretto di Kerch che separa la Russia dalla Crimea. Due petroliere russe con 29 membri dell'equipaggio a bordo sono state gravemente danneggiate, innescando una fuoriuscita di petrolio. Secondo le autorità sono state sorprese dal maltempo e le riprese pubblicate dagli inquirenti hanno mostrato una delle petroliere spezzata a metà e affondata in mezzo a una forte tempesta, con chiazze di petrolio visibili nell'acqua. Il bilancio delle vittime è di almeno un morto e undici feriti. Putin ha disposto un'inchiesta. Il rischio, al netto dell'accertamento della verità sull'accaduto, è di un grave danno ambientale. Nel 2007 un'altra petroliera si era spaccata in due durante una tempesta mentre era ancorata al largo dello stretto di Kerch, riversando in mare più di 1'000 tonnellate di greggio.

un mese fa
Dalla Casa Bianca un nuovo pacchetto di aiuti a Kiev
Lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale.

Nuovo pacchetto di aiuti per le armi all'Ucraina: lo ha annunciato il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale John Kirby, senza rivelarne l'entità. Kirby ha ribadito che gli Usa continueranno a fornire altri pacchetti di aiuti a Kiev "fino alla fine di questa amministrazione".

un mese fa
Trump "fuoco e fiamme" tra strategie estere e minacce alla Nato
© Shutterstock
© Shutterstock
Il presidente eletto, nella sua prima intervista dalla vittoria, ha subito messo in chiaro le sue intenzioni.

Donald Trump parte a tutta velocità e, nella sua prima intervista dalla vittoria di novembre, lascia intendere che la sua presidenza sarà fuoco e fiamme, in patria come all'estero.

Il primo "avvertimento"

Oltre a ribadire che deporterà tutti gli immigrati illegali, abolirà lo ius soli e grazierà tutti gli insurrezionisti dell'assalto a Capitol Hill, il presidente eletto ha subito messo in chiaro con gli alleati che gli Stati Uniti sono pronti a uscire dalla Nato "se non saranno trattati giustamente". Una minaccia lanciata anche durante il suo primo mandato alla Casa Bianca e ribadita più volte in campagna elettorale ma che, a un mese dall'insediamento e con il caos di guerre e conflitti in Europa e Medio Oriente, fa tremare i polsi ai partner dell'Alleanza. 

Meno aiuti a Kiev

"Devono pagare i loro conti", è l'attacco del tycoon che da anni accusa i Paesi del Vecchio Continente di non spendere abbastanza per la difesa e di approfittare dell'ombrello americano, soprattutto in questi ultimi due anni con l'aggressione della Russia all'Ucraina. Anche su questo tema The Donald resta coerente con le sue promesse elettorali avvertendo che un taglio agli aiuti a Kiev è molto probabile. A onor del vero, l'intervista con Nbc news è stata registrata venerdì, quindi prima dell'incontro a Parigi con Volodymyr Zelensky. Dal colloquio all'Eliseo, sancito da una simbolica stretta di mano tra i due con la benedizione del presidente francese Emmanuel Macron che ha permesso al tycoon un ritorno in pompa magna sul palcoscenico globale, è emerso che Zelensky punta ad un "cessate il fuoco immediato" e l'avvio di "negoziati" per raggiungere un accordo e mettere fine al conflitto, secondo Trump. Una "pace giusta e duratura" nelle parole del leader di Kiev, che ha sottolineato la necessità di garanzie e ha chiesto ai Paesi amici, Stati Uniti in primis, di non "chiudere un occhio" sull'occupazione russa, uno dei principali timori degli ucraini quando alla Casa Bianca non ci sarà più Joe Biden. 

L'Ucraina vuole la pace

"L'Ucraina ha bisogno di una pace che Mosca non possa distruggere dopo qualche anno come hanno fatto ripetutamente in passato. Gli ucraini vogliono la pace più di qualunque altra cosa. La Russia ha portato la guerra alla nostra terra ed è la Russia che cerca soprattutto di mandare all'aria le possibilità di pace", ha insistito Zelensky. "Una tregua senza garanzie può riprendere fuoco in qualsiasi momento, come Putin ha già fatto prima. La guerra non può essere senza fine, solo la pace deve essere permanente e affidabile", ha sottolineato il leader che ha anche fornito un raro aggiornamento sui soldati ucraini morti nel conflitto, il secondo in quasi tre anni di guerra: 43'000 e altri 370'000 feriti.

La replica del Cremlino

Non si è fatta attendere la replica del Cremlino con il portavoce Dmitry Peskov che ha detto di aver "letto con interesse" le dichiarazioni di Trump ma che ha anche subito replicato che è l'Ucraina ad aver rifiutato di sedersi al tavolo delle trattative. "Il presidente Putin ha ripetutamente affermato che la Russia è aperta ai negoziati sull'Ucraina e accoglie con favore le iniziative di pace provenienti principalmente dai Paesi del Sud del mondo", ha dichiarato Peskov per poi puntualizzare che "le condizioni per la cessazione immediata delle ostilità sono state stabilite dal presidente Putin nel giugno di quest'anno nel suo discorso al ministero degli Esteri russo", ovvero tra l'altro la cessione da parte Kiev di quattro regioni che per l'Ucraina è inaccettabile. "È importante ricordare - ha precisato Peskov - che è l'Ucraina che ha rifiutato e continua a rifiutare i negoziati. Inoltre Zelensky, con il suo decreto, ha vietato a se stesso e alla sua amministrazione qualsiasi contatto con la leadership russa".

un mese fa
Trump: "Zelensky vuole un accordo con Mosca"
Ieri ha incontrato il presidente ucraino e Macron. "La Russia non vuole più proteggere Assad, ha perso interesse per la Siria a causa dell'Ucraina".

Il presidente eletto americano Donald Trump ha fatto appello per un "cessate il fuoco immediato" in Ucraina e per l'avvio di "negoziati" e ha affermato che il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, "vorrebbe concludere un accordo" con Mosca per mettere fine al conflitto. Ieri Trump a Parigi ha avuto un incontro trilaterale all'Eliseo con Zelensky e con il presidente francese, Emmanuel Macron.

"Cessate il fuoco e negoziati immediati"

"Zelensky e l'Ucraina - scrive Trump sul suo social Truth - vorrebbero fare un accordo e porre fine a questa follia. Hanno perso in modo ridicolo 400'000 soldati e molti più civili. Dovrebbe esserci un cessate il fuoco immediato e dovrebbero iniziare i negoziati", ha scritto, dopo il suo incontro a Parigi sabato con Zelensky.

Il tycoon: "La Russia ha perso interesse per la Siria a causa dell'Ucraina"

Trump si è espresso anche sulla Siria. Il presidente siriano Bashar Al Assad "è fuggito" dalla Siria perché ha perso il sostegno del suo protettore russo. "Assad non è più lì. È fuggito dal suo paese. Il suo protettore, la Russia, la Russia, la Russia, diretta da Vladimir Putin, non intende più proteggerlo", ha scritto il magnate, che si trova a Parigi, sul suo social Truth. Secondo Trump, Mosca "ha perso ogni interesse per la Siria a causa dell'Ucraina, dove quasi 600'000 soldati russi sono feriti o morti in una guerra che non avrebbe mai dovuto iniziare e che potrebbe durare in eterno".

un mese fa
"Scholz a Kiev per una visita non annunciata"
"Con questa visita", ha scritto il cancelliere tedesco su X, "vorrei esprimere la mia solidarietà all'Ucraina".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz è arrivato a Kiev per una visita non annunciata nel Paese: lo ha reso noto un portavoce del governo. La Germania - ha detto Scholz - fornirà all'Ucraina nuovi aiuti militari per un valore di 650 milioni di euro (poco più di 604 milioni di franchi). "Nel mio incontro con il presidente Volodymyr Zelensky, annuncerò ulteriori attrezzature militari per un valore di 650 milioni di euro, che saranno consegnate a dicembre", ha affermato Scholz. "L'Ucraina può contare sulla Germania: noi diciamo quello che facciamo. E noi facciamo quello che diciamo", ha aggiunto. "Mi sono recato a Kiev: in treno attraverso un Paese che da oltre 1000 giorni si difende dalla guerra di aggressione russa", ha scritto il Cancelliere tedesco in un post su X, aggiungendo in una dichiarazione che "l'Ucraina si sta difendendo eroicamente dalla spietata guerra di aggressione russa. Con la mia nuova visita qui a Kiev, vorrei esprimere la mia solidarietà all'Ucraina", ha concluso: "Vorrei chiarire qui sul posto che la Germania rimarrà il più forte sostenitore dell'Ucraina in Europa".

2 mesi fa
Kim: "Pieno sostegno a Mosca nella sua guerra all'Ucraina"
Il leader nordcoreano ha condannato gli USA e l'Occidente per aver permesse a Kiev di utilizzare missili a lugno raggio.

Il leader nordcoreano Kim Jong-un ha espresso il pieno sostegno alla guerra di Mosca contro l'Ucraina e ha condannato gli Usa e l'Occidente per aver permesso a Kiev di utilizzare missili a lungo raggio per attacchi contro la Russia, definendo la mossa un intervento militare "diretto".

L'incontro con il ministro della difesa russo

Incontrando venerdì a Pyongyang il ministro della Difesa russo Andrei Belousov, Kim, nel mezzo della cooperazione militare bilaterale sempre più approfondita, ha definito "esercizio del diritto all'autodifesa per la Russia" quello "di intraprendere azioni risolute per far pagare il prezzo alle forze ostili", nel resoconto dell'agenzia statale Kcna. L'incontro avuto con Belousov, definito "amichevole" e all'insegna della "fiducia reciproca", è avvenuto mentre la Corea del Nord ha da alcune settimane inviato migliaia di truppe in Russia a sostegno della guerra di Mosca contro l'Ucraina. Il dispaccio della Kcna non ha menzionato se Kim e Belousov abbiano discusso proprio dei soldati nordcoreani inviati al fronte nel Kursk, ma ha assicurato che "il governo, l'esercito e il popolo della Corea del Nord sosterranno senza alcuna esitazione la politica della Federazione Russa per difendere la sua sovranità e la sua integrità territoriale dalle mosse egemoniche degli imperialisti".

Rafforzata la cooperazione militare

Pyongyang e Mosca hanno rafforzato la cooperazione militare nell'ambito del Trattato di partenariato strategico globale, ratificato questo mese da entrambe le parti, che era stato firmato a giugno da Kim e dal capo del Cremlino Vladimir Putin in base al quale è previsto il soccorso e la fornitura di assistenza militare "senza indugio" se una delle due parti dovesse finire sotto attacco. Il Nord non ha confermato il dispiegamento di sue truppe in Russia, ma Seul, Washington e Kiev hanno affermato che soldati di Pyongyang sono già entrati in combattimento nella regione del Kursk. I funzionari sudcoreani temono che il Paese eremita possa ricevere tecnologia avanzata sulle armi dalla Russia in cambio delle truppe inviate in aiuto di Mosca.

La richiesta di possibili nuove truppe o armi

Per quanto riguarda Belousov, in Corea del Nord da giovedì, gli esperti hanno sollevato la possibilità che la Russia possa chiedere altre armi o nuove truppe per rafforzare le posizioni nel conflitto in vista dell'insediamento a Washington per presidente eletto Donald Trump. Nel frattempo, Belousov ha avuto giovedì un ciclo di colloqui con la controparte nordcoreana No Kwang-chol, per discutere del rafforzamento della "cooperazione strategica e tattica" tra i rispettivi eserciti in forza della partnership strategica, ha riferito la Kcna in un differente dispaccio. Il ministro russo "ha espresso la volontà di espandere ulteriormente la cooperazione reciprocamente vantaggiosa nella complicata situazione internazionale".

2 mesi fa
Ucciso al fronte il poeta Myroslav Herasymovych
Il decesso risalirebbe al 25 novembre scorso. Ne dà notizia il fratello.

Il poeta, scrittore e sceneggiatore ucraino Myroslav Herasymovych è stato ucciso mentre combatteva al fronte ad Avdiivka, nell'oblast di Donetsk. Il decesso, riporta il Kyiv independent citando un recente post su Facebook del fratello, risalirebbe al 25 novembre scorso. "Nella battaglia con la Russia - si legge nel post di Taras Kulyk Herasymovych - mio fratello Myroslav ha dato la vita nella città di Avdiivka".

Herasymovych era nato a Lutsk il 29 novembre 1967 ed è morto pochi giorni prima del suo 57° compleanno. Si era laureato presso la Facoltà di giornalismo dell'Università nazionale Taras Shevchenko. Secondo l'associazione degli scrittori PEN Ucraina, dal 2022 sono stati uccisi oltre 100 artisti ucraini .

2 mesi fa
Zelensky: "La tregua è possibile, ma l'Ucraina deve essere sotto l'ombrello della Nato"
È quanto annunciato dal presidente ucraino in un'intervista con la stampa.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si è detto pronto in un'intervista a Sky News a un accordo di cessate il fuoco con la Russia anche senza la restituzione immediata dei territori occupati da Mosca ma a condizione che l'Ucraina abbia l'ombrello della Nato. "Se vogliamo porre fine alla fase calda della guerra, dobbiamo prendere sotto l'ombrello della Nato il territorio dell'Ucraina che abbiamo sotto il nostro controllo", ha affermato. Dobbiamo farlo in fretta. E poi sul territorio (occupato, ndr) dell'Ucraina, l'Ucraina può riportarli indietro in modo diplomatico", ha aggiunto. Zelensky ha affermato che la Nato dovrebbe "immediatamente" coprire la parte dell'Ucraina che rimane sotto il controllo di Kiev, cosa di cui, a suo dire, l'Ucraina ha "molto bisogno, altrimenti lui (Putin, ndr) tornerà". Quanto all'arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, il leader ucraino ha detto: "Dobbiamo lavorare con il nuovo presidente" per "avere il più grande sostenitore".
"Voglio lavorare direttamente con lui perché ci sono voci diverse nelle persone che lo circondano. Ed è per questo che non dobbiamo (permettere) a nessuno di distruggere la nostra comunicazione", ha detto. "Dobbiamo cercare di trovare il nuovo modello. Voglio condividere con lui idee e voglio sentire da lui", ha aggiunto il presidente ucraino.

2 mesi fa
Zelensky cambia il comandante delle truppe di terra
Il nuovo comandante è Mykhailo Drapatyi, come annunciato dal presidente ucraino su X.

Cambio ai vertici delle forze armate ucraine. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha deciso di sostituire il comandante delle truppe di terra nominando nell'incarico Mykhailo Drapatyi. Lo annuncia il capo dello Stato su X. Drapatyi è stato nominato in sostituzione di Oleksandr Pavliuk, che guidava le truppe di terra ucraine da febbraio di quest'anno. Zelensky ha detto che la sostituzione è dovuta alla necessità di "migliorare in modo significativo le capacità di combattimento dell'esercito, garantire un addestramento di alta qualità del personale militare e realizzare approcci innovativi nella gestione del personale nelle forze armate". "Questi cambiamenti interni sono essenziali per le forze armate per realizzare completamente gli obiettivi dello Stato", ha aggiunto il presidente.

2 mesi fa
Da domani il CERN mette fine all'accordo di cooperazione con la Russia
© Shutterstock
© Shutterstock
Quello tra l'istituzione scientifica con sede a Meyrin, alla periferia di Ginevra, e la Bielorussia è già scaduto lo scorso 27 giugno.

Come deciso alla fine dello scorso anno, l'accordo di cooperazione tra l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare (CERN) e la Russia termina domani. Quello tra l'istituzione scientifica con sede a Meyrin, alla periferia di Ginevra, e la Bielorussia è già scaduto lo scorso 27 giugno. In risposta al tentativo di invasione dell'Ucraina da parte della Russia nel febbraio del 2022, i 24 paesi membri del CERN hanno deciso lo scorso dicembre di interrompere la cooperazione con Mosca e Minsk, sua alleata. I due paesi avevano intese quinquennali con il CERN, che l'organizzazione ha deciso di disdire alla scadenza. La decisione era già stata annunciata nel marzo e nel giugno del 2022.

Meno di 350 scienziati legati a un istituto russo

Attualmente, meno di 350 scienziati sono legati a un istituto russo interessato dalla fine dell'intesa, e la maggior parte di loro non vive a Ginevra, ha indicato a Keystone-ATS Arnaud Marsollier, portavoce del CERN. Le relazioni con scienziati russi legati al CERN da accordi con istituzioni non russe proseguono normalmente. La mancanza di scienziati provenienti da istituti russi si farà sentire, ha aggiunto il portavoce. Ma l'organizzazione sarà in grado di compensare la loro assenza. La Russia non è mai stata un paese membro del CERN, ma ha goduto dello statuto speciale di Stato osservatore. Non ha quindi contribuito al bilancio annuale dell'organizzazione, né ha avuto il diritto di prendere decisioni. Il numero di scienziati bielorussi è sempre stato ridotto. Alla fine di giugno era stata esclusa una quindicina di ricercatori.

CERN

Con circa 3000 collaboratori e un budget annuale, per il 2023, di 1,3 miliardi di franchi, il CERN, che quest'anno celebra i 70 anni di esistenza, è il più grande centro di ricerca al mondo nel campo della fisica delle particelle. Circa 17'000 scienziati ospiti provenienti da 110 nazioni lavorano agli esperimenti pilotati dall'organizzazione ginevrina, anche se la maggior parte di loro lavora in laboratori di altri istituti e in altri paesi, ha precisato Marsollier.

2 mesi fa
I siti di energia sono sotto attacco, diverse regioni in blackout
Lo ha reso noto il fornitore di energia elettrica per la regione di Kiev, Dtek Kyivski Rehionalni Elektromerezhi.

Il gestore della rete elettrica ucraina Ukrenergo ha attivato programmi di emergenza di interruzione di corrente nel Paese a causa di un massiccio attacco missilistico russo sulle infrastrutture energetiche nazionali, ha reso noto il fornitore di energia elettrica per la regione di Kiev, Dtek Kyivski Rehionalni Elektromerezhi, riportano i media locali. "In conformità con l'ordine di Ukrenergo, sono state introdotte interruzioni di corrente di emergenza. I normali programmi di interruzione di corrente non sono in vigore", si legge in una nota. Gli utenti sono invitati a risparmiare elettricità per contribuire a stabilizzare la rete.

2 mesi fa
Attacchi missilistici sull'Ucraina, scatta l'allerta nazionale
I missili sono stati lanciati da aerei bombardieri e dal mar Nero.

Il ministro ucraino Herman Galushchenko - come riporta l'agenzia Unian - ha detto che il settore energetico è sotto attacco missilistico. Gli attacchi agli impianti si stanno verificando in tutta l'Ucraina. In varie regioni - tra cui quella della capitale Kiev - l'erogazione di energia elettrica è stata interrotta. I missili sono stati lanciati da aerei bombardieri e dal mar Nero.

2 mesi fa
La Francia: "Kiev può usare i nostri missili in Russia per autodifesa"
Lo ha detto il ministro degli esteri francese.

Non ci sono "linee rosse" per quanto riguarda il sostegno all'Ucraina da parte della Francia, ha detto il ministro degli esteri francese, Jean-Noël Barrot, in un'intervista all'emittente pubblica britannica Bbc, aggiungendo che l'Ucraina potrebbe anche schierare missili francesi a lungo raggio contro la Russia "secondo la logica dell'autodifesa". Tuttavia Barrot non ha voluto confermare se le armi francesi fossero già state utilizzate. Infine, alla domanda se potrebbero essere schierate anche truppe francesi, il ministro ha risposto che "nessuna opzione è esclusa": "Ogni volta che l'esercito russo avanza di un chilometro quadrato, la minaccia si avvicina di un chilometro quadrato all'Europa", ha sottolineato il capo della diplomazia dell'Esagono.

2 mesi fa
Putin stralcia i debiti fino a 100mila dollari a chi si arruola
La nuova legge sarà un incentivo alla coscrizione, sottolineano gli esperti, mentre la Russia cerca nuovi modi per reclutare combattenti per il conflitto.

Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato una legge che consente a coloro che si arruolano per combattere in Ucraina di cancellare debiti per un valore fino a quasi 100mila dollari. Lo ha annunciato il governo russo. La nuova legge sarà un incentivo alla coscrizione, sottolineano gli esperti, mentre la Russia cerca nuovi modi per reclutare combattenti per il conflitto. La nuova legislazione consentirà a coloro che firmeranno un contratto di un anno per combattere in Ucraina dopo il 1° dicembre di liberarsi dai debiti esistenti e copre anche i loro coniugi. L'importo totale del debito non pagato che può essere coperto è di 10 milioni di rubli, circa 96mila dollari ai tassi attuali. E, sempre oggi, Putin ha anche ratificato, firmandola, la legge che vieta l'adozione di bambini russi da parte di cittadini dei paesi in cui è legale la transizione di genere.

2 mesi fa
Zelensky: "Voglio vedere le proposte di Trump"
Così il presidente ucraino: "Sono fiducioso che avremo tutte le possibilità di porre fine alla guerra l'anno prossimo". Possibili incontri preparatori prima dell'insediamento del nuovo presidente USA.

"Siamo aperti, voglio anche vedere le proposte del nuovo Presidente Usa, penso che le vedremo a gennaio. E penso che avremo un piano per porre fine alla guerra". Lo ha detto Vlodymir Zelensky alla terza conferenza internazionale sul grano, secondo quanto riporta Ukrainska Pravda. "Sono fiducioso che avremo tutte le possibilità" di porre fine alla guerra "l'anno prossimo. Ci sono passi da fare, comprendiamo che la Russia non li farà tutti, ma esiste la Carta Onu e i nostri passi basati su quella Carta saranno sostenuti dai partner". Zelensky ha anche parlato di possibili incontri preparatori prima dell'insediamento di Trump.

2 mesi fa
"Truppe nordcoreane in Russia, sono pronte a entrare in Ucraina"
Lo ha detto il capo del Pentagono, Lloyd Austin.

Gli Stati Uniti si aspettano che migliaia di truppe nordcoreane che si stanno radunando in Russia entreranno "presto" in guerra contro l'Ucraina: lo ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin durante una sosta alle isole Fiji durante una missione in Australia. "Si ritiene che circa 10'000 soldati nordcoreani siano di stanza nella regione di confine russa di Kursk - ha detto Austin - dove sono stati integrati nelle formazioni russe". "In base a ciò a cui sono stati addestrati, e alla loro integrazione con i militari russi - ha aggiunto - mi aspetto di vederli presto impegnati in combattimento".
Austin ha detto di non aver "visto segnalazioni significative" di truppe nordcoreane "attivamente impegnate in combattimento" fino ad oggi. Giovedì, funzionari del governo sudcoreano e un gruppo di ricerca hanno affermato che la Russia ha fornito a Pyongyang petrolio, missili antiaerei e aiuti economici in cambio di truppe. Kiev ha avvertito che Mosca, insieme ai soldati nordcoreani, ha ora radunato una forza di 50'000 uomini per riconquistare parti della regione di confine conquistate dalle forze ucraine.

2 mesi fa
Mosca minaccia l'occidente, "Sta a Kiev e ai suoi sostenitori capire se si tratta di un bluff"
© Shutterstock
© Shutterstock
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che il suo Paese "ha il diritto di colpire i Paesi le cui armi sono utilizzate dall'Ucraina in Russia". Come leggere queste parole? Ne abbiamo parlato con Pietro Batacchi, direttore della rivista italiana difesa.

Ieri la Russia ha colpito l'Ucraina con un nuovo missile balistico a medio raggio, come spiegato dallo stesso presidente Vladimir Putin, che ha spiegato come l'attacco a Dnipro è stato effettuato con un "nuovo missile convenzionale a raggio intermedio" dal nome in codice " Oreshnik". Ma non solo, perché oltre a questo il presidente russo ha anche affermato come Mosca abbia il diritto di colpire i Paesi le cui armi sono utilizzate dall'Ucraina in Russia.  Con gli attacchi missilistici occidentali in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un "carattere globale", ha sostenuto il presidente russo in un discorso televisivo sulla situazione in Ucraina. Si tratta di una minaccia realistica, oppure siamo tornati ai tempi della guerra fredda e delle dichiarazioni "di facciata", atte ad avere un certo peso nel corso delle prossime trattative? "L'interpretazione delle dichiarazioni di Putin dipende dall'Ucraina e dall'occidente", ha spiegato a Ticinonews Pietro Batacchi, direttore della rivista italiana difesa. "Sta a Kiev e ai suoi sostenitori occidentali capire se si tratta di 'parole di facciata' e mostrare se c'è la volontà di scoprire se si tratta di una finta oppure no. È chiaro che in questo momento la Russia ha l'esigenza di potenziare il suo profilo deterrente e lo fa con i mezzi che ha, mostrando al mondo che si tratta di un paese con l'arma atomica e con la volontà di utilizzarla se necessario", ha concluso Batacchi.

2 mesi fa
Putin: "Non escludiamo di colpire chi ha dato missili a Kiev"
Per il presidente russo "con gli attacchi missilistici occidentali in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un 'carattere globale'".

Mosca "ha il diritto" di colpire i Paesi le cui armi sono utilizzate dall'Ucraina in Russia. Lo annuncia il presidente russo Vladimir Putin. In caso di escalation, la Russia risponderà in modo deciso e in modo simmetrico, ha aggiunto. Con gli attacchi missilistici occidentali in Russia, il conflitto in Ucraina ha assunto un "carattere globale", ha sostenuto il presidente russo in un discorso televisivo sulla situazione in Ucraina.

2 mesi fa
Almeno 11'000 nordcoreani sono già schierati nel Kursk
La Corea del Nord ha spedito ulteriori forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio.

Quasi 11'000 soldati nordcoreani sono stati schierati nel Kursk. Lo riporta la BBC citando il National Intelligence Service (NIS) di Seul. Un membro della commissione parlamentare per l'intelligence, Lee Seong-Kweun, ha affermato che le truppe sono state trasferite nella regione alla fine di ottobre dopo aver completato l'addestramento di adattamento in loco nella Russia nordorientale. E ha confermato che la Corea del Nord ha spedito ulteriori forniture militari, tra cui numerosi lanciarazzi e artiglieria a lungo raggio. Le truppe di Pyongyang in Russia dovrebbero essere sotto la guida di Kim Yong-bok, un generale fedelissimo del leader nordcoreano Kim Jong-un che per il suo ruolo di capo delle forze speciali della Corea del Nord ha sempre mantenuto - riporta il "Wall Street Journal" - un basso profilo per nascondere la sua identità.

2 mesi fa
Putin aperto a discutere cessate il fuoco con Trump
Il presidente russo non sarebbe però intenzionato a fare importanti concessioni territoriali e insiste affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella Nato.

Il presidente russo Vladimir Putin è disponibile a discutere di un accordo di cessate il fuoco in Ucraina con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump pur escludendo di fare importanti concessioni territoriali e insistendo affinché Kiev abbandoni le ambizioni di entrare nella NATO: lo riporta la Reuters sul suo sito citando cinque fonti.

Spazio per una trattativa

Secondo i cinque attuali ed ex funzionari russi, il Cremlino potrebbe ampiamente accettare di congelare il conflitto lungo le linee del fronte. Secondo tre fonti, potrebbe esserci spazio per una trattativa sulla precisa spartizione delle quattro regioni orientali di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, parzialmente occupate dalla Russia. Ma il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Tass, ha subito frenato: "il presidente ha ripetutamente e coerentemente dichiarato la sua disponibilità al contatto e ai negoziati" ma "nessuno scenario di congelamento del conflitto" in Ucraina "ci andrebbe bene". "Per noi è importante raggiungere i nostri obiettivi, che sono ben noti a tutti", ha aggiunto Peskov.

2 mesi fa
Cittadino tedesco arrestato a Kaliningrad per sabotaggio
Stando ai servizi di sicurezza russi l'uomo è implicato nell'esplosione in una stazione di distribuzione del gas avvenuta nel marzo 2024.

Le autorità russe hanno arrestato un cittadino tedesco nell'exclave di Kaliningrad con l'accusa di sabotaggio di impianti energetici. Lo riferiscono i servizi di sicurezza russi (FSB), stando a quanto scrivono le agenzie di stampa di Mosca. L'uomo, Nikolai Gaiduk, nato nel 1967, "è implicato nell'esplosione avvenuta nel marzo 2024 in una stazione di distribuzione del gas" a Kaliningrad, la regione russa incastonata tra Polonia e Lituania, afferma un comunicato dell'FSB. L'uomo era tornato in Russia "per organizzare atti di sabotaggio alle infrastrutture energetiche locali", si legge nel comunicato.

2 mesi fa
Gli Usa a Kiev: "Possibile attacco aereo significativo nella giornata di oggi"
È quanto scrive sul proprio sito web l'ambasciata statunitense a Kiev.

L'ambasciata americana a Kiev avverte di un "possibile attacco aereo significativo" oggi. "L'ambasciata degli Stati Uniti a Kiev ha ricevuto informazioni specifiche su un potenziale attacco aereo significativo il 20 novembre", si legge in un comunicato dell'ambasciata sul suo sito web. "Per eccesso di cautela, l'ambasciata sarà chiusa e i dipendenti sono stati istruiti a trovare rifugio sul posto. "L'ambasciata degli Stati Uniti raccomanda ai cittadini statunitensi di essere pronti a rifugiarsi immediatamente nel caso in cui venga annunciato un allarme aereo", aggiunge il messaggio.

2 mesi fa
Zelensky: "Putin è piccolo rispetto all'Europa unita"
È quanto affermato dal presidente ucraino al Parlamento europeo in occasione dei 1000 giorni dall'inizio dell'invasione russa.

Il presidente russo Vladimir Putin resta più piccolo rispetto alla forza dell'Europa unita: lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando in videocollegamento al Parlamento europeo in occasione dei 1000 giorni dall'inizio dell'invasione russa. "L'Ucraina assieme a tutta l'Europa e ai nostri partner in America siamo riusciti non soltanto a evitare che Putin si prendesse l'Ucraina ma anche a difendere la libertà di tutte le nazioni europee. Anche se ha dalla sua parte Kim jong-un e la Corea del Nord, Putin resta più piccolo rispetto alla forza dell'Europa unita. Vi esorto a non dimenticare mai quanto l'Europa sia capace di raggiungere assieme", ha affermato Zelensky, "Le sanzioni sono essenziali. Assieme abbiamo fatto tanto ma non dobbiamo avere paura di fare di più: alcuni leader europei pensano di vincere le elezioni ma Putin non si fermerà. Bisogna spingere più forte contro la Russia", ha dichiarato il leader ucraino. "Dobbiamo spingere la Russia verso una pace giusta - ha proseguito -, ogni colpo e ogni minaccia della Russia deve essere affrontata con sanzioni, dobbiamo ridurre la capacità della Russia di portare avanti la guerra tramite la vendita di petrolio. Il petrolio è la linfa del regime di Putin e la flotta ombra è quello che lo tiene in vita." Zelensky ha anche affermato che "la Russia non prenderà mai parte a negoziati utili senza il fuoco nei suoi depositi di munizioni, senza che la sua logistica militare sia interrotta, senza che le sue basi aree siano distrutte, senza che perda la sua capacità di produrre missili e droni e senza che i suoi asset siano confiscati".

Metsola, con l'Ucraina tutto il tempo necessario

In precedenza la presidente dell'Europarlamento Roberta Metsola, nel suo intervento di apertura della sessione plenaria speciale dedicata ai 1000 giorni dell'invasione russa dell'Ucraina, ha dichiarato che "oggi ricordiamo i 1000 giorni da quando la Russia ha scatenato la sua brutale invasione dell'Ucraina. 1000 giorni di terrore, sofferenza e perdite inimmaginabili. 1000 giorni di coraggio, resilienza e spirito indistruttibile. Per 1000 giorni il popolo ucraino - e tu, presidente Zelensky - lo hanno mostrato al mondo com'è il vero coraggio. Ti sei alzato in piedi, rifiutandoti di spezzarti. La tua gente è un ispirazione per tutti coloro che apprezzano la libertà in tutto il mondo". "Questo è un attacco non solo all'Ucraina ma all'ordine basato sulle regole. Un attacco ai nostri valori, al nostro modo di vivere. Pace, democrazia e libertà: questa è la posta in gioco", ha detto Metsola. "Riconosciamo il sacrificio che il popolo ucraino sta sopportando, non solo per se stesso, ma per tutti noi. Sarò per sempre orgoglioso del fatto che questo Parlamento abbia guidato la carica nel sostenere l'Ucraina con assistenza politica, finanziaria, umanitaria e militare. Sosterremo sempre la pace, una vera pace basata sulla giustizia, sulla dignità e sul concetto di 'niente sull'Ucraina senza l'Ucraina'. Questo è il motivo per cui abbiamo imposto dure sanzioni alla Russia e chiediamo di andare ancora oltre per colpire la macchina da guerra della Russia. Questo è il motivo per cui siamo stati i primi a chiedere il giusto posto dell'Ucraina all'interno della nostra Unione europea. Ecco perché eravamo lì, sul campo a Kiev, solo un paio di settimane dopo che iniziò l'invasione", ha affermato Metsola. "Oggi inviamo un messaggio chiaro e semplice: siamo con l'Ucraina, fino alla libertà, fino alla vera pace. Per tutto il tempo necessario. Slava ukraini".

2 mesi fa
Cassis all'Onu ha chiesto la fine della guerra in Ucraina
©Chiara Zocchetti
©Chiara Zocchetti
Per il Consigliere federale "la guerra non destabilizza solo la sicurezza internazionale a causa della minaccia nucleare, ma mette anche in pericolo la sicurezza alimentare ed energetica mondiale".

Nella serata di ieri il consigliere federale Ignazio Cassis, dopo essere intervenuto al Consiglio di sicurezza dell'Onu su Medio Oriente e Sudan, ha chiesto a Mosca la fine delle ostilità con l'Ucraina. Dopo 1000 giorni di guerra è ora che le armi tacciano. A New York il ticinese si è detto profondamente preoccupato per i massicci attacchi sferrati dalla Russia contro le infrastrutture energetiche in Ucraina. Si tratta di un grande pericolo per la popolazione con l'inverno ormai alle porte. Il "ministro" degli esteri ha aggiunto che la guerra non destabilizza solo la sicurezza internazionale a causa della minaccia nucleare, ma mette anche in pericolo la sicurezza alimentare ed energetica mondiale. Cassis ha criticato il rischio d'espansione del conflitto dovuto all'impiego di migliaia di soldati della Corea del Nord, che secondo i rapporti combattono al fianco dei russi. La sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina vanno rispettati, ha sottolineato.

2 mesi fa
Cremlino su missili: "Ulteriore aumento delle tensioni"
Per il portavoce del Cremlino, Biden "getta benzina sul fuoco".

Se dovesse essere confermato il permesso americano a Kiev di utilizzare i missili Atacms contro la Russia, ciò significherebbe "un ulteriore aumento delle tensioni". Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dall'agenzia Ria Novosti. L'amministrazione americana uscente di Joe Biden, ha proseguito Peskov, continua a "gettare benzina sul fuoco e a provocare una maggiore escalation in merito al conflitto" in Ucraina.

2 mesi fa
La Germania fornirà all'Ucraina 4000 droni kamikaze
Lo riporta il quotidiano Bild, che cita fonti del Ministero della Difesa di Berlino.

La Germania intende iniziare a rifornire l'Ucraina di 4000 droni kamikaze ad elevata autonomia e potenti contromisure elettroniche per non essere rilevati, secondo quanto scrive il quotidiano tedesco Bild, ripreso anche dall'Ukrainska Pravda, che cita fonti dello stesso ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius.

Si tratta, scrive l'Ukrainska Pravda, di armi prodotti dalla Helsing e bollati dalla Bild come "mini-Taurus", con riferimento ai potenti missili da crociera a lungo raggio Taurus, di cui Berlino non ha autorizzato la consegna a Kiev.

"Una caratteristica speciale del drone - scrive il giornale ucraino - è il software moderno, che lo aiuta a 'orientarsi' sul terreno utilizzando numerosi marcatori e a volare verso il bersaglio anche in condizioni meteorologiche difficili" e a "sfuggire alle apparecchiature di guerra elettronica. Una volta che il drone ha identificato il bersaglio e l'operatore lo ha confermato, è poi in grado di effettuare l'uccisione autonomamente, anche se si perde la comunicazione".

2 mesi fa
"Biden ha autorizzato uso Atacms solo nel Kursk"
Lo scrive Axios. L'obiettivo sarebbe dissuadere Pyongyang dall'inviare altre truppe al fronte.

Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a utilizzare missili a lungo raggio per colpire le forze russe e nordcoreane solo nella regione russa di Kursk. Lo scrive Axios.

La fonte ha affermato che la decisione di Biden è stata comunicata all'Ucraina circa tre giorni fa e che la motivazione alla base di questa decisione è quella di dissuadere la Corea del Nord dall'inviare altre truppe in Russia per la guerra contro l'Ucraina. I funzionari statunitensi sperano che, se le truppe nordcoreane a Kursk venissero colpite, Pyongyang potrebbe rivedere la decisione di inviare truppe in Russia e il contrattacco russo a Kursk fallirebbe.

2 mesi fa
Scandinavia, distribuiti nuovi opuscoli su come agire in caso di guerra o crisi
La direttrice della protezione civile Charlotte Petri Gornitzka e il ministro della difesa civile Carl-Oskar Bohlin © Tom Samuelsson
La direttrice della protezione civile Charlotte Petri Gornitzka e il ministro della difesa civile Carl-Oskar Bohlin © Tom Samuelsson
Svezia e Norvegia hanno inviato per posta una brochure informativa con consigli e raccomandazioni per prepararsi in caso di uno stato di emergenza o guerra. Iniziative digitali simili anche in Finlandia e Danimarca.

Da oggi le famiglie svedesi riceveranno nella posta copie di una brochure informativa con consigli e raccomandazioni per prepararsi in caso di uno stato d'emergenza o guerra. L'opuscolo, redatto dalla protezione civile svedese è stato stampato in 5 milioni di copie ed è inoltre disponibile in altre lingue digitalmente. All'interno ci sono consigli pratici su quali scorte tenere in casa, liste e istruzioni per affrontare diverse situazioni di crisi ma anche un conflitto armato.

Situazione sul fronte sicurezza peggiorata

"Non è un segreto che la situazione della sicurezza sia peggiorata rispetto alla pubblicazione dell'ultimo opuscolo nel 2018", ha dichiarato il ministro della difesa civile Carl-Oskar Bohlin parlando con la stampa. "Con circostanze esterne cambiate, è necessario aggiornare le informazioni fornite alle famiglie svedesi per riflettere la situazione attuale. La nuova brochure è uno strumento importante per chiarire il ruolo dell'individuo nella difesa totale", ha aggiunto il ministro. Una delle frasi più iconiche è "Se la Svezia verrà attaccata non ci arrenderemo mai. Tutte le informazioni su una resa sono false", presente già nell'edizione del 2018 ma ora in maggiore evidenza tra le prime pagine.

È la quinta volta che l'opuscolo viene distribuito

Questa è la quinta volta che la Svezia distribuisce un opuscolo di questo tipo, il primo fu pubblicato durante la seconda guerra mondiale e altre due edizioni sono state distribuite negli anni '60, durante la guerra fredda. "Abbiamo imparato molto dalla guerra in Ucraina - ha sottolineato la direttrice della protezione civile Charlotte Petri Gornitzka - abbiamo visto che la popolazione civile viene presa di mira nella guerra moderna" ha aggiunto, sottolineando l'importanza di essere pronti.

Opuscoli simili disponibili anche in Norvegia, Finlandia e Danimarca

Questo mese un simile opuscolo cartaceo è stato distribuito alle famiglie anche in Norvegia e un opuscolo digitale è scaricabile in pdf in Finlandia e Danimarca. Anche in Norvegia la scorsa edizione risale a sei anni fa: "Abbiamo deciso di stampare una nuova edizione per via dei cambiamenti climatici e i fenomeni di meteo estremo che portano ad alluvioni e frane" ha dichiarato Tore Kamfjord, responsabile per la campagna informativa presso la protezione civile norvegese. "Inoltre abbiamo una società sempre più digitale quindi c'è il rischio che il sistema possa non funzionare per via del tempo o di attacchi informatici e chiaramente la situazione di sicurezza in Europa è stato un altro motivo per l'aggiornamento", ha aggiunto Kamfjord, intervistato dall'ANSA.

2 mesi fa
Zelensky: "I missili parleranno"
Il presidente ucraino reagisce alla decisione di Joe Biden di permettere l'utilizzo di missili a lungo raggio contro la Russia.

La notizia dell'autorizzazione dell'utilizzo da parte ucraina dei missili a lungo raggio americani per colpire in profondità la Russia rappresenta un nuovo capitolo nel conflitto che da quasi 1000 giorni sta devastando l'Ucraina. L'amministrazione Biden ancora non si è espressa sulla decisione, ma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato: “Oggi i media parlano molto del fatto che abbiamo ricevuto l'autorizzazione per compiere queste azioni. Ma gli attacchi non si fanno a parole. Queste cose non vengono annunciate. I missili parleranno. Lo faranno sicuramente".

2 mesi fa
Biden autorizza Kiev a usare missili a lungo raggio in Russia
Lo riporta il New York Times citando alcuni funzionari dell'amministrazione. Nel mirino delle armi americane probabilmente anche le truppe nord coreane.

Joe Biden ha autorizzato l'Ucraina a usare i missili a lungo raggio americani per colpire in Russia. Lo riporta il New York Times citando alcuni funzionari dell'amministrazione, secondo i quali i missili probabilmente saranno dispiegati all'inizio contro le truppe russe e nordcoreane in difesa delle forze ucraine nelle regione di Kursk. La decisione di Biden rappresenta una netta inversione nella politica americana e arriva a due mesi dall'insediamento del presidente-eletto Donald Trump. La mossa di consentire agli ucraini di usare i missili Atacms è in risposta alla decisione della Russia di coinvolgere le truppe nordcoreane nel conflitto, spiegano funzionari americani al New York Times.

Inviare un messaggio alla Corea del Nord

Anche se la decisione non altererà l'esito della guerra, il suo obiettivo è quello di inviare un messaggio alla Corea del Nord. Secondo l'amministrazione, l'Ucraina potrebbe usare i missili inizialmente contro le truppe russe e nordcoreane che minacciano le forze ucraine a Kursk, ma Biden potrebbe autorizzarne l'uso anche altrove. L'Ucraina prevede di condurre i suoi primi attacchi a lungo raggio nei prossimi giorni, senza però rivelare dettagli per motivi di sicurezza operativa, riporta Reuters sul suo sito.

Con gli Atacms americani attacchi fino a 300 chilometri

Il sistema missilistico tattico americano Atacms è prodotto dalla Lockheed Martin, permette di raggiungere i 300 km di distanza e sono difficili da intercettare a causa della loro elevata velocità. Gli Stati Uniti hanno inviato queste armi come parte di un pacchetto di supporto e sono già state utilizzate almeno una volta per colpire obiettivi russi nella Crimea occupata. Con l'ok di Joe Biden, l'Ucraina potrà penetrare più in profondità nelle aree controllate dalla Russia, prendendo di mira basi, strutture di stoccaggio e centri logistici.

Mosca: "Partecipazione diretta dei Paesi Nato"

A settembre il presidente russo Vladimir Putin aveva messo in guardia l'Occidente dal permettere all'Ucraina di usare i suoi missili a lungo raggio per colpire il territorio russo. A suo avviso, Mosca lo considererebbe come una "partecipazione diretta" dei Paesi della Nato alla guerra in Ucraina, affermando che ciò "cambierebbe sostanzialmente l'essenza stessa, la natura del conflitto".

2 mesi fa
L'Ucraina annuncia restrizioni energetiche dopo i raid russi
Tecnici del settore al lavoro per rimettere in funzione il prima possibile le attrezzature danneggiate.

L'Ucraina annuncia restrizioni energetiche a livello nazionale da domani dopo il grave attacco russo. Il motivo del ritorno temporaneo delle restrizioni, spiega Ukrenergo, ripreso da Ukraiska Pravda, è il danno agli impianti energetici durante il massiccio attacco missilistico e di droni di oggi. "I tecnici sono al lavoro per eliminare le conseguenze al fine di riportare in funzione le attrezzature danneggiate dal nemico il prima possibile", si legge nel messaggio. Ukrenergo ha esortato a non accendere più gli apparecchi elettrici contemporaneamente.

2 mesi fa
Von der Leyen: "Al fianco di Kiev fino a quando servirà"
Lo ha detto la presidente della Commissione europea a Rio de Janeiro per partecipare al G20.

"Abbiamo visto gli orribili attacchi della notte scorsa della Russia contro l'Ucraina, con la precisa intenzione di distruggere le infrastrutture energetiche civili, con un incredibile costo di vite. Staremo al fianco dell'Ucraina fino a quando servirà". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, a Rio de Janeiro per partecipare al G20, ai microfoni di Globo Tv. "Sosterremo l'Ucraina questo inverno, in particolare per quanto riguarda le infrastrutture energetiche, ma anche in altri settori, come col finanziamento e le capacità militari. L'Ucraina può contare su di noi", ha aggiunto.

2 mesi fa
"La Corea del Nord potrebbe inviare fino a 100mila soldati alla Russia"
Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando le valutazioni effettuate da alcuni paesi del G20.

La Corea del Nord potrebbe inviare fino a 100mila soldati per aiutare la Russia nella sua guerra in Ucraina se l'alleanza fra Mosca e Pyongyang continuerà a crescere. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando le valutazioni effettuate da alcuni paesi del G20. Nessuna mossa è al momento imminente e potrebbe trattarsi anche solo di una rotazione dei soldati.

Il tema sarà in parte al centro dell'incontro fra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente cinese Xi Jinping. Scholz, secondo fonti tedesche citate da Bloomberg, farà pressione sul leader cinese nel corso del loro incontro a Rio affinché usi la sua influenza sulla Russia e la Corea del Nord per evitare una ulteriore escalation della guerra.

2 mesi fa
Scholz: "Parlare con Putin utile, non ha cambiato idea"
Il cancelliere tedesco al telefono con il presidente russo: "La conversazione è stata molto dettagliata, ma ha contribuito a riconoscere che poco è cambiato nelle opinioni del presidente russo sulla guerra, e questa non è una buona notizia".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha affermato che la sua conversazione con Vladimir Putin non ha dato alcuna indicazione di un cambiamento nella posizione del presidente russo circa la guerra in Ucraina, e che anche per questo è stata utile. Lo riferiscono media internazionali. Il cancelliere ha così difeso la sua decisione - molto criticata da Kiev - di telefonare al Cremlino.

Parlando dall'aeroporto di Berlino prima della sua partenza per il vertice del G20 in Brasile, Scholz ha affermato che valeva la pena parlare con Putin per dissipare qualsiasi illusione che il leader russo potesse nutrire sul fatto che l'Occidente stesse per abbandonare il suo sostegno all'Ucraina. Poi ha aggiunto, con riferimento all'imminente ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti, che non sarebbe stato positivo se Washington fosse stata in contatto regolare con Putin mentre nessun leader europeo lo era. "La conversazione è stata molto dettagliata, ma ha contribuito a riconoscere che poco è cambiato nelle opinioni del presidente russo sulla guerra, e questa non è una buona notizia", ha detto Scholz ai giornalisti.

2 mesi fa
Scholz assicura, senza Kiev non si decide nulla
Il cancelliere tedesco criticato per aver parlato al telefono con Putin: "L'Ucraina può contare su di noi".

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito oggi il sostegno della Germania all'Ucraina, dopo essere stato criticato per aver parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin, affermando che nessuna decisione sulla fine della guerra con la Russia sarebbe stata presa senza Kiev. "L'Ucraina può contare su di noi" e "nessuna decisione sarà presa alle spalle dell'Ucraina", ha detto il cancelliere all'aeroporto di Berlino prima di volare a Rio de Janeiro per il G20.

2 mesi fa
Sette i morti per i raid, anche a Leopoli
Lo riporta il Guardian.

Sono sette al momento le persone uccise a seguito del massiccio attacco russo della notte scorsa. Due persone sono state uccise in un raid contro un deposito ferroviario nella regione di Dnipropetrovsk mentre a Leopoli è morta una donna che si trovava a bordo di un'auto. Altre due persone sono state uccise nella zona meridionale di Odessa. Le vittime si aggiungono ai 2 morti a Mykolaiv già noti. Lo riporta il Guardian.

2 mesi fa
Massicci raid russi sull'Ucraina
Lo ha dichiarato il Comando operativo polacco.

La Polonia ha dichiarato di aver fatto decollare i jet da combattimento e mobilitato tutte le forze disponibili domenica in risposta a un "massiccio" attacco missilistico e di droni russi sull'Ucraina. "A causa di un massiccio attacco della Russia, che sta portando avanti attacchi con missili da crociera, missili balistici e droni contro siti situati, tra gli altri luoghi, nell'Ucraina occidentale, sono iniziate le operazioni da parte di aerei polacchi e alleati", ha fatto sapere il Comando operativo polacco sulla piattaforma di social media X.

2 mesi fa
Questo pomeriggio a Berlino la prima grande manifestazione dei russi anti-Putin
Con Vladimir Putin al potere da quasi 25 anni, tutti i suoi oppositori politici sono ora morti, in prigione o in esilio. Yulia Navalnaya, la vedova del nemico numero 1 dello zar che ha preso il timone del movimento, è una delle principali organizzatrici della marcia.

L'opposizione russa in esilio farà oggi pomeriggio a Berlino la sua prima grande manifestazione contro l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, mettendo alla prova la sua credibilità politica nel terzo anno di guerra. Con Vladimir Putin al potere da quasi 25 anni, tutti i suoi oppositori politici sono ora morti, in prigione o in esilio. Yulia Navalnaya, la vedova del nemico numero 1 dello zar che ha preso il timone del movimento, è una delle principali organizzatrici della marcia.

Migliaia di dissidenti nella capitale tedesca

Berlino - che ospita migliaia di russi anti-Putin e di rifugiati ucraini - è stata scelta come luogo privilegiato per la marcia. La protesta inizierà alle 13 nel centro della capitale tedesca e terminerà davanti all'ambasciata russa. Navalnaya unirà le forze con altri due oppositori per la manifestazione: l'ex consigliere comunale di Mosca e attivista anti-Putin di lunga data Ilya Yashin e il giornalista premio Pulitzer Vladimir Kara-Murza, sopravvissuto a due tentativi di avvelenamento. Sia Yashin che Kara-Murza sono stati liberati dal carcere dopo uno scambio di prigionieri con l'Occidente avvenuto quest'estate. "La marcia mira a unire tutti coloro che si oppongono alla guerra aggressiva di Vladimir Putin in Ucraina e alle repressioni politiche in Russia", hanno dichiarato gli organizzatori in un comunicato. L'opposizione afferma di avere tre richieste principali: il "ritiro immediato" delle truppe dall'Ucraina, il processo a Putin come "criminale di guerra" e la liberazione di tutti i prigionieri politici in Russia.

2 mesi fa
Da Pyongyang razzi lungo raggio e sistemi di artiglieria
La Corea del Nord ha fornito alla Russa razzi a lungo raggio e sistemi di difesa, alcuni dei quali si trovano nella regione russa di Kursk.

La Corea del Nord ha fornito alla Russa razzi a lungo raggio e sistemi di difesa, alcuni dei quali si trovano nella regione russa di Kursk. Lo riporta il Financial Times citando un rapporto dell'intelligence ucraina, secondo il quale delle ultime settimana Pyongyang ha fornito almeno 20 sistemi di lancio che possono sparare razzi standard o teleguidati.

2 mesi fa
Nuovo pacchetto di aiuti militari dall'Estonia
Dal febbraio 2022, l'Estonia ha fornito all'Ucraina assistenza militare per un valore complessivo di oltre 500 milioni di euro.

Il governo estone ha approvato l'invio di un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina. Lo annuncia il sito del ministero della difesa di Tallinn. Il nuovo pacchetto conterrà uniformi, mirini, dispositivi di protezione balistica e munizioni di vario tipo.

La soglia dei 1000 giorni di guerra

"Ci stiamo avvicinando alla soglia dei 1'000 giorni di guerra. L'Ucraina continua ad aver bisogno dell'aiuto dell'Estonia e del mondo libero per proteggersi", ha detto il ministro della difesa estone, Hanno Pevkur. "Questo pacchetto di aiuti non sarà l'ultimo: pubblicheremo a breve un bando rivolto alle aziende estoni per l'appalto della produzione bellica da inviare a Kiev nel corso del prossimo anno. Oltre ad aiutare l'Ucraina sosterremo anche l'economia e la sicurezza dell'Estonia", ha aggiunto Pevkur. Dal febbraio 2022, l'Estonia ha fornito all'Ucraina assistenza militare per un valore complessivo di oltre 500 milioni di euro.

2 mesi fa
"Le truppe ucraine sono stanche, possibili alcuni passi indietro"
Lo ha ammesso il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che la situazione al fronte è "davvero difficile" e con una "lenta ma inesorabile pressione dei russi", le truppe ucraine che combattono in prima linea sono stanche. Sono quindi possibili dei riposizionamenti, dei "passi indietro".

A corto di personale per fare la rotazione

Del resto la rotazione - ha spiegato in un'intervista a Radio Ucraina, ripresa da altri media ucraini - non può avvenire finché le brigate di riserva sono a corto di personale in armi ed equipaggiamento. "Ci sono ragazzi al fronte. Hanno bisogno della rotazione per potersi riposare, fare vacanze, ecc. Al loro posto devono alternarsi altre squadre", ma queste tardano a formarsi perché "a corto di personale". "Per vari motivi, comporre le nostre brigate con persone addestrate, rifornirle ed equipaggiarle con armi, sono processi che ora vanno a rilento. Non è sufficiente riempire una brigata di persone se non arrivano le armi specifiche. Aspettiamo la consegna di alcune armi da 12 mesi, dall'accordo nel Congresso" americano, ha aggiunto Zelensky. Altrimenti, si manderebbero i rinforzi allo sbaraglio: "Che facciamo, li mandiamo avanti come semplice carne da cannone, come fanno i russi? Nessuno lo vuole", ha chiosato Zelensky. I ragazzi al fronte, colpiti quotidianamente e bombardati, "ci chiedono se possiamo fare dei passi indietro, e la leadership militare risponde: Sì. Sì, perché questa è la nostra posizione di principio: 'prima vengono le persone, poi la terra'". Quando le riserve, i rinforzi saranno pronti, "allora i russi si troveranno nella situazione in cui siamo noi adesso, sul fronte orientale".

2 mesi fa
"Putin vuole negoziare la nostra capitolazione"
Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato da Radio Ucraina, citato da Ukrinform.

"È vantaggioso per il presidente russo, Vladimir Putin, negoziare solo su determinate condizioni (che sarebbero) la capitolazione dell'Ucraina, ma nessuno lo permetterà". Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervistato da Radio Ucraina, citato da Ukrinform. "È vantaggioso per lui sedersi al tavolo, ma non è vantaggioso per lui negoziare. È invece vantaggioso per lui concordare alcune condizioni di capitolazione da parte nostra, ma nessuno glielo permetterà", ha detto Zelensky.

Fine all'isolamento politico

Per Putin, infatti, ha aggiunto Zelensky, sedersi a un tavolo significa "mettere fine all'isolamento politico costruito dall'inizio della guerra. Ed è redditizio per lui, ma solo sedersi per parlare e non per mettersi d'accordo". L'Ucraina "deve fare di tutto per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica ma partendo da una "Ucraina forte", ha detto ancora Zelensky all'indomani della telefonata tra Olaf Scholz e Vladimir Putin. "Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo non si tratta di una pace giusta", ha affermato. "La posizione di Trump è molto importante, l'atteggiamento dell'America verso di noi è molto importante" e gli americani "oggi sono dalla parte di Kiev".

2 mesi fa
Scholz ha parlato al telefono con Putin
I due statisti non avevano più comunicato direttamente dal dicembre 2022.

Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha parlato al telefono con il presidente russo Vladimir Putin per la prima volta in due anni, ha indicato una fonte del governo di Berlino confermando un'informazione fornita per primo dal quotidiano bavarese Süddeutsche Zeitung. Scholz e Putin hanno parlato al telefono per un'ora questo pomeriggio, ha riferito la fonte. Anche il Cremlino ha confermato il colloquio telefonico. I due statisti non avevano più comunicato direttamente dal dicembre 2022. Il cancelliere ha invitato il presidente russo a ritirare le truppe dall'Ucraina e a negoziare con Kiev, indica l'esecutivo tedesco. Scholz "ha esortato la Russia a essere disposta a negoziare con l'Ucraina", riferisce una nota dell'ufficio stampa federale, con l'obiettivo di "una pace giusta e duratura". Il cancelliere ha anche sottolineato la determinazione della Germania a sostenere l'Ucraina nella sua difesa contro l'aggressione russa per tutto il tempo necessario.

Di cosa hanno parlato

Nella telefonata, riferisce la rivista Der Spiegel, Scholz ha condannato in particolare gli attacchi aerei russi contro le infrastrutture civili in Ucraina e ha sottolineato che l'invio di soldati nordcoreani in Russia per missioni di combattimento contro l'Ucraina comporta una grave escalation ed espansione del conflitto. Un possibile accordo per porre fine al conflitto in Ucraina deve "basarsi sulle nuove realtà territoriali", ha detto il presidente russo al cancelliere, secondo quanto riferisce il Cremlino. "Le proposte della Russia sono ben note e sono state delineate, in particolare, in un discorso in giugno al ministero degli esteri russo", afferma il Cremlino, ricordando un intervento in cui Putin poneva come condizioni per un cessate il fuoco il ritiro delle forze ucraine dalle quattro regioni parzialmente occupate dalla Russia e l'impegno a non entrare nella Nato. Il conflitto in Ucraina "è il risultato diretto di molti anni di politica aggressiva della Nato volta a creare un trampolino di lancio anti russo sul territorio ucraino, ignorando gli interessi del nostro paese nella sfera della sicurezza e calpestando i diritti dei residenti di lingua russa", ha detto Putin a Scholz, sempre stando a quanto indica il Cremlino.

I rapporti tra Russia e Germania

Quanto alle relazioni tra Mosca e Berlino, Putin ha parlato di un "degrado senza precedenti in tutte le direzioni come conseguenza del comportamento ostile delle autorità tedesche". Il presidente ha inoltre sottolineato che "la Russia ha sempre rispettato rigorosamente gli obblighi derivanti dai contratti nel settore energetico ed è pronta ad una cooperazione reciprocamente vantaggiosa se la parte tedesca si mostrerà interessata". Scholz e Putin hanno convenuto di "mantenere le comunicazioni" dopo la telefonata di oggi, secondo quanto ha detto all'agenzia di stampa ufficiale russa Tass una fonte dell'esecutivo germanico. Scholz aveva parlato con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prima di sentire il leader russo. Zelensky, stando a quanto riporta il media britannico Sky News, ha detto a Scholz che la sua telefonata a Putin "aiuterà il presidente russo a ridurre il suo isolamento e, in ultima analisi, a far proseguire la guerra in Ucraina". "Ho appena ricevuto una telefonata dal cancelliere Scholz che mi ha riferito del suo colloquio con Vladimir Putin. Mi ha fatto piacere sentire che non solo ha condannato l'aggressione russa, ma ha anche ribadito la posizione polacca: 'Niente che riguardi l'Ucraina senza l'Ucraina'", scrive sulla rete sociale X il premier polacco Donald Tusk.

2 mesi fa
Zelensky: "Con Trump la guerra di Putin finirà prima"
Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Suspilne, la società pubblica di radiodiffusione dell'Ucraina.

"Sotto l'amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, la guerra della Russia contro l'Ucraina finirà prima, anche se non esiste una data esatta". Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un'intervista a Suspilne, la società pubblica di radiodiffusione dell'Ucraina. Zelensky ha assicurato che con Trump si è sviluppata "un'interazione costruttiva", aggiungendo che il tycoon gli ha chiesto di partecipare ai negoziati con la Russia. "Siamo un paese indipendente. E noi durante questa guerra abbiamo dimostrato che la retorica del 'siediti e ascolta' non funziona", ha sottolineato il leader ucraino.

2 mesi fa
Gli Usa: "Non daremo più soldi all'Ucraina"
È quanto detto da alcune fonti informate alla stampa statunitense.

Lo speaker della Camera Usa Mike Johnson ha detto alla trumpiana Marjorie Taylor Greene nell'incontro a porte chiuse di oggi tra i deputati repubblicani che non saranno più inviati soldi all'Ucraina. Lo riferiscono al New York Times due fonti informate.

2 mesi fa
Trump Jr punge Zelensky: "Ha 38 giorni prima di perdere paghetta"
Il figlio del presidente eletto degli Stati Uniti ha condiviso su Instagram un video del presidente ucraino accanto al tycoon con la didascalia ironica.

Donald Trump junior prende in giro su Telegram Volodymyr Zelensky, affermando che la "paghetta" del presidente ucraino terminerà quando suo padre entrerà alla Casa Bianca. Il figlio del presidente eletto degli Stati Uniti ha condiviso su Instagram un video di Zelensky accanto a Trump con la didascalia: "Pov ('point of view', ndr.): mancano 38 giorni alla perdita della tua paghetta".

2 mesi fa
Giovedì scorso la prima telefonata Trump-Putin
© Shutterstock
© Shutterstock
Durante la conversazione, il tycoon ha consigliato al presidente russo di non intensificare il conflitto e gli ha ricordato la consistente presenza militare di Washington in Europa.

Il presidente eletto Donald Trump ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin giovedì, prima conversazione telefonica tra i due leader da quando il tycoon ha vinto le elezioni. Lo scrive il Washington Post citando diverse persone a conoscenza della questione. I due hanno parlato dell'Ucraina.

I temi affrontati

Nella loro telefonata Trump e Putin hanno discusso l'obiettivo della pace nel continente europeo e il presidente eletto americano ha espresso interesse per ulteriori conversazioni per parlare di "una rapida risoluzione della guerra in Ucraina". Durante la telefonata con Putin, secondo il Washington Post, Donald ha consigliato al presidente russo di non intensificare la guerra in Ucraina e gli ha ricordato la consistente presenza militare di Washington in Europa.

2 mesi fa
Giovedì 7 prima telefonata Trump-Putin, focus su Ucraina
È quanto scritto dal Washington Post citando diverse persone a conoscenza della questione.

Il presidente eletto Donald Trump ha parlato con il presidente russo Vladimir Putin giovedì, prima conversazione telefonica tra i due leader da quando Trump ha vinto le elezioni: lo scrive il Washington Post citando diverse persone a conoscenza della questione. I due hanno parlato dell'Ucraina. Nella loro telefonata Donald Trump e Vladimir Putin hanno discusso l'obiettivo della pace