
Nel mondo le vittime di tratta o sfruttamento, secondo le stime visto che il fenomeno rimane sommerso, sarebbero oltre 40 milioni, di cui 10 milioni avrebbero meno di 18 anni, pari ad uno su quattro. La crisi legata alla pandemia Covid-19 ha spinto lo sfruttamento sessuale dei minori dalle strade all’interno delle case e on line, con un boom della pedopornografia in Europa.
Alla vigilia della Giornata internazionale contro la tratta di esseri umani (30 luglio), Save the Children diffonde la X edizione del rapporto “Piccoli schiavi invisibili”.
In Europa, i dati della Commissione sono fermi ai circa 20’000 casi della rilevazione del 2015-2016, che confermano la proporzione di un quarto per i minori e segnala la prevalenza di vittime di sesso femminile (68%).
Il cibercrimine connesso alla tratta e allo sfruttamento ha sviluppato nel tempo enormi capacità operative, con l’aumento della richiesta di sevizi erotici on line, in videochat o webcam durante il lockdown. Secondo la Commissione europea la domanda di materiale pedopornografico sarebbe aumentata durante il lockdown fino al 30% in alcuni Stati membri dell’Unione.
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