
Padre e figlio denunciati a piede libero alla procura italiana perché ritenuti responsabili di traffico illecito di stupefacenti. È la conclusione delle indagini svolte dalla Guarda di Finanza di Como nei confronti di due uomini, che hanno portato al sequestro di oltre 400 chili di infiorescenze, resine derivati dalla cannabis e panetti di hashish, di cui oltre 280 kg, a seguito di analisi chimico-tossicologiche, con principio attivo di THC oltre al valore consentito (0,5%).
Le indagini
L'indagine, viene spiegato in una nota, è stata svolta a contrasto del traffico di sostanze stupefacenti lungo i valichi di confine di Crociale dei Mulini - Comune di Uggiate con Ronago (CO) - e Maslianico (CO). Le attività, avviate a seguito dell’attuazione di un mirato dispositivo di controllo economico del territorio e di vigilanza doganale da parte dei militari del Gruppo Ponte Chiasso, hanno fatto emergere l’esercizio abituale e sommerso di un’attività di importazione illecita di ingenti quantitativi di cannabis e derivati dalla limitrofa Svizzera. Le successive verifiche effettuate attraverso i sistemi di videosorveglianza davano conferma di diversi transiti anomali da parte degli indagati - padre e figlio di nazionalità italiana -, soprattutto in orari notturni ed alle prime luci dell’alba.
Come agivano i due
Per eludere i controlli delle forze dell’ordine, i due uomini, dal loro ingresso in territorio italiano, fino al luogo di destinazione dei relativi carichi, attuavano il metodo della "staffetta", percorrendo il tragitto a distanza di pochi minuti l’uno dall’altro, in modo da permettere al primo veicolo di effettuare la “bonifica” del percorso e verificare l’eventuale presenza di posti di controllo. L’assenza di documentazione di trasporto e l’incongruenza delle dichiarazioni fornite sia sul luogo di origine, sia di destinazione finale della merce ha insospettito i finanziari, che hanno così deciso di avviare delle indagini al fine di ricostruire la filiera. La merce, una volta importata in Italia, veniva spedita attraverso ignare società di logistica a centinaia di clienti finali, anche ad alcune attività commerciali, del nord Italia e dell'Unione europea, come Repubblica Ceca, Ungheria e Austria.