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Russia in default sul debito estero
Immagine Shutterstock
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Keystone-ats
2 anni fa
È la prima volta dal 1918. L’evento ha però una valenza prevalentemente simbolica, dato che il paese è già economicamente emarginato da gran parte dell’Occidente

La Russia in default sul suo debito in valuta estera per la prima volta dal 1918. Lo riporta Bloomberg. Il default è scattato alla scadenza del periodo di grazia sui circa 100 milioni di dollari di obbligazioni non pagate, bloccate a causa delle sanzioni ad ampio raggio adottate ai danni del Cremlino in risposta all'invasione dell'Ucraina.

Una valenza “simbolica”
L'evento ha in realtà valenza più che altro simbolica, almeno per ora. La Russia è infatti un Paese economicamente, finanziariamente e politicamente già emarginato per gran parte dell'Occidente. In più il fallimento sarebbe dovuto non alla mancanza di denaro da parte del debitore, bensì alla chiusura dei canali di trasferimento da parte dei creditori.

Una situazione già sfiorata
Mosca aveva già sfiorato la stessa probabilità nei primi mesi di quest'anno, ma aveva gestito la situazione modificando i metodi di pagamento. A maggio, il Tesoro americano non ha però rinnovato la licenza che esentava gli investitori americani dalle sanzioni: da quel momento per i russi è diventato impossibile pagare il debito in dollari o nelle valute citate nei prospetti delle emissioni.

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