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Notre-Dame, il bilancio di un disastro
Notre-Dame, il bilancio di un disastro
Notre-Dame, il bilancio di un disastro
Redazione
6 anni fa
Macron: "struttura salva, ricostruiremo tutto". Uno dei 500 pompieri intervenuti è rimasto gravemente ferito

È un bilancio increscioso quello dell'incendio che ha devastato la cattedrale di Notre Dame di Parigi. Questa mattina tutti i più importanti quotidiani del mondo hanno hanno aperto con la notizia di questa tragedia in prima pagina. Le immagini del rogo di Notre Dame hanno fatto il giro del mondo e hanno scioccato tutti. Un colpo al cuore per quello che non è solo un simbolo della Francia, ma patrimonio dell'umanità e testimonianza di più di 850 anni di storia europea. 

L'incendio, divampato ieri sera poco prima delle 19, apparentemente dalle impalcature installate per i lavori di ristrutturazione della struttura, è ora sotto controllo. I quasi 500 pompieri intervenuti hanno lottato contro le fiamme per ore, riuscendo a domarle con molta difficoltà. Un'operazione condotta tentando di limitare i danni alla cattedrale il più possibile. Tuttavia, come riportano vari siti internazionali, una grande parte della struttura è andata distrutta. Oltre all'imponente guglia crollata nella serata di ieri, è bruciato l'intero tetto e una parte delle volte in pietra è crollata. Le due torri e il rosone settentrionale sono fortunatamente salvi.

La procura di Parigi ha annunciato di avere aperto un’indagine per "distruzione involontaria tramite incendio". Attualmente non si registrano morti, tuttavia uno dei 500 pompieri intervenuti, come ha comunicato il comandande dei vigili dei fuoco parigini Jean-Claude Gallet, sarebbe ferito gravemente. 

"Abbiamo evitato il peggio grazie al coraggio dei pompieri, abbiamo salvato la struttura e la facciata. La ricostruiremo, tutti insieme, è quello che i francesi si aspettano, che la nostra storia merita" queste le parole del presidente francese Emmanuel Macron, sul luogo dell'incidente. Parole di sgomento e supporto a tutto il popolo francese sono state espresse anche dai principali capi di Stato europei. Macron ha anche lanciato una raccolta fondi nazionale mentre ol miliardario francese Francois Pinault ha dichiarato che donerà 100 milioni di euro per ricostruire la cattedrale di Notre Dame. Pinault è il fondatore di Kering, il gigante del lusso che controlla Gucci e Balenciaga.

I sostenitori dell'Isis, invece, secondo quanto riporta Intelligence Site, hanno festeggiato per la tragedia definendola un colpo "ai cuori dei leader crociati".

Il Consiglio Federale esprime profonda tristezza

Anche le autorità svizzere sono scosse dall'incendio che ha colpito ieri sera la Cattedrale di Notre-Dame a Parigi. Il presidente della Confederazione Ueli Maurer ha espresso la sua solidarietà alla Francia a nome di tutto il Consiglio federale. "Vorrei esprimere tutta la nostra più profonda tristezza nel vedere un così amato monumento nel cuore di Parigi, a tutti molto caro, avvolto dalle fiamme", si legge in una presa di posizione pubblicata sull'account Twitter del portavoce André Simonazzi.

Incertezza sulla stabilità della struttura

"L'incendio è spento, ma la stabilità della Cattedrale di Notre-Dame e la profondità strutturale del danno sono ancora incerti". Lo ha detto il segretario di Stato francese all'Interno, Laurent Nunez, arrivato sul posto all'alba, citato da Le Figaro. Nunez ha aggiunto che per dirimere queste domande è convocata per questa mattina una riunione di esperti e architetti, che faranno il punto con i vigili del fuoco, anche per capire se questi potranno continuare la loro missione all'interno della cattedrale. "Sul posto - ha detto Nunez - sono ancora al lavoro un centinaio di vigili del fuoco con otto mezzi antincendio. La questione - ha concluso - è strutturale: sapere come l'edificio resisterà al gravissimo incendio che ha subito la notte scorsa".

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