Estero
Nominare date su ingresso in Ue è chiudere porte
Redazione
3 anni fa

“Crediamo che non sia corretto nominare date” sull’ingresso dell’Ucraina in Unione europea. “È un processo di cui siamo consapevoli, che tra la precandidatura e diventare membro è un percorso, siamo pronti a questo, ma con questo tipo di messaggi sulle date sembra di chiudere le porte, sembra un fallimento di quanto abbiamo fatto finora, pagando il prezzo più alto per questo”. Lo ha dichiarato la viceministra degli Esteri ucraina Emine Dzhaparova, a margine di una lectio magistralis per l’inaugurazione del biennio accademico 2021/2023 del Master in giornalismo dell’università Luiss di Roma. “Dico sempre che il nostro Paese non sta cercando un ingresso dal retro per entrare in Unione europea. Lo stiamo facendo dal 2014” e “se c’è la volontà politica troveremo sempre una strada”, ha detto la viceministra. “Quello che non era possibile quattro mesi fa è possibile oggi. La Svezia e la Finlandia nella Nato è possibile oggi e non era possibile quattro mesi fa” e “l’Ucraina come stato candidato” nell’Ue “è possibile oggi. Abbiamo presentato il questionario e abbiamo risposto a tutte le domande” ed “entro la fine giugno ci sarà un incontro del Consiglio dove i leader europei definiranno il nostro futuro. In Ucraina probabilmente il principale sentimento è che stanno combattendo non solo per noi, ma per tutti. Si deve comprendere nelle capitali europee che la pace in Europa è possibile perché l’Ucraina contiene questa guerra, questa aggressione”, ha sottolineato.

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