Il caso
Minori e siti porno, in Francia deflagra la guerra
© Shutterstock
© Shutterstock
Redazione
2 giorni fa
Si è acuito il braccio di ferro fra l’industria del porno e le autorità politiche. Alcuni siti molto noti si sono auto-oscurati come segno di protesta contro le regolamentazioni sempre più stringenti per la verifica dell’età da parte delle autorità.

“La libertà non ha un pulsante off”. Se in questo momento qualcuno provasse ad accedere a Pornhub da un indirizzo ip francese, si troverebbe davanti questa schermata. I contenuti erotici sostituiti da una Marianne (allegoria che rappresenta la Repubblica francese), con il tradizionale cappello frigio (simbolo di libertà e ribellione) colorato in arancione, emblema del noto sito per adulti. Un’allegoria nell’allegoria che segna, di fatto, la deflagrazione della guerra del porno in Francia in seguito alle turbolenze che stanno attraversando l’intera Europa. Sì, perché a partire da mercoledì, il gruppo Aylo, proprietario delle piattaforme più visitate al mondo, ha sospeso l'accesso a YouPorn, Pornhub e RedTube in Francia, in segno di protesta contro l'obbligo di implementare sistemi di verifica dell'età più stringenti a tutela dei minori.

Cosa è cambiato

La nuova normativa del governo francese impone l’utilizzo di metodi di “doppia verifica” come l'analisi di documenti d'identità, la stima dell'età tramite selfie o l'utilizzo di carte di credito, mentre oggi per accedere a questi siti basta dichiarare con un “clic” di avere più di 18 anni e il gioco è fatto. La decisione, che colpisce il secondo mercato più grande dell'azienda (con 7 milioni di utenti al giorno) dopo gli Stati Uniti, rappresenta un’escalation nella battaglia condotta dalle autorità di regolamentazione nazionali ed europee. Mentre la Francia procede autonomamente, Bruxelles sta infatti sviluppando una strategia coordinata che culminerà nel lancio di un'applicazione europea di verifica dell'età prevista per luglio 2025.

Indagini contro 4 siti

Nel frattempo, la stessa Commissione Europea il 27 maggio ha già avviato delle indagini formali contro quattro grandi siti pornografici – Pornhub, Stripchat, Xnxx e XVideos – per presunte violazioni del Digital Services Act, il nuovo pacchetto comunitario sui servizi digitali. Anche in questo caso l'accusa è quella di non aver implementato misure sufficienti per verificare l'età degli utenti. Ricordiamo che in Francia 2,3 milioni di minori visitano siti pornografici ogni mese, passando dal 19% alla fine del 2017 al 28% alla fine del 2022. Si tratta di un minorenne su tre.

I rischi

Il tema, come detto, è caldo in tutta Europa. Ma quali sono i rischi dietro a un uso smodato e sempre più precoce di questi contenuti? “Occorrono delle regolamentazioni poiché i danni emotivi, affettivi e sessuali dell’accesso a una pornografia in un'età inadeguata a reggere le immagini che vengono proposte, crea una distorsione e una diseducazione alle relazioni affettive, autentiche e sane”, spiega la sessuologa Kathya Bonatti, interpellata da Ticinonews. Ma è possibile combinare la fruizione di contenuti pornografici con una sessualità sana? “Bisognerebbe accompagnare con un’educazione adeguata. Occorre comprendere e distinguere cos’è la pornografia; lì è finzione e anche la modalità di come viene presentata la sessualità non corrisponde alla realtà di ciò che poi porta all'appagamento di entrambi”.