Live Guerra in Ucraina
Riunione Putin-Witkoff, nessuna intesa sui territori
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un giorno fa
Tutti gli aggiornamenti sul conflitto.
6 ore fa
Cassis: "L'OSCE dovrà monitorare l'eventuale cessate il fuoco in Ucraina"
Lo ha affermato il ministro degli esteri elvetico al suo arrivo alla riunione dei capi della diplomazia dei paesi dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa.

L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) dovrebbe svolgere un ruolo attivo in caso di un eventuale cessate il fuoco in Ucraina: il consigliere federale Ignazio Cassis, che l'anno prossimo ne diverrà presidente, intende aumentare la disponibilità dell'organizzazione, come ha affermato a Vienna. L'OSCE potrebbe monitorare un possibile cessate il fuoco, ha aggiunto il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) al suo arrivo alla riunione dei capi della diplomazia dei paesi dell'Organizzazione. Durante il vertice si rifletterà sul periodo postbellico, ha dal canto suo affermato il ministro degli esteri norvegese Espen Barth Eide. In Europa non deve calare nuovamente una cortina di ferro. L'OSCE ha l'obiettivo di garantire stabilità, pace e democrazia durature attraverso il dialogo politico. È considerata la più grande organizzazione regionale per la sicurezza a livello mondiale.


10 ore fa
Putin: "È stato molto utile l'incontro con Witkoff e Kushner"
Lo ha detto il presidente russo in un'intervista.

L'incontro con Steve Witkoff e Jared Kushner "è stato molto utile". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin in un'intervista a India Today alla vigilia di una missione nel Paese asiatico, scrive la Tass. Putin ha aggiunto che "Washington ha proposto di suddividere il piano in 28 punti in quattro pacchetti separati. Hanno proposto di discuterne con noi", ha detto spiegando che si tratta comunque degli stessi temi discussi con Donald Trump in Alaska. La Russia libererà il Donbass e la 'Nuova Russia' (i territori ucraini annessi unilateralmente, ndr) Novorossiya con mezzi militari o con altri mezzi, ha aggiunto Putin. "Tutto si riduce a questo: o libereremo questi territori con la forza, oppure le truppe ucraine lasceranno questi territori e smetteranno di combattervi", ha sottolineato.

"Una conversazione concreta"

L'incontro con gli inviati Usa Steve Witkoff e Jared Kushner è durato cinque ore perché "lavorare sul piano di pace per l'Ucraina è difficile" e "ogni punto dovrebbe essere discusso in dettaglio, poiché la Russia non è d'accordo con tutti", ha aggiunto il presidente russo. "Ecco perché ci è voluto così tanto tempo", ha spiegato: "È stata una conversazione necessaria, assolutamente concreta". Putin ha osservato che ci sono state questioni su cui non è stato raggiunto un consenso. Il presidente statunitense Donald Trump sta "cercando sinceramente di trovare una soluzione consensuale al problema ucraino, ma questo compito non è facile", ha messo in evidenza Putin. "Questo è un compito difficile e una missione difficile quella che il presidente Trump si è assunto", ha detto il leader russo. "Riuscire a raggiungere un consenso tra le parti in conflitto non è un'impresa facile". "Ma il presidente Trump sta davvero cercando sinceramente di riuscirci, ne sono certo", ha concluso.

un giorno fa
Il 20% del Donetsk e la sicurezza: Ecco i nodi irrisolti degli accordi
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Le parti si sono confrontate sulle proposte frutto delle trattative serrate fra gli Stati Uniti, l'Ucraina e gli alleati europei. Ma le posizioni di Kiev e Mosca restano distanti e i nodi da sciogliere ancora molti.

Cinque ore e nessun accordo. L'incontro a Mosca di Steve Witkoff e Jared Kushner con il presidente russo Vladimir Putin si è risolto senza alcun compromesso. Le parti si sono confrontate sulle proposte frutto delle trattative serrate fra gli Stati Uniti, l'Ucraina e gli alleati europei. Ma le posizioni di Kiev e Mosca restano distanti e i nodi da sciogliere ancora molti, soprattutto - e su questo non c'è accordo - per quanto riguarda la questione dei territori contesi. Per Volodymyr Zelensky e i suoi alleati l'integrità territoriale è un principio irrinunciabile, così come per Putin è la rinuncia dell'Ucraina a entrare nella Nato. Temi spinosi sui quali le trattative proseguono e che avranno un impatto sul futuro contesto di sicurezza all'interno del quale l'Ue si troverà a operare.

Il 20% del Donetsk e i territori

La Russia preme per il riconoscimento dei territori annessi, incluse aree che non ha ancora conquistato come il 20% della regione del Donetsk. Mosca insiste anche sul riconoscimento legale e non solo de facto di Crimea e Donbass come territori russi da parte della comunità internazionale. Kiev si oppone ritenendo che il riconoscimento violerebbe il principio di integrità territoriale e sovranità. "I confini non possono essere modificati con la forza", ripete da tempo Zelensky. La proposta iniziale di Trump prevedeva il riconoscimento de facto alla Russia di Crimea, Luhansk e Donetsk, e il congelamento lungo la linea di contatto del Kherson e Zaporizhzhia. Nella controproposta europea si prevede che Kiev si impegna a non recuperare il proprio territorio sovrano occupato con mezzi militari.

Le garanzie di sicurezza

Il piano di Trump conteneva una struttura di garanzie di sicurezza per Kiev sulla carta, fatta soprattutto di impegni. L'Ue ha rilanciato chiedendo "solide garanzie di sicurezza giuridicamente vincolanti", con un accordo simile all'articolo 5 della Nato per prevenire future aggressioni. Il piano europeo chiede inoltre un esercito ucraino di 800.000 uomini contro i 600.000 previsti dal presidente americano.

La NATO

L'Alleanza Atlantica è un altro tema di scontro e Mosca ha ammesso che la questione dell'adesione dell'Ucraina all'Alleanza "è una delle questioni chiave". Il piano di Trump prevedeva che Kiev sancisse nella sua costituzione che non avrebbe aderito alla Nato e la Nato, a sua volta, includesse nel suo statuto che l'Ucraina non sarebbe stata ammessa in futuro. Per l'Europa, invece, l'ingresso di Kiev nell'Alleanza dipende dal consenso dei membri della Nato, che per ora non c'è.

Asset Russi

Per l'Ucraina e gli europei è un punto dirimente: Kiev deve essere completamente ricostruita e risarcita finanziariamente, anche attraverso gli asset russi congelati. A Bruxelles c'è la volontà di andare avanti sui beni russi congelati anche se il piano americano prevedeva che agli asset russi andassero affiancati 100 miliardi dall'Ue. E a beneficiare per il 50% della ricostruzione post-guerra sarebbero state le imprese statunitensi.

Elezioni e sovranità

Gli americani e gli europei sono d'accordo sulla sovranità di Kiev, in quello che è considerato uno smacco a un Putin convinto che l'Ucraina non sia uno stato reale e sia parte della Russia. Sulle elezioni, invece, ci sono delle differenze fra gli Stati Uniti e l'Europa: Trump nel suo piano ha stabilito che l'Ucraina dovrebbe andare al voto dopo 100 giorni. La controproposta europea, invece, parla di elezioni il prima possibile dopo la firma dell'accordo di pace.

un giorno fa
Riunione Putin-Witkoff, nessuna intesa sui territori
Il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov ha definito le discussioni "utili e costruttive". Tuttavia "la Russia concorda solo su una parte del piano americano".

Nessuna svolta al vertice al Cremlino tra Vladimir Putin, Steve Witkoff e Jared Kushner. Dopo oltre cinque ore di colloqui, gli emissari dello zar hanno fatto sapere che "non è stato trovato un compromesso" su uno dei nodi principali: i territori contesi con Kiev. L'esito del vertice, nella versione del Cremlino, è stato riassunto dal consigliere presidenziale Yuri Ushakov: discussioni "utili e costruttive", ma la Russia concorda solo su una parte del piano americano, mentre "qualcosa suscita critiche", e quindi "c'è ancora molto lavoro da fare". Le trattative, ha aggiunto, continueranno con l'inviato speciale Witkoff e Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump.

Rubio: "Compiuti alcuni progressi"

In seguito, da Washington, il segretario di Stato americano Marco Rubio ha dichiarato che sono stati compiuti "alcuni progressi" nei colloqui con la Russia per porre fine alla guerra con l'Ucraina. "Quello che abbiamo cercato di fare, e credo che abbiamo fatto qualche progresso, è capire con cosa potrebbero convivere gli ucraini che dia loro garanzie di sicurezza per il futuro", ha detto Rubio in un'intervista a FOX News, aggiungendo che gli Stati Uniti sperano che il compromesso "permetta" agli ucraini "non solo di ricostruire la loro economia, ma di prosperare come paese".

2 giorni fa
Putin: "L'Europa vuole la guerra? Noi siamo pronti". Trump: "Un disastro"
"Se l'Europa vuole la guerra, noi siamo pronti", ha tuonato lo zar prima di incontrare gli americani, attaccando anche le autorità di Kiev che "sembrano vivere su un altro pianeta", rifiutando di riconoscere la situazione per loro sfavorevole sul campo di battaglia.

Colloqui serrati al Cremlino tra russi e americani, cominciati quando a Mosca erano ormai le 20, per cercare di mettere un punto alla guerra in Ucraina. Ma la sua posizione Vladimir Putin l'ha fatta capire chiaramente prima di ricevere Steve Witkoff e Jared Kushner: la Russia respinge come "inaccettabili" le proposte di modifica degli europei al piano di pace di Donald Trump, perché hanno "solo un obiettivo, quello di bloccare l'intero processo di pace" perseguito dal presidente americano. "Se l'Europa vuole la guerra, noi siamo pronti", ha tuonato lo zar prima di incontrare gli americani, attaccando anche le autorità di Kiev che "sembrano vivere su un altro pianeta", rifiutando di riconoscere la situazione per loro sfavorevole sul campo di battaglia.

Trump: "Un disastro"

Nemmeno le ultime dichiarazioni di Trump giustificano l'ottimismo. La guerra in Ucraina è un "disastro", ha detto. "La nostra gente è in Russia per risolvere la situazione, non è una situazione facile, lasciatemelo dire", ha riconosciuto il capo della Casa Bianca. Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha ammesso che qualcuno degli alleati di Kiev "è stanco" e lui teme che Washington possa perdere interesse ai negoziati. "L'obiettivo della Russia è quello di far perdere interesse all'America in questa situazione", ha affermato il leader ucraino. L'inviato speciale Usa Witkoff, accompagnato dal genero del tycoon Kushner, sono arrivati a Mosca nel primo pomeriggio, e subito sono stati presi in consegna da Kirill Dmitriev, il consigliere di Putin per gli investimenti esteri con il quale lo stesso Witkoff ha instaurato uno stretto rapporto da mesi e che aveva ricevuto a Miami alla fine di ottobre per discutere le proposte di pace per l'Ucraina.

Le discussioni al Cremlino

Un pranzo in un rinomato ristorante, una visita al Teatro Bolshoi e una passeggiata sulla Piazza Rossa hanno preceduto le discussioni al Cremlino, dove Putin è stato affiancato dallo stesso Dmitriev e dal consigliere per la politica estera Yuri Ushakov. Chiara la linea di Mosca, che sul terreno rafforza le sue posizioni e che poche ore prima aveva annunciato la conquista della strategica città di Pokrovsk, nella regione di Donetsk, smentita da Kiev. "La Russia - ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov - rimane aperta ai negoziati di pace". "Ma attraverso i negoziati - ha aggiunto - dobbiamo raggiungere i nostri obiettivi ed eliminare le cause iniziali dell'operazione militare che abbiamo iniziato". Tali obiettivi non sono solo territoriali, perché Mosca non cessa di insistere sulla necessità che l'Ucraina rinunci ad entrare nella Nato e in ogni alleanza militare con gli occidentali, perché la presenza di basi e truppe straniere sarebbe vista come una minaccia dalla Russia. Le posizioni assunte invece dagli europei, in particolare dalla Coalizione dei Volenterosi, tra i quali si continua a parlare dell'invio di truppe di "rassicurazione", dimostra, secondo Putin, che l'Europa occidentale non ha rinunciato al sogno di "infliggere una sconfitta strategica alla Russia". Ciò dimostra che questi Paesi "sono ancora a favore della guerra", ha accusato il capo del Cremlino, per lanciare poi un durissimo monito. "Non combatteremo con l'Europa, come ho già detto cento volte - ha scandito - ma se all'improvviso l'Europa decide di combattere e avvia le ostilità, siamo pronti a rispondere immediatamente, e nessuno ne deve dubitare".

Incontri con Zelensky

Zelensky, in visita oggi in Irlanda, ha detto che Witkoff e Kushner sono sempre "benvenuti" a Kiev per riferire dei colloqui al Cremlino. Mentre un giornalista di Axios ha riferito che i due inviati americani dovrebbero incontrare lo stesso Zelensky in "un Paese europeo". Forse già domani a Bruxelles, ha lasciato intendere una fonte ucraina all'Afp. Il leader ucraino ha giudicato questo come "uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici" per le prospettive di pace, e ha reso noto che l'ultima bozza del piano, quindi quella presentata a Putin, è stata ridotta a 20 punti rispetto ai 28 iniziali, dopo i colloqui tra delegazioni degli Usa e dell'Ucraina a Ginevra e in Florida. Nulla si sa dei contenuti. Ma Zelensky ha sottolineato che "alcune cose devono ancora essere risolte". I nodi più spinosi sembrano essere sempre quelli dei territori e delle future garanzie di sicurezza per l'Ucraina, soprattutto se non dovesse entrare nella Nato. Un problema, quest'ultimo, che secondo il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Mark Rutte, "sarà trattato separatamente" in una trattativa che "ovviamente includerà la Nato". Comunque, ha chiarito ancora Rutte, "nella Nato si entra se c'è il consenso fra tutti gli alleati, e per quanto riguarda l'Ucraina questo consenso al momento non c'è".

2 giorni fa
Zelensky: "La fine della guerra è più vicina che mai"
Lo ha affermato il presidente ucraino.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nella sua visita in Irlanda, ha affermato che la sua visita rappresenta "uno dei momenti più difficili e allo stesso tempo più ottimistici", poiché "ora, più che mai, c'è la possibilità di porre fine a questa guerra", affermando che l'ultima bozza del piano di pace è composta da 20 punti, sui quali si è lavorato a Ginevra e in Florida, ma "alcune cose devono ancora essere risolte". C'è una chance di mettere fine alla guerra in Ucraina in modo "decente e dignitoso", grazie allo "sforzo" negoziale degli Usa, ha sottolineato.

3 giorni fa
Putin: "Bisogna prepararsi a continuare a combattere anche durante l'inverno"
Lo ha affermato il presidente russo durante la visita a un centro di comando.

Visitando un centro di comando delle truppe impegnate nel conflitto in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che le forze di Mosca devono prepararsi a continuare a combattere anche durante l'inverno. "Putin - scrive il Cremlino sul suo canale Telegram - ha ringraziato i comandanti e il personale delle formazioni per le azioni riuscite, e ha posto l'obiettivo di garantire alle forze russe tutto ciò di cui hanno bisogno per condurre azioni militari nel periodo invernale prossimo".

3 giorni fa
Zelensky: "L'offensiva russa in corso non ha avuto successo"
"La questione territoriale è la più difficile", ha aggiunto il presidente ucraino. "I russi non vogliono fermarsi nonostante le perdite".

Nella conferenza stampa al fianco di Emmanuel Macron all'Eliseo, Volodymyr Zelensky è stato interrogato sui dati dell'Istituto americano per lo studio della guerra secondo i quali l'esercito russo ha realizzato a novembre il suo più importante progresso sul fronte ucraino da un anno. "C'è stata un'avanzata dell'esercito russo", ha ammesso Zelensky, aggiungendo però che "l'offensiva in corso non ha ottenuto successo". "I combattimenti - ha aggiunto il presidente ucraino - sono durissimi. I costi umani della guerra sono terribili. La Russia ha subìto molte perdite ad ottobre. Il problema dei russi è che non vogliono fermarsi nonostante le perdite".

"Nessuna ricompensa per la Russia"

"La questione territoriale è la più difficile", ha aggiunto Zelensky. "I russi non vogliono fermarsi nonostante le perdite. E per la Russia è una questione di territorio, ma è una questione che deve essere collegata alle garanzie di sicurezza. Al centro, ci sono le persone. E noi dobbiamo garantire ai nostri cittadini che l'aggressione non si ripeterà". "Noi - ha detto ancora il leader di Kiev - dobbiamo fare in modo che la Russia non abbia l'impressione di ottenere una ricompensa per la guerra".

5 giorni fa
Scandalo corruzione: si dimette il braccio destro di Zelensky
Il consigliere presidenziale Andriy Yermak doveva recarsi oggi negli USA per i negoziati di pace. "Sono disgustato, vado al fronte".

Il consigliere presidenziale e stretto alleato di Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, si è dimesso dopo la perquisizione del suo appartamento nell'ambito dell'inchiesta su uno scandalo corruzione da 100mln di euro. Lo riferiscono i media di Kiev. Zelensky ha elogiato Yermak, considerato il suo braccio destro, ma ha chiarito che "non ci dovrebbe essere motivo di essere distratti da nient'altro che dalla difesa dell'Ucraina". Secondo alcune indiscrezioni, Yermak si apprestava a partire per gli Usa per i negoziati di pace.

Doveva andare a Miami per i colloqui

Secondo il sito di notizie americano Axios, Yermak doveva recarsi oggi "a Miami per colloqui con la squadra del presidente Trump sul piano di pace". Yermak, insieme ad alcuni consiglieri di Zelensky, avrebbe dovuto "tenere negoziati con il genero del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, Jared Kushner, e l'inviato speciale Steve Witkoff". L'obiettivo, secondo Axios, era "finalizzare l'intesa tra Stati Uniti e Ucraina prima che Witkoff e Kushner si recassero a Mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin".

La perquisizione

Ieri, gli investigatori hanno effettuato perquisizioni nell'ufficio del consigliere presidenziale e nella sua abitazione nell'ambito di un'indagine più ampia sullo scandalo delle tangenti sull'energia nucleare, presumibilmente gestito da un collaboratore del presidente ucraino fuggito dal Paese. "Gli inquirenti non hanno alcun ostacolo", ha detto Yermak: "Hanno avuto pieno accesso all'appartamento. Da parte mia c'è la massima collaborazione".

Yermak: "Vado al fronte, disgustato dalla mancanza sostegno"

"Vado al fronte e sono pronto a qualsiasi rappresaglia. Sono una persona onesta e perbene". Lo ha dichiarato Andriy Yermak al New York Post. "La mia dignità non è stata tutelata, nonostante sia a Kiev dal 24 febbraio 2022. Pertanto, non voglio creare problemi a Zelensky, vado al fronte", ha detto. Yermak si dice "disgustato" per le accuse che gli vengono rivolte, "ancora più disgustato dalla mancanza di sostegno da parte di coloro che conoscono la verità".

6 giorni fa
Zelensky licenzia il suo braccio destro dopo le perquisizioni anticorruzione
Le dimissioni, che rischiano di destabilizzare la presidenza, giungono in un momento molto difficile per l'Ucraina, i cui soldati stanno lottando in prima linea e che sta negoziando con gli Stati Uniti un piano per porre fine a quattro anni di guerra con la Russia.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha licenziato oggi il suo capo di gabinetto, Andrii Jermak, considerato il suo braccio destro e uno degli uomini più influenti in Ucraina, dopo che la sua casa è stata perquisita dagli investigatori dell'agenzia anticorruzione. Le dimissioni, che rischiano di destabilizzare la presidenza, giungono in un momento molto difficile per l'Ucraina, i cui soldati stanno lottando in prima linea e che sta negoziando con gli Stati Uniti un piano per porre fine a quattro anni di guerra con la Russia. Jermak, 54 anni, era a capo della delegazione ucraina per questi colloqui ed era uno dei membri più importanti della squadra del presidente Zelensky. Le sue dimissioni arrivano due settimane dopo la rivelazione di un grave scandalo di corruzione nel settore energetico, già danneggiato dai bombardamenti russi. "Il capo di gabinetto Andrii Jermak ha rassegnato le dimissioni", ha annunciato Zelensky nel suo messaggio quotidiano alla popolazione diffuso sui social network, ringraziandolo per aver "sempre rappresentato la posizione dell'Ucraina" e "sempre adottato una posizione patriottica". Ha dichiarato che sabato terrà dei colloqui con coloro che potrebbero sostituire Jermak come capo della presidenza e un decreto emesso da Zelensky ha convalidato le sue dimissioni. Il presidente ha invitato gli ucraini a "non perdere la (loro) unità", in un momento in cui molte voci hanno messo in discussione per quattro anni la crescente influenza di Jermak sul presidente, descritta da alcuni come "ipnotica", e il suo controllo sull'accesso a Zelensky. In mattinata, l'agenzia ucraina anticorruzione (NABU) e l'ufficio del procuratore specializzato (SAP) hanno perquisito l'abitazione di Jermak, senza specificarne il motivo. Jermak, nominato presidente nel 2020, due anni prima dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, ha confermato le perquisizioni e ha assicurato agli inquirenti la sua "piena collaborazione".

Le perquisizioni

Secondo i parlamentari dell'opposizione, queste perquisizioni sono legate a uno dei peggiori scandali di corruzione della presidenza Zelensky, che ha portato al licenziamento di due ministri e a diversi arresti all'inizio di novembre. All'epoca, la NABU aveva scoperto un "sistema criminale", che gli investigatori ritengono sia stato orchestrato da qualcuno vicino al presidente e che ha portato all'appropriazione indebita di circa 86 milioni di euro nel settore energetico. Incalzato da queste rivelazioni, Zelensky ha introdotto sanzioni contro il presunto organizzatore, Timour Minditch, suo ex socio d'affari e considerato un suo caro amico. Secondo un deputato dell'opposizione, Jermak è indirettamente menzionato nelle registrazioni delle conversazioni tra i sospettati come mandante delle pressioni sulle strutture anticorruzione. Nelle registrazioni compare con lo pseudonimo di "Ali Baba", che è una combinazione delle prime lettere del suo nome e del suo cognome, Andrii Borysovytch.

Chi è Jermak

Ex produttore cinematografico e avvocato nell'ambito della proprietà intellettuale, Jermak aveva lavorato con il presidente Zelensky quando quest'ultimo era un comico molto popolare. Dall'inizio dell'invasione russa, quasi quattro anni fa, ha condotto diverse sessioni di negoziati con gli americani a Washington e, lo scorso fine settimana, a Ginevra. Questa situazione "indebolisce" la posizione ucraina nei negoziati e la Russia "senza dubbio" sfrutterà questo scandalo, ha dichiarato all'AFP l'analista politico ucraino Volodymyr Fessenko. L'influenza di Jermak su Zelensky è stato un argomento molto dibattuto in Ucraina fin dall'inizio della guerra, sollevando dubbi anche all'interno della squadra presidenziale. I critici accusano il capo dello staff di concentrare troppo potere, assumendo di fatto il controllo della politica estera del Paese e controllando l'accesso al presidente. La sua influenza su Zelensky "è come un'ipnosi", ha dichiarato sarcasticamente all'AFP a novembre un'alta fonte del partito presidenziale. Secondo questa fonte, Jermak ha "escluso il ministero degli esteri" dai negoziati con Washington. "Jermak non permette a nessuno di avvicinarsi a Zelensky, se non a persone leali" e cerca di "influenzare quasi tutte le decisioni della presidenza", ha dichiarato all'AFP un ex alto funzionario che ha lavorato con il capo di Stato. A volte soprannominato "vicepresidente", Jermak accompagna Zelensky praticamente a tutti gli eventi ufficiali. Secondo i media, i letti dei due uomini sono addirittura affiancati nel bunker sotterraneo della presidenza, suscitando numerose battute sui social network. I due trascorrono anche il tempo libero insieme, praticando sport o guardando film.

6 giorni fa
L'agenzia anticorruzione ha aperto un'indagine sul braccio destro di Zelensky
Lo ha annunciato l'agenzia nazionale anticorruzione (NABU).

Perquisizioni sono in corso in Ucraina nei confronti di Andrii Jermak, importante capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo ha annunciato l'agenzia nazionale anticorruzione (NABU). "Il NABU e il SAP (l'ufficio del procuratore specializzato nella lotta alla corruzione) stanno attualmente svolgendo perquisizioni presso l'abitazione del capo di gabinetto del presidente ucraino. Queste operazioni sono autorizzate e fanno parte di un'indagine", ha dichiarato il NABU in un comunicato, annunciando "ulteriori dettagli in arrivo". La vicenda giunge in un momento in cui Kiev sta conducendo colloqui molto difficili con gli Stati Uniti sul piano per porre fine alla guerra tra Ucraina e Russia. Jermak è il negoziatore chiave in questo processo. Jermak, 54 anni, che ricopre il suo incarico dal 2020, due anni prima dell'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, ha confermato le informazioni. "Il NABU e il SAP stanno effettivamente svolgendo atti investigativi a casa mia. Gli investigatori non hanno ostacoli" e hanno avuto "pieno accesso al mio appartamento", ha dichiarato su Telegram. "I miei avvocati sono sul posto e stanno interagendo con la polizia", ha aggiunto, assicurando che sta collaborando "pienamente" con gli investigatori.

"Sistema criminale"

Le indagini sono legate a uno dei peggiori scandali di corruzione della presidenza Zelensky, che ha scosso il Paese nelle ultime settimane e ha già portato al licenziamento di due ministri, secondo diversi parlamentari dell'opposizione. Lo scandalo è scoppiato all'inizio di novembre, quando il NABU ha rivelato un "sistema criminale", che gli investigatori ritengono sia stato orchestrato da una persona vicina al presidente e che ha permesso di sottrarre 100 milioni di dollari (circa 81 milioni di franchi) nel settore energetico. Ex produttore cinematografico e avvocato specializzato in proprietà intellettuale, Andrii Jermak è considerato da molti il secondo uomo più influente del Paese dopo il presidente Zelensky. La sua influenza su Zelensky ha sollevato dubbi anche all'interno della squadra presidenziale, con critiche che lo accusano di concentrare troppo potere.

7 giorni fa
Putin: "Stop alle ostilità solo se gli ucraini si ritirano dal Donbass"
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato da Interfax.

La Russia cesserà le ostilità quando le truppe ucraine si saranno ritirate dal Donbass, altrimenti Mosca raggiungerà i suoi obiettivi con mezzi militari. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, citato da Interfax. Il riconoscimento legale della Crimea e del Donbass come territori russi, e non solo de facto, è "una questione chiave" che sarà discussa con una delegazione americana attesa la prossima settimana a Mosca. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin. "Questo è un argomento dei nostri negoziati con gli Usa, una questione chiave".

In seguito alle polemiche sulla telefonata tra l'inviato speciale Usa Steve Witkoff e il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, Putin, citato dalla Tass ha affermato che Witkoff "difende gli interessi del suo presidente e del suo Paese come li vede", non quelli della Russia "È vero abbiamo un dialogo, e non è facile. Sì, conduciamo questo dialogo senza insultarci e sputarci addosso, da persone intelligenti". Quanto ai contenuti della telefonata, potrebbero anche essere "un falso e comunque spiare le conversazioni "è un crimine in Russia". Riguardo alla confisca di capitali russi congelati in Europa a beneficio dell'Ucraina, Putin l'ha definita "un furto", e la Russia sta preparando un "pacchetto di risposte" se ciò avverrà.

7 giorni fa
Berset, "Il Consiglio d'Europa è centrale per una pace giusta in Ucraina"
Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset.

"Anche se non siamo al tavolo delle trattative per la pace in Ucraina, se si guarda alla sostanza, il nostro lavoro è chiaramente centrale in molti settori coperti dal piano che si sta delineando". Lo afferma il segretario generale del Consiglio d'Europa, Alain Berset. Il Consiglio d'Europa vanta una competenza unica in settori che sono importanti per una pace giusta e duratura, evidenzia Berset riferendosi per esempio alla possibile assistenza della Commissione di Venezia in qualsiasi riforma costituzionale che possa essere avviata dopo l'accordo di pace, agli standard che l'organizzazione ha per lo svolgimento delle elezioni, oppure per la difesa dei diritti delle minoranze. O ancora al supporto che il Consiglio d'Europa è in grado di fornire all'Ucraina per il ripristino di istituzioni locali funzionanti e democratiche, comprese quelle giudiziarie, nelle zone liberate dall'occupazione.

Il ruolo della Corte di Strasburgo

"Qualsiasi disposizione contenuta in un accordo di pace dovrà produrre effetti conformi alla Convenzione europea dei diritti umani nell'Ucraina del dopoguerra. E sarà la Corte di Strasburgo a valutare in ultima istanza tali effetti", osserva il segretario generale, aggiungendo che "saranno il Registro dei danni e la futura Commissione per i risarcimenti del Consiglio d'Europa a costituire gli strumenti internazionali indipendenti per affrontare la questione dei risarcimenti". "Incoraggio tutti i nostri Stati membri, nonché i nostri Stati osservatori e i partner della Ue, a includere questi elementi nei rispettivi contributi al processo di pace", termina Berset, ringraziando la Svizzera e la Turchia, 2 Stati membri del Consiglio d'Europa, per le iniziative intraprese al fine di facilitare i negoziati.

9 giorni fa
Zelensky: "Sui principi del piano Usa possibili patti più profondi"
Lo ha detto il presidente ucraino.

I "principi" del nuovo piano americano per porre fine alla guerra in Ucraina potrebbero portare a "accordi più profondi": lo ha detto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, nel rivolgersi alla Coalizione dei volenterosi. Il leader del governo di Kiev ha anche detto ai suoi alleati di essere "pronto ad andare avanti" con tale piano e ha accusato la Russia di essere "cinica" quando colpisce l'Ucraina durante i negoziati di pace.

9 giorni fa
'Witkoff vedrà Putin e Driscoll gli ucraini'
Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Truth.

"Nella speranza di finalizzare questo piano di pace per l'Ucraina, ho incaricato il mio inviato speciale Steve Witkoff di incontrare il presidente Putin a Mosca e, contemporaneamente, il segretario dell'esercito Dan Driscoll incontrerà gli ucraini". Lo scrive il presidente degli Stati Uniti Donald Trump su Truth. "Non vedo l'ora di incontrare Zelensky e Putin, ma solo quando l'accordo per porre fine a questa guerra sarà definitivo o nelle sue fasi finali", ha poi indicato Trump sempre su Truth.

9 giorni fa
"La Russia respingerà il nuovo piano di pace"
Mosca vorrebbe continuare la guerra almeno fino a Natale.

La Russia ha intenzione di respingere il nuovo accordo per la pace redatto da Stati Uniti e Ucraina. Lo riferiscono fonti informate al New York Post. La strategia di Mosca sarebbe di protrarre i colloqui con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump e continuare la guerra almeno fino a Natale.

9 giorni fa
"Gli ucraini hanno accettato le condizioni per l'accordo di pace"
Lo riferisce Abc, citando un funzionario Usa.

Una delegazione ucraina ha concordato con gli Stati Uniti i termini di un potenziale accordo di pace. Lo riferisce Abc, citando un funzionario Usa. "Gli ucraini hanno accettato l'accordo di pace", ha affermato la fonte, anche se "ci sono alcuni dettagli minori da sistemare". Anche il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino, Rustem Umerov, ha riferito oggi su X che è stata raggiunta un'intesa sulla proposta, auspicando una visita a Washington del presidente Volodymyr Zelensky prima della fine di novembre per siglare l'intesa con il presidente Donald Trump.

9 giorni fa
Ecco i punti cruciali del nuovo piano sull'Ucraina
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Reuters affronta i punti principali della bozza europea, anche se va notato che ci sono altre versioni del testo, riportate da organi di stampa americani e britannici, in parte diverse.

Cominciano a emergere alcuni dettagli del nuovo piano di pace in 19 punti, nato dai febbrili negoziati tra gli americani, gli ucraini e gli europei, dopo che il piano americano in 28 punti aveva provocato la levata di scudi di Kiev e dell'Europa. Reuters affronta i punti principali della bozza europea, anche se va notato che ci sono altre versioni del testo, riportate da organi di stampa americani e britannici, in parte diverse.

Concessioni territoriali e Nato

Sulle concessioni territoriali, l'ultima bozza sostiene che "l'Ucraina si impegna a non recuperare il suo territorio sovrano occupato con mezzi militari. I negoziati sugli scambi territoriali inizieranno dalla Linea di Contatto". Sulla Nato, il piano in 19 punti afferma che "l'adesione dell'Ucraina dipende dal consenso dei membri", secondo la versione di Reuters. Si sottolinea che al momento non esiste un consenso, ma il testo lascia aperta la porta.

Forze armate ed elezioni

Per le forze armate il piano europeo suggerisce che l'esercito ucraino sia "limitato a 800'000 uomini in tempo di pace" e non 600'000. In entrambe le bozze, all'esercito russo, ben più numeroso, non viene chiesto di effettuare tagli. Quanto alle future elezioni in Ucraina, la bozza europea afferma solo che dovranno tenersi "il prima possibile" dopo la firma dell'accordo.

9 giorni fa
Notte di attacchi in Ucraina e Russia, diversi morti
Il ministero dell'Energia ucraino ha parlato un "massiccio" attacco contro le infrastrutture energetiche.

Nuova notte di attacchi reciproci fra Ucraina e Russia, con vittime su ambo i fronti. Le forze armate del Cremlino hanno colpito, con droni e razzi, edifici residenziali in diversi quartieri di Kiev, mentre quelle ucraine la regione di Rostov. A Kiev il bilancio del raid è di sei morti e una decina di feriti, indicano le autorità ucraine. Diversi palazzi, tra cui un condominio di 22 piani, sono stati danneggiati dalle potenti esplosioni e hanno preso fuoco. Due persone sono morte nel quartiere di Dniprovskyi nell'incendio di un edificio di nove piani, mentre quattro sono state uccise in quello di Svyatoshynskyi. Tymur Tkachenko, capo dell'amministrazione militare di Kiev, ha accusato il nemico di "prendere deliberatamente di mira infrastrutture e alloggi civili". A seguito dell'attacco russo, in varie zone della città è stata segnalata l'interruzione dell'erogazione di energia elettrica e di acqua. Il ministero dell'Energia ucraino ha parlato un "massiccio" attacco contro le infrastrutture energetiche.

Attacchi ucraini

Da parte loro, le forze ucraine hanno sferrato un attacco con droni sulla città portuale di Taganrog, nella regione di Rostov, nella Russia meridionale. Lo riferisce su Telegram il governatore Yuri Slyusar, aggiungendo che ci sono tre morti e otto feriti. Ad essere colpiti sono stati due condomini e un'abitazione privata. Quattro persone ferite, cinque palazzi e due case private danneggiati è invece il bilancio a Novorossiysk, città nella regione di Krasnodar, nella Russia meridionale, stando alla Tass. Secondo il Ministero della Difesa russo, in totale 249 droni di Kiev sono stati abbattuti nella notte.

10 giorni fa
Usa e Ucraina hanno redatto un nuovo piano di pace di 19 punti
Lo ha detto il viceministro degli Esteri ucraino.

Stati Uniti e Ucraina hanno redatto un nuovo piano di pace di 19 punti, lasciando che gli elementi "politicamente più sensibili" fossero decisi dai presidenti dei due Paesi. Lo ha detto il viceministro degli Esteri ucraino Sergiy Kyslytsya al Financial Times. Kyslytsya, che era presente ai colloqui a Ginevra, ha dichiarato che l'incontro è stato uno sforzo "intenso" ma "produttivo" che ha portato a una bozza di documento "completamente rivista".

"Pochi elementi della bozza originale"

La nuova bozza, ha affermato Kyslytsya, ha "poco in comune" con il piano di pace in 28 punti. "Sono rimasti pochissimi elementi della versione originale", ha affermato. Entrambe le parti porteranno ora il nuovo accordo a Washington e Kiev per informare i presidenti. L'amministrazione Trump contatterà poi Mosca per cercare di far avanzare i colloqui, ha affermato il vice premier.

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