Estero
Kosovo: uccise serbi, corte internazionale condanna albanese
Redazione
16 anni fa

Un kosovaro di etnia albanese è stato condannato oggi a 40 anni di carcere da un tribunale internazionale dell'Onu, a Pristina, per aver compiuto un attentato che nel 2001 uccise 11 serbi. Florim Ejupi è stato riconosciuto colpevole di aver piazzato nel febbraio 2001, nei pressi di Podujevo, una bomba lungo la strada e di averla fatta esplodere al passaggio di un autobus che trasportava civili serbi in direzione di Gracanica, vicino a Pristina. I morti fra i passeggeri furono undici, i feriti dieci. La condanna è stata inflitta da al termine di un processo apertosi lo scorso ottobre da tre giudici: un ungherese, un italiano e un tedesco. Il processo si era aperto a Kosovska Mitrovica, nel nord del Kosovo, ma è stato trasferito a Pristina lo scorso marzo dopo i disordini scoppiati nella cittadina divisa fra albanesi e serbi. Scontri costati la vita a un poliziotto ucraino dell'Unmik, l'amministrazione dell'Onu in Kosovo. ATS

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