
L'esercito israeliano ha annunciato ufficialmente di aver lanciato, sotto la direzione politica, un "attacco preventivo preciso e integrato basato su intelligence di alta qualità, con l'obiettivo di danneggiare il programma nucleare iraniano e in risposta alla continua aggressione del regime iraniano contro Israele". Secondo un portavoce dell'Idf, "decine di aerei dell'Aeronautica Militare hanno completato l'attacco" iniziale che "decine di obiettivi militari e obiettivi nucleari in diverse aree dell'Iran. L'Idf ha condotto un lungo processo di preparazione e allestimento per la campagna, sia al fronte che nelle retrovie. Israele ha chiamato la sua offensiva contro l'Iran 'Am Kalavi' che in ebraico significa 'Un popolo forte come un leone'. Lo riporta il comunicato dell'Ufficio del ministero della Difesa israeliano. Un nome sintetizzato in inglese in 'Rising Lion'.
"Con l'Iran siamo arrivati al punto di non ritorno"
"Abbiamo avviato l'offensiva in Iran perché era giunto il momento, siamo arrivati al punto di non ritorno", ha dichiarato il capo di stato maggiore israeliano Eyal Zamir. "Non possiamo attendere un altro momento per agire, non abbiamo alternativa. La storia, sia antica che recente, ci ha insegnato che di fronte a chi mira a distruggerci non si può abbassare la testa. Combattiamo per la nostra esistenza. La libertà appartiene a chi è disposto a lottare per essa.", ha detto. "Entriamo in questa battaglia uniti, con un solo obiettivo davanti agli occhi: garantire un futuro più sicuro a Israele e ai suoi cittadini. Con fede, unità e impegno comune, vinceremo", ha concluso.
"Gli attacchi proseguiranno fino a che sarà necessario"
Dopo l'inizio dell'attacco israeliano in Iran, il primo ministro Benyamin Netanyahu ha affermato in un video che "l'operazione proseguirà finché sarà necessario". E ha aggiunto che "l'Iran possiede ancora capacità significative per colpire Israele". Il primo ministro israeliano ha dichiarato che Israele ha colpito "il cuore del programma di arricchimento nucleare dell'Iran e i suoi sforzi per sviluppare un'arma nucleare". Ha aggiunto che l'attacco ha preso di mira l'impianto principale di arricchimento a Natanz, nonché i principali scienziati nucleari iraniani coinvolti nello sviluppo della bomba e il nucleo del programma missilistico balistico del Paese.
"L'attacco è riuscito bene"
"Abbiamo appena portato a termine un colpo d'apertura molto riuscito e, con l'aiuto di Dio, otterremo moltissimi risultati". Lo afferma il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video rilasciato dal suo ufficio. Accanto a Netanyahu, il ministro della Difesa Israel Katz e quello degli Affari strategici Ron Dermer.
"Risponderemo con tutta la nostra potenza"
"La risposta è un diritto legale e legittimo dell'Iran e le forze armate iraniane difenderanno il Paese con tutta la loro potenza e a modo loro". Lo sottolinea il ministero degli Esteri iraniano in una dichiarazione, sottolineando che quella di Israele è stata "una chiara aggressione all'integrità territoriale e alla sovranità nazionale dell'Iran: Israele ha violato la Carta delle Nazioni Unite".
"Azione unilaterale di Israele, non siamo coinvolti"
"Israele ha intrapreso un'azione unilaterale contro l'Iran. Non siamo coinvolti in attacchi contro l'Iran e la nostra massima priorità è proteggere le forze americane nella regione". Lo ha scritto il segretario di Stato americano Marco Rubio in una nota. "Israele ci ha comunicato di ritenere che questa azione è necessaria per la propria autodifesa. Il Presidente Trump e l'Amministrazione hanno adottato tutte le misure necessarie per proteggere le nostre forze e rimanere in stretto contatto con i nostri partner regionali. Voglio essere chiaro: l'Iran non dovrebbe prendere di mira gli interessi o il personale statunitense". Trump ha convocato per oggi una riunione del Consiglio per la Sicurezza Nazionale. Ieri aveva affermato che un attacco israeliano contro l'Iran "potrebbe benissimo verificarsi" ma aveva ribadito la sua speranza in una soluzione pacifica grazie ai negoziati, che dovevano proseguire domenica.
5 morti e 50 feriti
Almeno cinque persone sono morte e 50 sono rimaste ferite negli attacchi lanciati da Israele contro l'Iran la notte scorsa: lo affermano la tv di Stato e altri media iraniani, come riporta l'Irna. La tv di Stato riferisce che le vittime sono state registrate nelle zone di Narmak a Teheran. "Nessun aumento dei livelli di radiazioni è stato osservato" nel sito nucleare iraniano di Natanz, ha intanto riferito l'Agenzia internazionale per l'Energia atomica (Aiea) dopo l'attacco israeliano in Iran.
La risposta iraniana
Il portavoce dell'Idf ha dichiarato che "l'Iran ha lanciato oltre 100 droni verso Israele e l'esercito sta lavorando per intercettarli". L'esercito israeliano prevede che gli oltre cento droni lanciati dall'Iran verso Israele arriveranno tra circa tre-cinque ore. L'Idf fa sapere che l'Aeronautica militare si sta preparando anche per un possibile lancio contemporaneo di missili dall'Iran.