Il governo libanese si è dimesso in seguito alle proteste per l’esplosione che martedì scorso ha devastato interi quartieri di Beirut. Lo ha annunciato il primo ministro Hassan Diab in un discorso televisivo. “Oggi facciamo un passo indietro per stare al fianco del popolo”, ha detto ancora Diab, aggiungendo di volere così “ascoltare le richieste di un vero cambiamento da parte della nazione”.

4 ministri dimessi in giornata
Il premier dimissionario ha così voluto prendere nettamente le distanze e presentarsi come un’alternativa rispetto ad un sistema politico messo sotto accusa per la corruzione e il clientelismo da parte dei libanesi che sono scesi in piazza negli ultimi giorni. Nelle ultime 24 ore erano stati ben 4 i ministri dimissionari, facendo presagire la gravità della situazione.

“Corruzione cronica”
“C’è una classe politica - ha affermato - che sta resistendo con tutti i mezzi per impedire il cambiamento. Sapevano che noi eravamo una minaccia per loro”. Il disastro avvenuto martedì scorso a Beirut “è il risultato di una corruzione cronica” in Libano, che ha impedito una gestione efficace del Paese, ha inoltre detto Diab.

La notizia della dimissioni del governo di Hassan Diab è stata accolta con fuochi di artificio esplosi nel cielo di Beirut, ha constatato un giornalista dell’ANSA sul posto.

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