Catastrofi
Il Brasile sta vivendo la peggiore siccità in 50 anni, colpito il 58% del Paese
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Keystone-ats
8 giorni fa
Lo ha affermato la ministra dell'Ambiente, Marina Silva, in un dibattito che ha preceduto la riunione ministeriale del gruppo Sostenibilità ambientale e climatica del G20, a Rio de Janeiro.

Circa il 58% del territorio brasiliano sta affrontando gli effetti di quella che è considerata la peggiore siccità avvenuta nel Paese negli ultimi 50 anni: lo ha affermato la ministra dell'Ambiente, Marina Silva, in un dibattito che ha preceduto la riunione ministeriale del gruppo Sostenibilità ambientale e climatica del G20, a Rio de Janeiro. Secondo l'ex paladina dell'ecologia brasiliana, l'estrema siccità che colpisce diverse regioni del Brasile ha ridotto a circa 70 centimetri la profondità di alcuni fiumi dell'Amazzonia, che in genere raggiungono i 14 metri di profondità, lasciando isolate diverse comunità. Silva ha spiegato che queste condizioni favoriscono la proliferazione degli incendi boschivi in gran parte del Brasile, che hanno raggiunto numeri senza precedenti ad agosto e settembre e attualmente ammontano a circa 931, principalmente in Amazzonia.

In Amazzonia è boom di pesca illegale

A causa della siccità che da mesi colpisce la regione è in corso un vero e proprio boom di pesca illegale di specie amazzoniche a rischio di estinzione, riducendo al minimo storico i fiumi che attraversano il polmone verde del mondo. La denuncia arriva da Johnatan Santos, il direttore delle ispezioni sul campo dell'Istituto brasiliano per l'ambiente e le risorse naturali rinnovabili (Ibama). "Per i bassi livelli d'acqua, è più facile per i criminali catturare gli animali rapidamente", ha dichiarato in un'intervista alla televisione statale brasiliana TV Brasil La dichiarazione è arrivata dopo un'operazione condotta dall'Ibama che ha portato al sequestro di un pesce bue amazzonico (Trichechus inunguis il nome scientifico) massacrato sulle rive del rio delle Amazzoni, nei pressi di Tefé, e di quasi mezza tonnellata kg di carne non autorizzata di pirarucu, altro pesce gigante (nome scientifico Arapaima gigas) che era in vendita al mercato di questa cittadina dello stato di Amazonas. "Se il pesce bue si estinguesse, causerebbe un enorme squilibrio nell'ecosistema acquatico perché svolge un ruolo fondamentale nella catena alimentare", ha dichiarato Santos. Secondo il capo ispettore dell'Ibama, data l'estensione del bacino amazzonico, è necessario che torni a piovere in tutta la regione, in modo che i fiumi recuperino il loro volume d'acqua e superino il minimo storico osservato in Amazzonia. "Speriamo che arrivi la pioggia dalla fine di ottobre e che i fiumi possano tornare ai loro livelli normali", ha concluso Santos.